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La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Digitalina Nativelle

Post n°517 pubblicato il 04 Febbraio 2017 da lafarmaciadepoca
 

 

La Digitaline Nativelle è stato uno tra i farmaci più innovativi del XIX secolo: se tra fine Ottocento ed inizio Novecento foste stati soggetti ad insufficienza cardiaca non potevate trovare in commercio cardiotonico migliore.

A base di digitalina, un glucoside estratto in forma cristallina dalla Digitalis purpurea (la pianta, non la poesia del Pascoli), il quale ha un effetto ionotropo positivo sul muscolo cardiaco. Questo effetto è provocato dal blocco della pompa Na/K (sodio/potassio) che causa un ristagno degli ioni sodio, e conseguentemente anche del calcio, i quali stimolano la contrazione delle fibre del muscolo cardiaco.

Le proprietà cardiotoniche della digitale erano note già nel XVIII secolo, ma a causa del suo basso indice terapeutico e della difficoltà nel determinare la dose attiva, che se in eccesso determina la morte del paziente, hanno fatto sì che questa molecola potesse comparire nelle farmacie solo nel momento in cui i metodi di purificazione e produzione raggiungessero determinati standard qualitativi. Infatti, con i glucosidi della Digitalis, basta un leggero aumento della dose per passare da un effetto benefico ad un effetto letale.

Se in passato la Digitalina Nativelle era il non plus ultra, già negli anni Cinquanta non riuscì a tenere il passo con altre molecole come l’adrenalina, sparendo dal mercato e lasciando campo libero a molecole più sicure e con un indice di risposta al dosaggio migliore.

La Digitaline comparve in commercio nel 1872, e fu la fortuna  del suo scopritore, ovvero Claude Adolphe Nativelle, che nel 1884 fondò la casa farmaceutica Nativelle. A titolo di curiosità sappiate che la Digitaline vinse il Premio Orfila e il Premio  Desportes  insignito dall’Accademia di Medicina di Parigi, due dei riconoscimenti più ambiti all’epoca in ambito farmaceutico francese.

Ecco la foto della scatola:

 digitaline

Misura 5,5 cm x 4 cm x 1,8 cm e risale agli inizi del Novecento / anni Dieci. Sulla scatola non è presente alcuna posologia, che doveva essere stabilita dal medico caso per caso.

Grazie per aver letto il post!

 

 
 
 
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