Blog
Un blog creato da vocedimegaride il 09/11/2006

La voce di Megaride

foglio meridionalista

 
 

UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI

FIRMA E DIVULGA LA PETIZIONE
 
www.petitiononline.com/2008navy/petition.html 

UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI

"mamma" della MARINA MILITARE ITALIANA


 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FAMIGLIE D'ITALIA

"ARGO" (dim.di LETARGO) il caporedattore de "LA VOCE DI MEGARIDE"/blog, coraggioso foglio indipendente, senza peli sulla lingua... ne' sullo stomaco!
ARGO

Il social family project di Umberto Napolitano
http://famiglieditalia.wordpress.com/

 

IL BLOG DI ANGELO JANNONE

LE NOSTRE VIDEO-NEWS

immagine
L'archivio delle video-news e delle interviste filmate per "La Voce di Megaride" è al link http://www.vocedimegaride.it/Fotoreportages.htm

********* 

 

SFIZIOSITA' IN RETE

 Il traduttore online dall'italiano al napoletano
http://www.napoletano.info/auto.asp

*********

Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
immagine

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 23
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

AREA PERSONALE

 

 

« Per don Giuseppe RasselloCONTRADA: Cassandra "c'... »

Chi ama ci segua

Post n°866 pubblicato il 06 Novembre 2008 da vocedimegaride
 

Qualcuno da Lassù ci ama ancora, nonostante tutto. E’ questa la netta sensazione: dopo anni, don Giuseppe Rassello, martire napoletano, ci guida alla meta della Verità e della Giustizia…. della Napolitudine. In questi ultimi anni ho scritto solo tre volte del suo caso ed ogni volta è accaduto qualche prodigio, si è creata una “rete” extraterrestre, angelica, di comunicazione, miracolosamente laddove persistevano la menzogna, il tabù, lo squallore, la perfidia. La politica! Negli anni del mio confino padano, a parte la vicenda Contrada d’interesse nazionale, ho sempre avuto il chiodo fisso di voler fare qualcosa per i “preti coraggio” di Napoli (sono stata allieva e parrocchiana di don Antonio Maione, al Vomero!) quindi, ora che -“’na mano annanze e ‘n’ata arréto -  sono tornata in Patria a respirarne tutte le ipocrisie, le barbarie ma anche la bellezza, l’anima… sono LIBERA di votarmi a quella ch’è sempre stata la mia missione… e che tanti guai mi ha procurato. All’appello in rete lanciato ieri per la riabilitazione pubblica del meridionalista identitario san Giuseppe della Sanità “dottore” della Chiesa, inoltrato come sempre alle solite testate che non riconoscono dignità alcuna al nostro piccolo blog di Megaride, miracolosamente a scaricare la posta de IL NAPOLI c’era Arnaldo Capezzuto, un allievo di don Rassello. Che strana coincidenza! Ci siamo contattati, poi, a lungo, anche a viva voce, e – raccontandoci – ne abbiamo razionalmente convenuto che è don Giuseppe, da Lassù, a dirigerci. Forse, siamo stati “chiamati”, come suol dirsi: niente “forse”. Siamo stati “chiamati”. Perorando scientificamente sensazioni, eventi,  miracoli moderni operati in vita da don Giuseppe, stati d’animo e ricordi, questa è stata la più nobile conclusione dei “ragionamenti” e ne ho avuto prova quando informando Salvatore Rassello delle strane circostanze (giungevano almeno altre due eclatanti testimonianze delle quali terremo conto nel documentario) dalla sua nave in crociera ai Caraibi, Salvatore dichiarava:  ” Marina, tutto questo lui l'aveva previsto. Infatti mi diceva sempre che avrebbe lasciato un segno della sua vita terrena. Io non posso che essere onorato di aver avuto un fratello unico come Giuseppe, e sono ugualmente compiaciuto verso tutti quelli che dopo tanti anni lo ricordano ancora con affetto. un saluto dal mar dei Caraibi (qui pero' piove da una settimana, altro che Caraibi) Salvatore”. In rete, potete constatare, gli “intellettuali” progressisti della laicità strumentale alla Cristofobia ed al Protestantesimo globalizzante, in un sabba immondo sulla pedofilia dei preti, impera col caso Rassello, con caratteristiche morbose, come le campagne-stampa anti istituzionali riservate  a Giovanni Leone, a Bruno Contrada e ad altri capri espiatori (ragione per la quale anche la sottoscritta chiede l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti, sempre più simile ad una congrega, ad una “loggia”, per giunta gravata da balzello). Lo squallido martirio di Giuseppe Rassello, insigne letterato e storico, professore di Liceo, è stato imputato totalmente alla Camorra ch’egli combatteva ma – a cominciare dalle istituzioni – si deve avere l’Umiltà di riconoscere che “quella” Camorra – come di solito avviene dalle nostre parti – è solo il braccio armato, il servitore muto… il cane che spolpa l’osso… della Politica locale e di certa piccola Massoneria. Ritengo, a giusta ragione, che esistano quantomai OGGI i presupposti per sottoporre al processo di canonizzazione don Giuseppe Rassello e farò di tutto per accertarne i meriti. Del resto, S. Marina vergine e martire e S.Arnaldo, con le loro singolari storie di santi, non sono stati individuati a caso da don Giuseppe, tra i battezzati in loro nome, per portare avanti questa dura battaglia. Marina Salvadore

 

Prete anticlan, ricordo sfregiato il fratello: ucciso dalle calunnie

Dopo anni di silenzio il parente decide di parlare: voglio togliere il fango dalla sua memoria

Arnaldo Capezzuto

arnaldo.capezzuto@epolis.sm

«Lavorerò insieme alle persone che gli hanno voluto bene per difenderlo contro tutte le ingiustizie che ancora oggi infangano il suo nome».

ROMPE UN LUNGO silenzio Salvatore Rassello, fratello di Don Giuseppe, il parroco anticlan del rione Sanità che un'accusa-infamia lo bollò come un prete pedofilo. Un dispiacere che gli cambio la vita fino a condurlo - dopo una lunga e dolorosa malattia - nel gennaio di otto anni fa alla morte. «È trascorso un tempo giusto - spiega Marina Salvadore animatrice dello scomodo blog “La voce di Megaride” ( http://blog.libero.it/lavocedimegaride/ ) - per scrivere la verità su quella storia oscura».

Occasione un convegno e una cerimonia il prossimo 22 gennaio quando avverrà l'inumazione dei resti di Don Giuseppe nella Basilica di Santa Maria della Sanità, traslati dalla natia Procida. Sarà proiettato un documentario-inchiesta ricco di testimonianze. Don Giuseppe sul finire degli anni Ottanta balza sulle pagine dei quotidiani nazionali. Le sue omelie dal pulpito della Basilica della Sanità sono vere requisitorie contro la camorra e i torbidi poteri della malapolitica che la usano e le ampie zone grige. Partecipa ad una memorabile puntata della trasmissione televisiva “Samarcanda” di un giovanissimo Michele Santoro. Don Giuseppe, fa i nomi ed i cognomi del malgoverno e dei boss. È la sua condanna. Ad orologeria scoppia l'infamia: è accusato di pedofilia. Nasce un tormentone giudiziario che si conclude con una strana condanna a un anno e pochi mesi. Un dispositivo che lascia perplessi gli stessi giudici. Nel documentario a firma di Marina Salvadore e Mauro Caiano per la prima volta parla Salvatore Rassello, comandante della compagnia “Carnival”. «Peppino ha abbracciato i problemi ed i drammi della gente del rione Sanità era una persona dolce e non si è dato mai per  vinto ha combattuto fino alla fine la camorra per liberare il suo popolo». «È stato infangato dopo un rapido e strano processo ma la verità emergerà». E poi svela:  «Durante gli ultimi mesi della sua tragica malattia ha scritto tantissimo, opere che custodisco e voglio rendere pubbliche perchè appartengono alla gente di Napoli». 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/lavocedimegaride/trackback.php?msg=5825520

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/11/08 alle 18:50 via WEB
L'UNICA RIVOLUZIONE POSSIBILE E' LA VERITA'. ESSA CI FARA' LIBERI ED IMMORTALI. Grazie Marina e Mauro. crocco57
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/11/08 alle 12:43 via WEB
da redazione: Incredibile! Lanciavamo la nostra campagna pro don Giuseppe Rassello, da queste pagine, il 5 u.s..... e due giorni prima alcuni suoi allievi creavano su Facebook il gruppo "Amici di don Peppe Rassello", al quale vi invito caldamente ad iscrivervi, al link www.facebook.com/p.php?i=1533166693&k=X3FXQ4V24VWM5D1DYCYXQ4
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/11/08 alle 14:05 via WEB
da redazione:---- IMPORTANTE DOCUMENTO dell'epoca dal quale si evince che anche le istituzioni nutrirono dubbi a riguardo della "colpevolezza" di Giuseppe Rassello... ma nulla poterono, per scardinare l'omertà, l'inganno, la vigliaccheria del "piccolo mondo antico" della solita POLITICA NAPOLETANA--------- Atti Parlamentari — 61737 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL' I I GIUGNO 1990 INTERROGAZIONI A RISPOSTA ORALE MELLINI, D'AMATO LUIGI, 'CALDERISI e VIVIANI . — Ai Ministri di grazia e giustizia e per gli affari sociali. — Per sapere quale provvedimento sia stat o adottato nei confronti del minore considerato parte lesa nel procedimento penal e avanti al Tribunale di Napoli a carico de l sacerdote don Giuseppe Rassello, minore che risulta sottratto alla madre, signora Maria Sacco, che, secondo notizie di stampa, non è stata sentita e neppure informata in ordine alla collocazione e d all'affidamento del figlio e ignora dov e questo si trovi . Per conoscere, inoltre, per quale motivo il ragazzo è stato sottratto alla madre, che avrebbe l'unica colpa di essere sinistrata e priva di un conveniente alloggio così da essere costretta ad avvalers i dell'aiuto e dell'ospitaliatà dei congiunt i per le sue esigenze familiari . Per conoscere altresì se il provvedi - mento che sottrae il ragazzo alla madre, alla quale mai aveva fatto menzione di violenze--subite dall'imputato, sia stato ispirato dall'intento di « evitare l'inquinamento delle prove » nel processo penal e in cui è parte lesa, con parallelismo rispetto al provvedimento che ha disposto la privazione della libertà, sia pure co l beneficio degli arresti domiciliari, di do n Giuseppe Rassello . Per conoscere, infine, se non ritengano che, ove effettivamente questo fosse i l motivo della sottrazione del ragazzo alla madre, si sia in presenza di un grav e abuso, sia in danno del minore e della madre, sia in danno dell'imputato, il quale vedrebbe adoperati mezzi di condizionamento di un teste non consentit i dalla legge e da ogni principio di civilt à giuridica . (3-02461)
 
gam.deluca
gam.deluca il 07/11/08 alle 14:33 via WEB
CIAO , HO LETTO CHE TI INTERESSI DI NAPOLI , PASSA NEL MIO BLOG . LASCIA QUALCHE COMMENTO TI RACCOMANDO ,
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 08/11/08 alle 10:29 via WEB
da Mauro IL POPOLO DELLA SANITA' DIFENDE IL SUO PARROCO 'IL RAGAZZO E' UN INFAME Repubblica — 18 luglio 1990 pagina 21 sezione: CRONACA NAPOLI Infame, mostro, giuda. Insulti come stilettate per Tonino, il popolo della Sanità non gli dà tregua, non lo perdona per il suo clamoroso atto d' accusa contro padre Giuseppe Rassello, il parroco simbolo del rione più degradato di Napoli, il prete dei disperati, dei tossicomani, delle sfide alla camorra. Da ieri alla sbarra per violenza carnale e atti di libidine nei confronti di Antonio B., quattordici anni appena compiuti. Inizia così, in un clima di apertà ostilità verso il ragazzino, il processo al sacerdote. E' quasi mezzogiorno nell' aula sotto i porticati del vecchio palazzo di giustizia partenopeo quando il cancelliere legge le accuse. La gente della Sanità, oltre duecento persone, ha un sussulto. In rapida successione il cancelliere riepiloga: ...per aver toccato in parti intime e masturbato il ragazzo, facendosi masturbare, tentando rapporti anali, inducendolo a commettere atti di libidine sulla sua persona, dal novembre ' 89 al 23 marzo ' 90. Don Rassello sembra una statua di marmo. Impassibile, completo grigio, cravatta allentata, occhiali scuri, il religioso tradisce il nervosismo fumando una sigaretta dopo l' altra. E' stato in silenzio per tutta la fase iniziale del processo, ricca di richieste di rinvio, sospensioni, riprese. Poi, improvvisamente, Rassello chiede la parola. E legge una clamorosa memoria, due pagine scritte a mano. Ho aperto le porte a tutti Dopo la prima fase di smarrimento, seguita all' arresto, ho riflettuto. Particolari che avevo dimenticato acquistano ora nuova evidenza... ho aperto le porte della mia chiesa a tutti, anche ad Antonio. Se alcune circostanze del mio interrogatorio sono state oggetto di equivoco, questo è dovuto al fatto che parte di esse erano legate al sigillo sacramentale. La gente rumoreggia: il sacerdote, dopo aver parlato nel primo interrogatorio di un complotto contro di lui, ordito da politici e camorra per le sue denunce a tutto campo, nel secondo interrogatorio aveva corretto il tiro. Mai, però, aveva affermato come ieri di conoscere altre verità scottanti sulla torbida vicenda che lo vede protagonista. Notizie fondamentali per il processo, ma che non può rivelare perchè apprese nel segreto della confessione. Di più: Tengo a precisare che alcune frasi verbalizzate nell' interrogatorio e a me attribuite non sono mie. Il parroco, con una sibillina dichiarazione, lancia ombre sulle prime battute dell' inchiesta condotta dal pm Aldo Policastro. Continua di getto: Ripeto, all' inizio ero in stato confusionale. E in quelle condizioni il prete aveva accusato di congiura persino tre frati francescani, suoi predecessori nella chiesa di Santa Maria, con i quali Tonino viveva prima del suo arrivo alla Sanità. In quel momento avevo formulato al pm tutte le ipotesi che potevo immaginare. Oggi non mi sento di escluderle, ma passano in secondo piano di fronte alle accuse precise che mi ha lanciato il ragazzo. E conclude quasi urlando, gli occhi lucidi per la commozione: Mi sento addolorato, signori giudici, colpito al cuore in ciò che avevo di più caro e che ha sempre ispirato la mia vita: la promozione e la santificazione dei più piccoli e indifesi. Rassello lascia l' aula, la gente gli si stringe attorno, i ragazzi lo abbracciano, le donne gli baciano la mano. E qualcuno ripete: Quel guaglione infame, che mostro. Sono le stesse persone che hanno affollato Castelcapuano dalle otto di ieri mattina. Un tribunale assediato: Tonino raggiunge l' aula alle nove e mezza protetto da una nutrita scorta di agenti. Gli occhi sbarrati, saluta le uniche persone che gli sono vicine, due professoresse che lo conoscono da sempre. Anche loro saranno insultate. Antonio ha fatto una scelta coraggiosa: si è costituito parte civile tramite un' anziana zia. Adesso ha un avvocato, Salvatore Pane. Ma la sua scelta lo ha allontanato ancora di più dalla sua famiglia, dove non vuole tornare, dalla madre Maria, che ripete ossessivamente: Non conosco i fatti, ma rivoglio Tonino, che gli abbiamo fatto?. Il processo si fa subito difficile. Ci si mette anche il cronico sfascio della macchina giudiziaria napoletana: non si trova un perito per trascrivere la registrazione dell' udienza. Per due ore il dibattimento rischia di saltare. Soltanto intorno alle dodici il presidente Pietro Lignola apre ufficialmente il processo. L' inchiesta giudiziaria Il pubblico ministero Domenico Zeuli espone le tesi accusatorie, l' indagine della squadra mobile scattata nel maggio scorso sulla base di una soffiata: Un prete in jeans si fa un ragazzo. Gli agenti rintracciano Antonio nella scuola Benedetto Croce, nel cuore della Sanità. Tonino è reticente, confessa soltanto dopo alcune ore. Si apre l' inchiesta giudiziaria, il ragazzino conferma davanti al pm, e rivela di avere già raccontato tutto all' anziano frate Michele. Le sue accuse, nel corso di successivi interrogatori, si fanno sempre più precise, Tonino descrive addirittura un particolare intimo del corpo di don Rassello, un anomalo rigonfiamento inguinale. Tocca alla difesa. Il penalista Enrico Tuccillo parla di contraddizioni nel racconto di Antonio. Il ragazzo ha vissuto in stato di abbandono, poi era diventato il pupillo degli anziani frati della Sanità. Ma questi dovevano andar via per far posto a Rassello. Il ragazzino non l' aveva presa bene, arrivò addirittura a raccogliere firme contro il nuovo parroco. Il risentimento ha prodotto tutto il resto. E poi c' è stato un matrimonio tra consanguinei nella famiglia di Tonino. Il nonno, gli zii e il padre sono in manicomio. Oggi, a porte chiuse, la deposizione di Tonino. di GIOVANNI MARINO e PIERO MELATI
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 08/11/08 alle 10:34 via WEB
da Mauro NAPOLI, IL PRETE E IL MINORENNE BATTAGLIA AL PROCESSO PER STUPRO Repubblica — 29 gennaio 1991 pagina 24 sezione: CRONACA NAPOLI Scuro in volto, sudato, teso, padre Giuseppe Rassello siede per la prima volta dall' inizio del dibattimento sul banco degli imputati per essere interrogato. Non era previsto. Quella di ieri doveva essere un' udienza interlocutoria nel processo al prete anticamorra accusato di avere violentato il quattordicenne Antonio Borgo. Ma il pubblico ministero Domenico Zeuli gioca la sua carta a sorpresa: sentire immediatamente il religioso. Il sacerdote sembra in palese difficoltà: si trincera dietro il segreto confessionale, poi cambia registro e racconta di essere stato ascoltato subito dopo l' arresto, in estate, in precarie condizioni fisiche e psicologiche. Le donne pregano e si agitano Sono da poco scoccate le undici quando comincia l' interrogatorio, a porte chiuse. Fuori dall' aula del vecchio tribunale napoletano preme il consueto folto pubblico, i parrocchiani della Sanità. Le donne non nascondono il nervosismo: pregano, si agitano, parlano in continuazione. Per lui, per don Rassello, hanno sfilato per la città, hanno organizzato lunghe veglie di preghiera. La Sanità non si arrende, continua la sua battaglia per l' assoluzione del prete in jeans' ' , come è chiamato Rassello. Intanto il sacerdote gioca in difesa. Durante l' udienza vietata al pubblico si chiude a riccio, tenta di evitare le domande più insidiose. Parla poco. Per tutti i quesiti ha una stessa risposta: Signori giudici, non posso dire molto, c' è il segreto confessionale. Ma il pm non molla, cerca di ottenere una reazione, di cogliere un errore, una contraddizione. Lo provoca. Afferma Zeuli: A fine maggio lei e Tonino, vi siete rivisti dopo la denuncia del minorenne. Padre, lei cercò di intimidirlo, usò espressioni forti, potevano sembrare minacce.... Il prete, simbolo della Sanità, dribbla l' interrogativo: C' è il segreto della confessione. La pubblica accusa ribatte: Strano, in precedenza, in estate, al magistrato che condusse l' inchiesta rispose, al gip anche, eccome. Confermò in parte l' episodio prima ricordato, ne diede una sua versione, e adesso spunta il segreto confessionale?. Tensione a mille, Rassello sceglie di raccontare la sua verità: Sì, forse ho detto qualcosa a quel magistrato. Ma ero prostrato, confuso. Una pausa, davanti al prete anticamorra siede il suo giovanissimo accusatore, Tonino. Gli sguardi si incrociano spesso. Il sacerdote riprende: Voglio dire... quando fui sentito per la prima volta ero in una situazione particolare... la polizia mi aveva prelevato, soltanto poi ho capito di essere in stato d' arresto. Per qualcosa come trentasei ore sono rimasto senza mangiare, letteralmente a digiuno. Improvvisamente mi sono ritrovato davanti ad un giovane che batteva a macchina: chi poteva immaginarsi che era un giudice? Io non capisco molto di legge, non so neppure cosa sia un gip. Padre Rassello conclude il suo sfogo con una frase sibillina: Ecco, soltanto ora mi rendo conto di cosa mi hanno fatto. Sembra essersi liberato da un peso, si asciuga la fronte sudata. Ma il pubblico ministero e la parte civile, avvocato Salvatore Pane, continuano a interrogare il prete. Lui concede pochissimo, il minimo necessario. Su Tonino: Ha un brutto carattere, è neghittoso, dispettoso, indisponente. Gli screzi non mancavano. Gli chiedono di una sua anomalia ai genitali: Sì, è frutto di un' operazione riuscita a metà. Zeuli: Come mai Antonio ha descritto l' anomalia con dovizia di particolari?. Il religioso: Non so, forse ne ho parlato con adulti e lui era presente. Per quaranta minuti si va avanti così. Al termine il pm consegna al presidente Pietro Lignola i verbali dei precedenti interrogatori di Rassello per evidenziare eventuali difformità. Non mancano aspre battaglie tra le parti, opposizioni a raffica dei difensori dell' imputato, i penalisti Adriano Reale ed Enrico Tuccillo. La coppia di legali chiede l' audizione di due donne cui Tonino a fine maggio avrebbe confessato di avere denunciato Rassello. A mezzogiorno si riapre l' aula al pubblico, finisce l' udienza a porte chiuse. E il quartiere vuole sapere Il popolo della Sanità è avido di notizie, vuol sapere come si è difeso Rassello. Voci contraddittorie: Gliele ha cantate, dice qualcuno; ma altri replicano: Era imbarazzato, non ha convinto. L' attenzione è tutta sul prete anticamorra finito alla sbarra con un' accusa infamante. Il pubblico non ascolta neppure le deposizioni degli altri tre testi, dichiarazioni in gran parte differenti, Tonino era buono e diligente, No, era dispettoso e insolente. L' insegnante Maria Rosaria Di Filippo, l' ex tossicodipendente Lele Arollo e Vittorio Riccardi, assiduo frequentatore della parrocchia alla Sanità, contribuiscono ad infittire il mistero sul tormentato e controverso rapporto tra il ragazzino e il sacerdote. Tempi lunghi per la prosecuzione del dibattimento. La prossima puntata del caso Rassello è prevista soltanto per il ventidue marzo. di GIOVANNI MARINO
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

immagine

A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

versione integrale

 

DEDICATO AGLI EMIGRANTI

 

NOMEN OMEN

E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

immagine

vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
per le foto:
http://www.vocedimegaride.it/html/Articoli/Immagini.htm
per i video:
http://www.vocedimegaride.it/html/nostrivideo.htm

 

VISITA I NOSTRI SITI

 

I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


Il libro del mese:



 

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963