ROSSO DI SERA

Libera


  
 *Una durissima ed estenuante prova fisica e psicologica, un contemporaneo conseguente massacro di opportunità e di certezze. Quasi un disastro completo nei territori dello spirito, eppure l'aveva superato. E quando finalmente tornò a sorridere, fu allora che avvertì la profondità del cambiamento. Infatti si accorse che affrontava ogni cosa con maggior leggerezza, con una sensibilità acutizzata dai tormenti vissuti. Come se ora potesse guardare il mondo attraverso un filtro, come se oramai non l'affliggessero più come prima le aspre rugosità e le parti scure e le ombre meschine, né delle cose né degli accadimenti né delle persone. Come se avesse imparato a cogliere e a trattenere, per se stessa e per il suo giudizio, solamente ciò che avesse un senso, una bellezza, un valore, lasciando al suo destino ciò che fosse inconciliabile con il suo intimo pensiero. Come se avesse ritrovato la libertà perduta in una risposta, quella maturatasi nello sforzo del drammatico attraversamento di quel fiume in piena. La risposta che le certificava l'assurdità dell'angoscia costante del vivere, quando l'angoscia è generata da ciò che, pur esistendo al di fuori del Sè, manifesta tuttavia la sua propria realtà in maniera contagiosa e devastante. Una realtà che, oramai, difficilmente avrebbe potuto rimuovere il filtro, costruito da lei stessa, a difesa del principio vitale del suo proprio Io. (Giulia_live, da "Frammenti d'interiorità")