UN MICIO PER AMICO
Il gatto che va costantemente solo e un luogo per lui equivale a un altro, e se guardi bene la notte potrai vederlo camminare, coda al vento, solo nella sua selvaggia solitudine, giusto come ha sempre fatto (Rudyard Kipling - Il gatto che andava sempre solo)
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Due pazzi decidono di fuggire da un manicomio scavalcando un muro. Il primo pazzo si lancia dal muro e cadendo provoca un rumore pazzesco perche' sotto al muro ci sono rifiuti di vario genere.
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Lunedì, 21 gennaio 2013 - 08:20:00 Il primo “bordello” per disabili aprirà in Inghilterra, nel Buckinghamshire, nel 2014. L’idea, che ha scatenato un dibattito acceso nel Regno Unito e non solo, è venuta a Becky Adams, un’ex tenutaria di case di appuntamenti che, un anno fa, una volta appesi i tacchi a spillo e la stola di pelliccia al chiodo, ha deciso di costituire un’associazione chiamata ParaDoxies, che metta in contatto la domanda e l’offerta: in questo caso la domanda è rappresentata da persone disabili che vogliono avvalersi delle prestazioni di una prostituta in una casa chiusa, mentre l’offerta sono le lavoratrici del sesso stesse che offrono volontariamente e gratuitamente le loro prestazioni, di tanto in tanto. In pratica, se una persona su una sedia a rotelle contatta la signora, lei cerca di trovare una escort che viva in un appartamento dotato di ascensore o di rampe accessibili. E il tutto gratis. INVESTIMENTO DA 75MILA EURO - Ma non è sempre semplice. Da qui, dunque, il progetto di una casa chiusa specificatamente pensata per disabili. Adams, che ha investito già circa 75.000 euro nel progetto di quello che lei chiama “un centro per la salute e l’educazione sessuale per le persone con disabilità, ha dichiarato a Radio 2 della BBC e al blog BBC Ouch di aver ricevuto molte mail sia da persone interessate a usufruire delle prestazioni del futuro bordello, sia di escort disposte a lavorarci. In Inghilterra le case chiuse sono illegali, ma a chi le chiede come intende ovviare al problema, Becky Adams risponde: “Il nostro è uno scopo nobile: educare le persone con disabilità a una sessualità sana e a conoscere meglio il loro corpo, quindi non si tratta in realtà di una casa di appuntamenti”. I DISABILI HANNO DIRITTO AL SESSO - “I disabili hanno le loro relazioni come le persone normodotate”, aggiunge Adams. “Si sposano, convivono, hanno rapporti sessuali esattamente come chiunque altro. Però, come chiunque altro, a volte possono sentire il bisogno di ricorrere al sesso a pagamento o di avere un contatto con una persona estranea, e noi vogliamo dar loro questo diritto, come lo hanno le persone che non hanno una disabilità. A volte, però, questo non è possibile perché le lavoratrici del corpo (così le chiama Adams, NDR) non pensano all’accessibilità dei loro appartamenti quando si stabiliscono in un posto”. Il nuovo centro che Adams aprirà sarà dotato di rampe, elevatori e altri accorgimenti per un’accessibilità al 100%. “I clienti potranno essere uomini, donne o coppie”, aggiunge. “Ad esempio c’è chi ha avuto incidenti traumatici e non se la sente di trovare subito un partner, ma incontrare una delle nostre ragazze per farsi fare magari, che so, un massaggio può far bene all’autostima. Un altro esempio può essere quello di una persona autistica a cui poter mostrare come rimorchiare una donna… Poi ci sono quei clienti che non possono avere un rapporto sessuale completo, ma che magari hanno piacere nell’avere un contatto fisico con una bella signora. Molte delle persone che si offrono per lavorare nel centro che aprirò sono ex infermiere, o persone che comunque hanno lavorato in strutture per disabili, quindi sanno come comportarsi in tutte le situazioni”. E a chi le chiede se lei stessa offrirà i suoi servigi alle persone che contatteranno il centro, la sua risposta è un laconico “no”. |
Lunedì, 21 gennaio 2013 - 10:04:00 Al Bano, Romina e Ylenia in una vecchia foto Potrebbe definitivamente chiudersi, tra qualche settimana un doloroso capitolo per la famiglia del cantante pugliese Albano Carrisi il quale ha presentato al Tribunale di Brindisi il ricorso per la dichiarazione di morte presunta della figlia Ylenia, scomparsa a New Orleans, negli Usa, il 31 dicembre del 1994 in circostanze misteriose. È stato pubblicato infatti sulle pagine di un quotidiani locale l'avviso del Tribunale di Brindisi con il quale si dà notizia che lo stesso, con provvedimento del 9 novembre 2012, ha ordinato pubblicazione per la richiesta di morte presunta della donna che oggi avrebbe 43 anni. |
Lunedì, 21 gennaio 2013 - 09:55:00
Sono clamorosi gli ultimissimi dati della Metanalisi realizzata da Coesis Research oggi, lunedì 21 gennaio, e pubblicati in esclusiva da Affaritaliani.it. Il sondaggio evidenzia un tonfo del Partito Democratico, che perde ben 4 punti in una settimana passando dal 34 al 30%. Rispetto al 14 gennaio Sinistra Ecologia Libertà sale di un punto dal 4 al 5%. Stabili all'1% gli altri di Centrosinistra. Il totale della coalizione di Pierluigi Bersani vede una flessione di 3 punti percentuali, dal 39 al 36%.
Il Popolo della Libertà è fermo al 19% ma a questo dato va aggiunto il 2% di Fratelli d'Italia - il nuovo partito di La Russa, Crosetto e Meloni - che viene rilevato per la prima volta da Coesis Research. La Lega Nord guadagna un punto e passa dal 4 al 5%. In rialzo anche La Destra di Storace (dall'1 al 2%). Gli altri di Centrodestra sono fermi all'1%. Il totale della coalizione di Silvio Berlusconi risulta in crescita di 3 punti dal 26 al 29%.
La Lista civica con Monti per l'Italia sale in una settimana dal 7 all'8%, ma l'Udc arretra dal 5 al 4%. Futuro e Libertà è stabile all'1%. Il totale del centro montiano è stabile al 13%. Torna a salire il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che in sette giorni passa dal 16 al 17%. In crescita anche Rivoluzione Civile di Ingroia, dal 4 al 5%. "La novità di oggi è che per la prima volta il Centrosinistra vede erodere il suo vantaggio. Il Centrodestra con la sua strategia multibrand aumenta consensi e la distanza si sta riducendo notevolmente. Praticamente c'è un'assenza di campagna elettorale del Centrosinistra. Bersani parla tanto ma lo fa in modo tranquillo, non lancia messaggi chiari e non ha una chiarezza strategica come Berlusconi", spiega ad Affaritaliani.it Alessandro Amadori, numero uno di Coesis Research. |
Lunedì, 21 gennaio 2013 - 09:39:00 di Guido Beltrame
Le città iniziano ad essere inondate dai manifesti elettorali, si voterà anche in varie regioni e, in quelle zone, il numero delle affissioni sarà ancora maggiore. Niente di male, se non fosse per il solito “articolino” della “leggina”…che frega il contribuente. E' l'art. 18, comma 1, della legge n. 515 del 1993, che prevede, infatti, l'applicazione dell'IVA con aliquota ridotta del 4% "per il materiale tipografico, attinente alle campagne elettorali, commissionato dai partiti e dai movimenti, dalle liste di candidati e dai candidati". Come se non bastasse, poi, per effetto delle disposizioni recate dall'articolo 7, comma 1, della legge 8 aprile 2004, n. 90, l'aliquota agevolata è stata estesa ad altre tipologie di beni e servizi (ad esempio acquisto degli spazi d'affissione, di comunicazione politica radiotelevisiva, di messaggi politici ed elettorali sui quotidiani e periodici, all'affitto dei locali e agli allestimenti e i servizi connessi a manifestazioni).
Tutti sappiamo che l’aliquota IVA del 4% è riconosciuta ai beni di prima necessità, quelli indispensabili per la nostra sopravvivenza, alimenti e farmaci in primis. Con tutto il rispetto, se i partiti e i candidati dovessero sostenere un maggior costo per la loro campagna elettorale (pagando l’IVA al 21% come noi tutti comuni mortali), nessuno ne soffrirebbe, nessuno morirebbe di fame o per assenza di cure. Ad oggi l’astinenza da “cartellone elettorale” non ha causato neanche un raffreddore. Le recenti inchieste hanno portato alla luce lo sperpero di denaro pubblico operato dai partiti che, con quei soldi, hanno comprato di tutto; ecco, nessuno si lamenterebbe se quei fondi sperperati venissero utilizzati per pagare un’IVA più alta (che poi torna nelle casse dello Stato e quindi a beneficio di noi tutti).
Presidente Monti, sommessamente, ci permettiamo di suggerirle di introdurre una norma che, a partire dal 1 gennaio 2013, elevi l’aliquota IVA, per tutto ciò che concerne materiale elettorale e servizi annessi, dal 4% al 21%. Sì, lo sappiamo che lo Statuto del Contribuente vieta l’introduzione di norme fiscali retroattive, ma lo Statuto è stato violato da Lei, e da tutti i politici che l’hanno preceduta, diverse volte. Se venisse introdotto l’innalzamento dell’IVA, la quasi totalità dei contribuenti, ne siamo certi, non invocherebbe lo Statuto, non lo vivrebbe come una violazione di un suo diritto.
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Nickname: maghetta2008
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Inviato da: apungi1950
il 28/01/2013 alle 12:00
Inviato da: pasqualina2008
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