ROSSO DI SERA

Perché negarsi...?


    
 * Più si va avanti con l'età, più pesante diventa il fardello delle esperienze negative, più diventa difficile conservare quella leggerezza necessaria a sentirsi felici aprendo gli occhi al mattino, anche per il solo fatto di essere vivi. Eppure il bagaglio delle esperienze positive - e chi può affermare di esserne stato privo? - dovrebbe servire - e dovrebbe bastare - a bilanciare quel peso.Perché, per qualcuno, ciò non avviene? Forse per un difetto di memoria? Forse perché, di ciò che si è vissuto, è più facile ricordare i torti, le ingiustizie, gli affanni, le insuperabili difficoltà, piuttosto che il bene che si è ricevuto, piuttosto che le fortune regalate dal destino o quelle costruite con il proprio sudore.Ma lasciarsi schiacciare da quel fardello, diventarne succubi, farlo diventare un condizionamento del proprio pensare e del proprio agire, è tuttavia solamente in parte un percorso obbligato, mentre per la gran parte è una precisa scelta di vita. E' ciò che avviene qualora si ritenga essere preferibile accettare e vivere con pigrizia la monotonia del proprio perenne malcontento, piuttosto che darsi da fare per evadere da quell'invalidante prigione. Eppure il mondo è pieno di bellezze e delizie accessibili a chiunque, da poter godere a qualsiasi età: perché, quindi, non attivare in sé quella leggerezza che rende possibile desiderarle, sognarle, cercarle, conquistarle? Perché negarsi il piacere, la gioia, l'emozione di sentirsi vivi? (Giulia_live, da "Frammenti d'interiorità")