Creato da Allison_MB il 05/07/2009

Legal Commedy

Cerca di complicarti la vita così saprai che sei viva

 

- Le domeniche fanno male parte due -

Post n°143 pubblicato il 18 Aprile 2011 da Allison_MB

Ok avevo in mente un gran post ma non ho voglia di scriverlo, mi manca l'ispirazione. Vi posso solo dire che sono basita:

ieri, dopo tre anni che non lo vedevo, mi sono trovata a pranzo con il mio Mr Big! Ma che vogliono tutti da me? Fino allo scorso anno avrei venduto l'anima al diavolo per rivederlo e ora che non mi importa più una cippa di niente... me lo trovo lì servito su un vassoio d'argento!

Ma che ho fatto di male io nella vita????

 
 
 

- Le domeniche fanno male! -

Post n°142 pubblicato il 11 Aprile 2011 da Allison_MB

Ieri mi sono alzata senza programmi, o meglio ne avevo per il pomeriggio ma non per la mattina. Quando succede così, se sto bene con me stessa, me la godo, altrimenti inizio a farmi mille paranoie. Ieri sono stata aggredita dalle paranoie e quindi sono giunta alla conclusione che non sto bene! Ho iniziato a pensare che la storiella che ho in ballo non mi porterà da nessuna parte, che è una follia, che se so già da ora che non andrà devo essere davvero idiota a portarla avanti, che non so cos'abbia lui in testa e nemmeno glielo voglio chiedere perchè ho paura delle risposte ecc...

Quando è così devo sfogarmi con qualcuno prendo il telefono e chiamo Only. Perchè proprio lei? Perchè so che lei, tra tutte le mie conoscenze, è l'unica in grado di mettere le mie paranoie in prosa e darmi delle risposte. Ha una visione oggettiva quasi gretta delle cose e delle situazioni. Dopo una mezz'oretta di dialogo tiro le somme e ne esce che:

  • una situazione così, per la mia attuale vita, è ciò di cui ho bisogno;
  • io non sarei in grado di gestire una storia più "normale" perchè non ho tempo, non ne ho voglia, non mi interessa e, per ora, ho altro per la testa;
  • devo ringraziare che lui è così perchè se dopo due volte che mi ha vista mi avesse proposto di mollare tutto e trasferirmi da lui io sarei andata nel panico e sarei scappata in tempo zero;
  • fondamentalmente, sono un'orgogliosa di M che quindi io non sono gelosa di lui o della sua situazione semplicemente non sopporterei essere presa in giro;
  • averne uno che ogni cinque minuti mi chiede "ci vediamo? Usciamo" mi farebbe andare fuori di testa;
  • non devo mollare ora per stare certamente male ora ma giocarmela perchè non è detto che io tra due mesi stia male;

Sarà pure tutto vero ciò che Only sostiene, credo abbia ragione su tutta la linea, certo è che, da parte mia, non è facile gestire nemmeno questo tipo di situazione. Va a finire che rimarrò sola per sempre!!

 
 
 

- Vacanze Romane -

Post n°141 pubblicato il 05 Aprile 2011 da Allison_MB

Buongiorno, dopo dieci ore di sonno, ora se può pure parlare!

Lo scorso lunedì Lawrence d'Arabia ha una malsana idea: "Perchè questo fine settimana non mi vieni a trovare? Ho già guardato i voli, potresti prendere questo per l'andata e quell'altro per il ritorno!" Tentenno, faccio la sostenuta, faccio pure finta di pensarci per un paio di giorni "Bhè vediamo perchè devo un attimo capire cosa succede lunedì in studio e poi, scusa, i voli vanno verso Sud ma esistono pure quelli che vengono verso Nord!" "Sì lo so, me ne sono accorto, ma non ce la faccio materialmente, domani parto per lavoro e  torno solo sabato mattina da quel posto odioso!"

Il mercoledì gli mando un sms per chiedergli se la proposta continua ad esser valida "Certo che sì!" Giovedì compro i biglietti (che poi mi rimborsa lui perchè, si sa, la mia situazione economica è disastrosa) intanto avevo già deciso lunedì sera! Semplicemnte mi sono inventata la vita per tre giorni perchè fa fine e non impegna!

Arrivo in quel di Roma, lui mi sta già aspettando all'aeroporto. Le ore trascorrono in allegria, tra discorsi seri e discorsi stupidi, tra risate e prese in giro, tra un giro per la città e il giardinaggio sul suo terrazzo, tra i suoi gatti e le sue doti culinarie. Ogni tanto ci guardiamo e senza dirci niente sembra che entrambi stiamo pensando "Siamo due pazzi!" Infatti lui, verso sera, sul divano mette in romano ciò che io stavo pensando da tutto il giorno "No scusa, famme capì 'na cosa, tu sei 'n avvocato penalista, io in teoria un imprenditore, ci siamo conosciuti su internet, tu hai detto ai tuoi che oggi saresti stata a Genova con le amiche, io me sò 'nventato n'altra palla e mo stiamo qui sul mio divano!" Ci siamo guardati un attimo e siamo scoppiati a ridere tutti e due: ecco il quadro della situazione azzarderei quasi tragi-comica!

E poi lo guardavo e lo trovavo bello, ma proprio tanto, con quegli occhi azzurri fissi su di me e quei ricci biondi meravigliosi anche alle 5.00 del mattino quando ci siamo alzati per andare in aeroporto.

Che casino ragazzi, che gran casino!

 
 
 

- Voglio dormire 12 ore di fila! -

Post n°140 pubblicato il 04 Aprile 2011 da Allison_MB

Oggi non ce la faccio... sono fisicamente distrutta... domani posto... e spero di proporvi qualcosa di leggibile!!

A bientot!

 
 
 

- ... -

Post n°139 pubblicato il 28 Marzo 2011 da Allison_MB

Due eventi hanno sconvolto la mia giornata:

1) il piccione che mi ha appena caccato in testa;

2) il sapere che la ragazza che abitava prima di me nella mia nuovissima casa è stata la Grande Fratello 6!!

No, io ora mollo tutto e tutti, fermo il Mondo e scendo!!

 
 
 

- 16 luglio -

Post n°138 pubblicato il 28 Marzo 2011 da Allison_MB

Io non so come sia potuto succedere ma molto probabilmente alla corte di Ligabue ci sarò anche io... Ho  detto di sì alla proposta di un amico... devo essermi bevuta il cervello! Che dire...

Ci vediamo a Campovolo!

 
 
 

- Micro - Mansarda -

Post n°137 pubblicato il 24 Marzo 2011 da Allison_MB

Ora è ufficiale, sono proprietaria di una micro-mansarda bohemienne! Ho un paio di mesetti per farci qualche lavoretto, ritinteggiarla e arredarla... che dire... il bello deve ancora venire!

 
 
 

- Perchè lo fai disperato ragazzo mio?! -

Post n°136 pubblicato il 21 Marzo 2011 da Allison_MB

Io sono una persona molto orgogliosa e do per scontato che lo sia pure il resto del Mondo. Ovviamente mi sbaglio. Ovviamente non siamo tutti uguali e ognuno si comporta un po' come la propria natura gli suggerisce. Credo, però, che ogni tanto la natura suggerisca molto male.

Premesso che posso comprendere che una persona sia, per tutta una serie di ragioni, più predisposta all'innamoramento di un'altra e che si infatui immediatamente della prima pulzella che gli dà un minimo di corda. Di una cosa però non riesco a capacitarmi. Quando è chiaro, palese, limpido come il sole che da parte di lei oltre all'amicizia non si va, perchè continuare a martellarla??

Davanti un no secco e deciso perchè alcune persone non capiscono che è il caso di fare un passo in dietro e lasciar perdere? In realtà credo che la maggior parte delle persone lo faccia. Ma non tutte. Infatti mi trovo in una situazione piuttosto imbarazzante. Mi era già capitato, in passato, di respingere dei contendenti e questi, una volta incassato il no, hanno proseguito più che dignitosamente la loro vita. Con la persona in questione non è così. Ha già collezionato un discreto numero di no, un discreto numero di sms espliciti, un discreto numero di discorsi chiari, un discreto numero di chiamate rifiutate ma niente. Lui continua dritto per la sua strada a martellarmi tanto da farmi arrivare al punto di spegnere il telefono il sabato sera, avere l'ansia ad accenderlo il mattino perchè lui si sveglia e la prima cosa che fa è quella di mandare un sms delirante alla sottoscritta.

Fin'ora ho evitato di essere maleducata e ho cercato di fargli capire le cose con le buone. Ora, onestamente, non mi resta che provare con la maleducazione! Ma perchè alcune persone si riducono così??

 
 
 

- Perchè il tempo ha cambiato le persone... -

Post n°135 pubblicato il 18 Marzo 2011 da Allison_MB

Ultimamente sono di lacrima facile, mi sono commossa ieri quando a mezzogiorno le campane della città hanno iniziato a suonare l'Inno di Mameli (RESTIAMO UNITI) e mi sono commossa anche quando, domenica, mi sono ritrovata sotto la pioggia in giro per Roma. Ho camminato tanto, mi sono fermata poco a pensare, ho fatto delle tappe mirate nei posti che più mi hanno colpita e posso dire che in cima alla hit parade c'è senza ombra di dubbio Piazza Navona. Cammino cammino. Rifletto, ho bisogno di capire che cosa è appena successo, ho bisogno di far sedimentare le emozioni. La pioggia e il vento aumentano, mi tocca chiudere l'ombrello per non fare la fine di Mary Poppins sul Tevere anzichè sul Tamigi. Attraverso correndo il ponte dell'Isola Tiberina e mi caccio nel primo bar di Trastevere che trovo.

I baristi mi guardano, sono fradicia, jeans bagnati fin sopra il ginocchio, scarpe zuppe d'acqua, capelli che colano, io non dico niente mi limito a guardarli di rimando, uno mi viene incontro e mi dice "Venga signorina, piano piano!" mi giustifico dicendo che ho preso un sacco di freddo e di pioggia, lui mi rassicura "Non si preoccupi, le porto una cioccolata calda e due pasticcini??" Sì, decisamente sì e lì, dopo ora passate a vagare verso finte mete trovo qualcuno che finalmente mi consola.  Mi tornano le lacrime. Mi rifugio in un tavolino, prendo la mappa per cercare di capire quanti chilometri ho appena macinato, apro il libro e ricomincio a leggere. Mi pesa la sua assenza ma non posso farci niente, fa parte delle sue scelte di vita che io non condivido ma, in fondo, io non ho nessuna voce in capitolo, sono piombata nella sua vita da due minuti. La storia farà il suo corso.

E poi tra un pasticcino e un cucchiaio di cioccolata e l'altra ricevo una telefonata molto gradita. E' Lisa. La sua voce dolce e rassicurante mi suggerisce che, pur non avendola mia conosciuta di persona, posso fidarmi di lei e lasciarmi andare. E sono di nuovo lacrime senza ragioni precise, ma ce ne sono ancora tante che devono venire fuori e io non le trattengo. Lei lo capisce e mi fa coraggio, le racconto l'incontro e lei riesce a vedere solo lati positivi e forse io, quel giorno, ho bisogno di vedere solo le cose positive anche perchè le altre le vedo già molto bene da me e per questo la ringrazio tanto!

Il giorno dopo torno a casa e lui mi monitora via sms. La sera mi aspetta la solita interminabile telefonata (che c'avremo poi mai da dirci... mah!). Ad un certo punto gli esce "sai, sei esattamente come ti avevo immaginata e questa cosa credo che sia molto molto positiva!" "Già, anche io mi sono ritrovata di fronte alla stessa persona che mi ero costruita nella mente ma ciò non toglie che io domenica mi sia sentita sola e che ti abbia odiato per tutta la giornata!" "Lo so, l'ho capito, sabato sei stata abbastanza chiara, mi sarebbe piaciuto portarti in giro per Roma ma lo sai, più di così non potevo fare!" Gli parlo di tutto ciò che ho visto e che invece, con grande dispiacere, un po' per il poco tempo un po' per la pioggia, non sono riuscita a vedere. Si lascia a un "Bhè intanto tornerai a Roma no??" "VEDIAMO!" "Che ore sono?" "E' tardi, vado a dormire!" "Ok, ti mando un bacio grande, intanto ora sai come sono i miei baci no?" "Già, lo so, buona notte!"

 
 
 

-... Le mie nuove consapevolezze...-

Post n°134 pubblicato il 15 Marzo 2011 da Allison_MB

Da un freccia rossa che corre a non so quanti km/h verso casa, inizio a scrivere, sulla pagina di una pubblicità di un giornale, una storia dall’incipit nel cuore di una calda notte di mezza estate. Il cellulare appoggiato sul comodino squilla, rispondo e dall’altra parte sento una voce che se la ride, quasi soddisfatta di avermi buttata giù dal letto. Da lì non ci siamo più “lasciati”. Si sono susseguite telefonate notturne senza scadenze fisse, senza vincoli, senza accordi o regole non scritte scandite solo dalla voglia di “passare del tempo insieme”. Ogni tanto esce un timido “dovremmo cercare di vederci” lasciato sempre cadere nel vuoto. E poi i suoi viaggi e i miei senza però mai perdersi “di vista” per troppo tempo, basta un semplice “Hey come sta andando?” Poi un’amica mi propone di accompagnarla nella Capitale, lei ci va per lavoro. Io ci rifletto e da sola decido di andarci e decido anche che questa è la prova del nove. Gli do la notizia con qualche settimana di anticipo. Il giorno arriva, parto, sul treno inganno il tempo leggendo e ascoltando musica con un I-Pod che si prende gioco di me rifilandomi un bel “Molti mari e monti attraverserò, dentro la tua terra mi ritroverai…” Arrivo a destinazione e mi infilo nella metro per risbucare 25 minuti dopo nel cuore pulsante di Roma. La borsa inizia a vibrare e sul display del cellulare mi appare il suo numero, un paio di sue chiamate perse e un suo sms: voleva informarsi se fossi già arrivata e che piani avevo per la serata. Io ho assoluto bisogno di una cena, una doccia e una cambiata. Mi dà un’ora di tempo per farmi trovare pronta all’ingresso del mio hotel. Entro nel primo bar che trovo, ordino un’insalata e tra una telefonata alle amiche preoccupate e l’altra, me la divoro. Raggiungo l’hotel e quando entro in camera si scatena l’inferno: mi fiondo in doccia, sventro la valigia, cambio abbinamento dei vestiti almeno venti volte e, alla fine, opto per un total black. Mi trucco e dopo due spruzzate di The One D&G mi guardo allo specchio e mi dico “alea iacta est”. Controllo l’ora e sono stranamente in anticipo. Mi siedo alla scrivania e ricomincio a leggere. Dopo poco ricevo un sms “Tra dieci minuti sono da te!” Chiudo il libro, intanto non avrei più capito nulla,  e smetto di avere un contatto con la realtà. Cosa penso?? Sorrido e mi vengono in mente tutte quelle volte in cui mi sono chiesta “chissà che farà stasera…” Questa volta ho la risposta pronta: “sarà con me!” Prendo la borsa e scendo nella hall. Mi squilla il telefono “Dove sei?” “Nella hall, tu?” “Qui fuori” “Arrivo!” Ed eccolo là, mi ritrovo faccia a faccia con il mio Lawrence d’Arabia. Mi viene incontro, mi abbraccia e mi bacia, a me esce un “Allora sei tu lo scocciatore della mezzanotte!” e gli metto in mano un souvenir tutto piemontese: un paio di barattoli al cioccolato al gianduia, alle nocciole e qualche cioccolatino al rhum. Lui è senza cena e senza doccia mi chiede di accompagnarlo a casa. Faccio subito amicizia con i gatti, o meglio con i maschi, la femmina mi guarda un po’ male. Nutre pure loro e mi prepara un Martini. Ci sediamo sugli sgabelli del banconi e continuiamo a chiacchierare, intanto cerca le mie mani, mi sta studiando, mi accarezza “finalmente sei qui!” mi guardo attorno, casa sua è davvero carina, piena di souvenir dal Mondo, da un Mondo esclusivamente arabeggiante. Accende la radio e ci fumiamo una sigaretta Yemenita. Su di lui mi piace anche l’odore del fumo e, contro ogni aspettativa, mi piace anche la sigaretta Yemenita. Guarda il divano e mi dice “sai quante volte ti ho parlato da là?” Già, lo so, o almeno me lo immagino. E poi si chiacchera e ogni tanto si lascia andare ad un “che bello che sei qui, mi fa così strano parlarti ed averti davanti!” E mi accarezza, mi prende le mani, mi gira attorno “che bella che sei!”. Ammette che buona parte del suo tempo libero è dedicato a me, mi dice che sono la sua evasione dai problemi e dai suoi casini quotidiani. Parole, sorrisi e risate e poi non so, non ricordo come sia successo, cosa stessi dicendo ma mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Mi guarda e se la ride “hai esattamente l’espressione che mi ero immaginato ma non mi ero immaginato questo broncio tutto tuo che mi piace anche parecchio!” Sento il profumo dell’incenso grezzo dell’Egitto, mastico la mirra (giuro che si mastica) di non so quale parte del Mondo e finalmente mi porge la rosa del deserto che ha raccolto per me nel deserto del Golea in Algeria. Ora la sistemerò sul comodino e sarà una delle prime cose che vedrò il mattino appena sveglia. Intanto la radio passa “Vuoto a perdere” di Noemi, mi alzo e vado ad aumentare il volume, torno a sedermi e me la canto, lui mi bacia e mi prende in braccio per portarmi sul divano e, da quel momento, ricordo i suoi ricci biondi, i suoi occhi azzurri che mi fissano, le sue labbra e le sue mani su di me. La gatta diventa un tantinello gelosa, ci salta addosso e io capisco che devo diventare amica della nemica. Lei mi guarda dritta negli occhio, io inizio ad accarezzarla sotto il collo, dietro le orecchie e dalle fusa pare gradire, si accomoda, armistizio firmato e non si ribella quando mi riavvicino al suo padrone. Lui ammette che raramente lei prende in simpatia gli ospiti, mi ritengo una fortunata. Ad un certo punto si accorge che ho perso un orecchino, semino il panico… ovunque! Alzo i cuscini, rigiro il divano, guardo sotto il divano, sposto i gatti e poi non so come ma salta fuori, pericolo scampato, ritorna la pace. Ci addormentiamo per poche ore abbracciati mentre i suoi gatti dormono sul puff accanto. Il mattino mi interroga su che tipo di colazione sono abituata a fare perché “c’è una bella differenza tra caffè macchiato o caffè-latte, e poi devo decidere se lo voglio in tazza grande o tazza piccola” Ci accordiamo per una tazza grande con metà caffè e metà latte, biscotti al cioccolato da “punciarci” dentro. E poi ancora baci, discussioni sulla sua attuale situazione personale, si arrabbia, non risponde, va in doccia, fa mente locale e, senza che io gli chieda niente, quando torna cerca di spiegarmi i suoi casini, le sue attuali scelte e per fortuna non pretende che io le condivida. Lo so, lo conosco, è inutile metterlo sotto un fuoco incrociato di domande, diventa un muro di gomma, non risponde, ma poi, dopo una riflessione in solitario si accorge che qualche spiegazione la deve pure a me. Momenti di silenzio, di sguardi, di carezze e di abbracci. E poi baciobaciobacio, mi rivesto, usciamo, mi porta in giro per Roma prima di lasciarmi in hotel e andarsene al lavoro. BacioBacioBacio, gli scappa un “ci vediamo” lo vivo come un lapsus e ci credo poco, BacioBacioBacio, “ti chiamo” e a questo credo, il nostro è un rapporto strano, non pretendo che nessuno lo comprenda, è nostro, è particolare e basta! Noi non abbiamo vincoli, non ci sono regole scritte, solo la necessità di sentire l’altro magari ogni giorno o magari ad intervalli di due o tre giorni. BacioBacioBacio, decido che me devo andare, lo guardo dritta negli occhi e gli dico “sappi che ce l’ho a morte con te!” BaciobacioBacio “io no, proprio per niente!” Baciobaciobacio me ne vado, Roma mi aspetta!

 
 
 

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