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FINIscila, pappone!

Post n°805 pubblicato il 14 Settembre 2008 da vocedimegaride
 

di Marina Salvadore


Non ho esperienza diretta del fascismo: sono nata durante il “boom economico” e la “Fiera della Cambiale”. I miei, però, come papa Wojtyla in Polonia, hanno sperimentato il fascismo ed il comunismo, quello più duro: il comunismo titino delle foibe, che l’algido presidente Napolitano e “compagni” dovrebbero ricordare bene  quale ulteriore vergogna italiana da aggiungere al disgustoso “8 settembre”, dove tanti italiani d’Istria e Dalmazia qui giunti rocambolescamente furono trattati peggio degli immigrati clandestini di oggi, per non nuocere ai delicati rapporti diplomatici con druse Tito, sulla linea del confine rosso sull’Adriatico. Ho sempre rispettato chi le guerre – igiene dei popoli, come diceva il solito culattone inglese - se l’è fatte davvero, subendole o combattendole. Non ho mai sopportato, però, i traditori, i vermi, i molluschi che riempiono a iosa le pagine dei libri di Storia Patria; storia ingloriosa di una Nazione che – come diceva un altro celebre inglese mai smentito dai fatti – “corre sempre in soccorso del vincitore” perché, di suo, non  ha mai vinto una guerra! Corsi e ricorsi storici… di Badoglio in Badoglio… fino ai “FINI” occulti. Chi fu Badoglio? Ne rilevo qualche tratto da una mia intervista al celebre Gustavo Palazio, autore e commediografo : “… I giovani del Ventennio hanno immediatamente sospettato ed ggi accusano quello strano “maresciallo d’Italia”. Tutto era stato prestabilito da Badoglio e dagli alleati, i quali sapevano benissimo che quel caos avrebbe obbligato i Tedeschi a fermarsi in Italia, occupandola, impedendo così alle armate di Hitler di attestarsi su quelle Alpi che avrebbero potuto essere difese da poche divisioni, lasciando le altre libere di dare manforte su altri fronti. Badoglio aveva premeditato di mettere gli italiani l’uno contro l’altro, in una lotta fratricida nell’interesse degli Anglo/Americani e dei Savoia, usi ai tradimenti”. Qualcuno racconta anche di quanto Badoglio fosse esoso, arrivando a pretendere dal suocero, in tempi migliori, addirittura una “ducea” in Italia (si credeva bravo quanto l’ammiraglio Nelson in Sicilia) che, per fortuna, gli fu rifiutata… L’emulo a propulsione, Gianfranco Fini, ha avuto il cattivo gusto di assestare la sua ultima roncolata ai suoi  scomodi seguaci nel mentre i maggiori quotidiani d’Italia, di ogni colore, celebravano la saga romanza di Lotta Continua, facendo – come al solito – una gran pubblicità al solito Sofri “graziato in virtù d’ulcera, moribondo eppoi resuscitato” (n.d.r.: Calabresi è sottoterra da anni e Contrada è in galera, per anni!), il quale continua bel bello a pontificare ed a dottoreggiare, trovando sempre – non si sa per quale strana alchimia – giornalai ed intellettuali pronti a pendere dalle sue labbra. Napolitano che bacchetta la Russa e Alemanno per aver onorato entrambi i morti della guerra civile italiana tace, invece, sull’apologia di Lotta Continua… ma ciò ch’è più grave è che abbia taciuto Fini, che ipocritamente con il culo al caldo della seggiola appena conquistata, ha bacchettato anch’egli i “colonnelli” La Russa e Alemanno che… se avessero almeno questi un po’ di dignità (quella che fa rima con "milioni")… dovrebbero quantomeno ammutinarsi e  “congelare” A.N. piuttosto che scioglierla nella bava viscida che cola in rigagnoli putridi dai solchi amari della bocca del “capo”, riconosciuto esperto subaqueo… non a caso. Il signor “navigo sott’acqua”, soggetto non identificabile dato il trasformismo… ma oggetto utile all’interscambio tra PDL e PD, giusto per il tempo di sottoscrivere qualche brandello di federalismo, una botta di Alitalia e, probabilmente, esiti di una Trenitalia, pronta al fallimento anch’essa, memore della pompa di benzina di famiglia a Bologna, sacrifica, irridendo, in un unico falò gli anni, gli uomini e donne, le storie, le lacrime e sorrisi, le sconfitte e rivincite, la passione di un’eredità culturale e sociale che lo ha coccolato, blandito, reso uomo, arricchito, idolatrato persino, in spregio a chi, per tutti questi anni, ha contribuito silenziosamente alla sua crescita, al suo port-folio, alla sua “mission” sfociata nell’egocentrismo tipico degli ignoranti, alfabetizzati per luoghi comuni e plastificati nella superbia. Analogo complesso della popolarità, come per il più ruspante e meno machiavellico Diego Maradona, che ha finito col fare male solo a se stesso.  Il bel fighetto dei tempi passati, s'è fatto quattro calcoli: "nel 2008 avranno finalmente tirato le cuoia tutti i reduci della RSI, mica sono bionici? Ergo, posso darci dentro un bel colpo di piccone"... Peccato, però, che a tutti 'sti poveri cristi", per tutta la vita, gli sono stati negati i sette anni  -  validi per il pensionamento - della Legge dei Combattenti, cancellati dal foglio matricolare e che la maggior parte sia morta prematuramente di fame, per l'esiguo obolo, contrariamente agli "uomini di Vichy", cittadini  ed ex militi di una nazione più civile... "Vabbe'... vabbe'... Acqua passata - gli avrà suggerito la neomogliettina platinata - CHISSENE!... Vogliamo mica intossicarci le ferie in Sardegna, quest'anno?". "Potresti però uscirtene con un minimo d'onore, dottor Balanzone - aggiungo io - restituendo il simbolo della Fiamma a chi è intenzionato a tenerla ancora accesa!" tanto per sfatare il mito che gli "uomini d'onore" sarebbero ALTRI, più noti alle cronache giudiziarie... e potresti anche restituire al patrimonio del povero Staiti di Cuddia la sede milanese della Federazione di Milano, tanto non ti serve più. o sbaglio?  Cavalcavi la tigre, secondo l'adagio èvoliano; ora, cavalchi una pantegana! A quando una cena a Napoli con Bassolino?...  Dissertando, Berlusconi non mi è molto simpatico, per certe sue boutades e carnevalate inopportune, tipo quella di presentarsi in  anacronistica camicia nera, come un mussolini-bonsai, alla medesima festa di Azione Giovani, laddove il voltagabbana celebrava le misere esequie del suo "dipartito"... a meno che non si sia trattato di un subliminale passaggio di consegne, fantapoliticamente parlando...  ma vorrei avvisarlo,  Berlusconi, perchè lo avverto più sincero, di stare attento nel covarsi in seno una simile serpe, capace – domani – di morderlo ed iniettargli veleno. Dovrebbe prendere esempio dagli scafatissimi Savoia “usi al tradimento” che nelle fila dell’esercito dell’Italia UNA non ammisero nei ranghi di comando, dopo averli corrotti, gli alti ufficiali traditori del Regno delle Due Sicilie, sapendoli giustappunto avvezzi al mercimonio di se' stessi!
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LA VOCE DEI TRADITI:
STORACE: Fini vuole riportare Italia 68 anni indietroRoma, 13 SET (Velino) - "Con le sue dichiarazioni, e' Fini a  confermare chi e' che vuole riportare l'Italia sessant'anni indietro, e' lui  che irresponsabilmente rinfocola odi e mette nel mirino dell'estrema sinistra quanti non si rassegnano a subire la verita' di chi per decenni ha negato persino la tragedia delle foibe". Lo dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La  Destra. "Ci ha messo quarant'anni, l'onorevole Fini, per scoprire l'antifascismo che a Fiuggi era strumento ed ora e' issato a valore, dimenticando i crimini commessi persino nell'immediato dopoguerra nel nome dell'antifascismo nel triangolo della morte. E' Fini - aggiunge Storace -, per ragioni interne a un partito e a una coalizione, che vuole il ritorno dell'estremismo con le sue irresponsabili dichiarazioni di oggi. L'uomo che a Sorrento predico' il fascismo del 2000 fa scoprire ogni giorno di piu' quante falsita' abbia propagato a chi credeva in lui. Si puo' essere tranquillamente democratici senza bisogno di essere antifascisti proprio perche' ci sono stati antifascisti - in Italia e non solo nell'Urss - che tutto furono tranne che democratici; si puo' fare il presidente della Camera senza bisogno di ripetere quel che diceva il suo predecessore; ma non dica mai piu' quel che deve fare una comunita' di destra che questo Paese ha amato per tantissimi anni e che non merita di essere offesa fino a questo punto".

LA DESTRA NAPOLI: FINI "ANTIFASCISTA" MASSIMO BENEFICIARIO DEL NEOFASCISMO - "In Italia per cinquant'anni si è sviluppato grazie al  MSI ed alle sue organizzazioni giovanili il complesso fenomeno del neofascismo, che ha eletto deputati, senatori, parlamentari europei ma anche centinaia di sindaci, assessori e decine di migliaia di consiglieri che, ovunque e al prezzo di indicibili sacrifici, e della vita di numerosi militanti, hanno difeso con orgoglio, coraggio e senza equivoci, un grande patrimonio storico, politico, ideale e sociale, all'insegna del motto di Almirante: non rinnegare e non restaurare, lottare per la verità e per la giustizia. Un fenomeno intorno al quale si sono sviluppate negli anni migliaia di riviste, di giornali, di case editrici, di associazioni, che ha determinato al suo fianco la crescita di un'area culturale viva, vivace che ha contribuito, in maniera significativa ed incidente, ad impedire, in tutti i campi, che la cultura egemonizzante della sinistra trionfasse. I maggiori beneficiari in termini politici e personali del neofascismo-afferma Bruno Esposito, dirigente nazionale de LA DESTRA, la formazione politica che fa capo a Francesco Storace- sono gli attuali dirigenti di Alleanza nazionale, primo fra tutti il presidente della Camera Gianfranco Fini.  Che oggi Fini dichiari di essere antifascista,(un termine che ha avuto un significato ben preciso nel dopoguerra fino ad oggi) e che per sua affermazione la formazione politica che egli capeggia sia tale; al di là delle valutazioni che ciascuno  possa fare sulla  coerenza ed anche sull'ipocrisia di chi lo applaude, è un fatto importante rispetto al quale ciascuno , a destra, sappia come stanno le cose,al di là di ogni infingimento e cosa si debba fare se si vogliono difendere i valori della Destra italiana che Fini ed i suoi calpestano in modo così grave e definitivo".

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vocedimegaride
vocedimegaride il 15/09/08 alle 00:45 via WEB
BUONTEMPO, DOPO PAROLE FINI AN LIBERI LA "FIAMMA" = (AGI) - Roma, 14 set. - "Sono profondamente democratico, ho sempre rispettato la Costituzione, ma con altrettanta determinazione non sono antifascista e spero di poter continuare a vivere questa mia condizione in Italia alla luce del sole, senza dover rischiare di ricorrere alla clandestinita". Lo dichiara Teodoro Buontempo, presidente de La Destra. "Tutti i militanti del Movimento sociale italiano - prosegue - e tutti quelli che poi hanno aderito ad Alleanza nazionale hanno sempre rispettato la Costituzione, pur avendo come obiettivo di volerne cambiare alcune parti e di farla realizzare nella sua interezza. Non vorrei che il passaggio dal neofascismo all'antifascismo della classe dirigente di An possa aprire una stagione di persecuzione e di violenze nei confronti di quegli italiani che non hanno fatto parte del discriminatorio 'arco costituzionale' che giustificava le aggressioni e le uccisioni dei militanti del Msi in quanto ritenuti fascisti e, quindi, secondo la cultura dominante, ammazzarli non era da considerare un reato". "Ora che si e' chiuso il ciclo di trasformismo di An - sottolinea Buontempo - spero che la classe dirigente voglia finalmente liberare la 'fiamma' e donare alle famiglie dei ragazzi del Msi uccisi i beni materiali accumulati nel corso di decenni e che furono il frutto di donazioni di uomini e donne che combatterono nella Repubblica sociale italiana e che aderirono al Msi con il dichiarato obiettivo di 'non restaurare e di non rinnegare'. Le parole dell'onorevole Fini - conclude il presidente de La Destra - sono talmente chiare che non giustificano piu' avere all'interno delle sedi di An una memoria storica che oggi viene rinnegata e infangata. Pertanto, le foto di Almirante, quelle dei giovani martiri e quelle dei padri fondatori del Msi dovrebbero essere rimosse. E non si giustifica piu' avere presso la direzione nazionale, in via della Scrofa, una sala intitolata a De Marsanich e ne' tantomeno una sala al Senato intitolata ad Almirante. Quando si nega una memoria storica non si ha il diritto di utilizzarne i simboli".
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 15/09/08 alle 00:54 via WEB
Cambiare idea è lecito Ma la sua non è più Destra Ragazzi di destra non fischiate Fini. Non indignatevi e non scandalizzatevi a sentirlo definire la destra come antifascista, a bollare il fascismo come male assoluto, a tirare le orecchie ad Alemanno e La Russa, a elogiare i partigiani e condannare i combattenti (...) (...) della repubblica sociale. Non fischiatelo, ormai è un altro. Ha cambiato opinione, e che lo faccia per convenienza o per carriera personale, non muta la sostanza. È lecito cambiare idea, ha tutto il diritto di dire il contrario di quel che pensava fino alla tenera età di quarant’anni quando sognava il fascismo del Duemila. Anzi aggiungo a sua discolpa che se dubitate della sua buona fede di antifascista ora, potete dubitare pure della sua convinzione fascista di ieri: forse davvero non credeva in niente, ieri come oggi; era un fatto superficiale e perciò non gli è costato molto smentirsi in modo così radicale. Va tutto bene, per carità. Ora, tolto lo scudo protettivo dell’appartenenza, Fini sarà giudicato per quel che vale lui e per cosa fa in concreto e non più per quel che rappresenta e da cui proviene. Solo una cosa obbietto: Fini con la destra non c’entra più niente, con qualunque destra, a cominciare da Alleanza nazionale, abbia la lealtà di dirlo chiaro e forte. Perché una destra vera, libera, moderna e democratica, anche conservatrice, libertaria e tradizionalista, non si definisce antifascista e non giudica il fascismo come un male assoluto; ma reputa morto il fascismo insieme all’antifascismo, non proponibili ambedue sul piano politico, e reputa il fascismo un fenomeno davvero complesso da affrontare sul piano storico, irrimediabilmente legato alla sua epoca, tra nazionalismi, guerre e comunismi feroci; un regime autoritario e non totalitario, una dittatura col consenso popolare, non paragonabile al nazismo e al comunismo. Subalternità ideologiche Una destra vera non accetta subalternità . . .Da libero News di Marcello Veneziani
 
terranuova0
terranuova0 il 15/09/08 alle 07:43 via WEB
Questo è un tempo di "memoria cortissima". Fini aspira a succedere a Berlusconi e la massoneria impone "scelte coraggiose". Ricordate Polonio nell'Amleto: "quella nuvola mi sembra..." si, mio signore è proprio..." "piuttosto è..." "si, mio signore, proprio così..." Chi ha il naso "Fini" si prepara in tempo per i cambiamenti. buona giornata
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 13:30 via WEB
Cara Megaride, adesso posso scriverti a mente fredda, dopo che mi è sbollita ogni sensazione di attacco di stomaco. Si è stomachevole, l'attacco che Fini, per difendere la sua prestigiosa poltrona ha portato alla Storia. Storia di popolo, di giovani, di combattenti. Fini storico, per presunzione e per manifestata dimenticanza, o per ignoranza o per un salto di carreggiata. Fini è fallito, nei valori e con lui anche Alemanno e tutti quelli che hanno riconosciuto valide le parole . Mi chiedo, attraverso di te, quali posizioni piglieranno adesso tutti quelli, a cui già le direttivepolitiche di A.N. , non andavano giù. che già si dibattevgano in una crisi incipiente. Spero che per onestà intellettuale, politica, sappiano trarre le proprie decisioni. Personalmente ti esorto a dar di mano quanto prima ad organizzare incontri dove non ci sia più nè destra , nè sinistra, ma l'orgoglio di un popolo, senza mestieranti e vecchie cariatidi. Mimmo Di Renzo
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 15/09/08 alle 13:49 via WEB
Beh! Mimmo... io sono molto ottimista: era ora di uscire allo scoperto, di fare chiarezza, di smetterla di ingannare generazioni di giovani (di destra e di sinistra) e di mandarli al massacro. E' l'ora di tagliare i rami secchi e di passare alla conta sull'abaco... Peccato che sia una sola parte, a farlo... mentre all'altra, alla rossa (dai "ragazzi col passamontagna e gli estintori" ai magistrati) è concesso il fondamentalismo. In questo momento, riesco a pensare solo alla mamma del giovane Ramelli, poverina. L'ho conosciuta. Suo figlio, oggi, avrebbe la mia età... Sì, si potrebbe organizzare un bel convegno... ho già il titolo : DALLA KEFIAH ALLA KIPPA! Fa ridere abbastanza? marina
 
   
vocedimegaride
vocedimegaride il 15/09/08 alle 14:17 via WEB
Dimenticavo... Una volta Azione Giovani si chiamava Giovane Italia...io ero una bambinetta, ai tempi e non mi interessavo certo di politica ma di bambole e "cucinelle"... La Giovane Italia si ispirava a Mazzini, se non erro.... anche lui, come il suo emulo Fini, dall'esilio dorato in Inghilterra, ospite di un ricco banchiere sionista, mandava al massacro torme di giovani italiani per la causa risorgimentista. Quindi, di cosa ci meravigliamo? marina
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 15/09/08 alle 15:15 via WEB
Una chicca finiana del '92 inviataci da Bruno Esposito:.... dal "Secolo d'Italia" 7 maggio 1992 Messaggio di Fini: La Storia sta dandoci una rivincita di cui siamo orgogliosi. Ai combattenti della Decima riuniti alla Piccola Caprera il Segretario nazionale del MSI-DN Gianfranco Fini ha inviato un messaggio di saluto e di solidarietà, letto ai partecipanti dal Comandante Buttazzoni ed accolto con un grande applauso. Eccone il testo: Ai combattenti della Decima, espressione più alta del valore dei nostri soldati, va il cameratesco saluto di tutto il Msi. A chi, come voi, difese l'onore e la dignità della Patria nel momento più tragico e doloroso della nostra storia nazionale, deve rendere omaggio ogni italiano: ognuno di voi e con voi tutti i combattenti delle Forze armate della Rsi, rappresenta la prova che chi è vintodalle armi ma non dalla storia, è destinato, con il passare del tempo, a gustare il dolce sapore della rivincita.. I vostri ideali, raccolti idealmente dalle giovani generazioni, hanno già trionfato, ed i nemici di ieri, vincitori militari solo per la preponderanza delle forze in campo, sono i grandi sconfitti della fine secolo. Dopo quasi mezzo secolo il fascismo è idealmente vivo, dopo solo tre anni dalla caduta del muro di Berlino, il comunismo è definitivamente morto. Nessuno lo rimpiange, in milioni lo maledicono. E chi, come voi, ha sempre combattuto per un' Italia migliore, non può non avere avuto un moto di spontaneo orgoglio. L'orgoglio di chi sa di essere nel giusto, il 25 aprile 1992, cioè il giorno in cui, per una imperscrutabile volontà del destino il Capo dello Stato ha sepolto la Repubblica nata dalla resistenza. Molto c'è ancora da fare, comunque, specie per cancellare le leggi barbare della discriminazione e dell'odio istituzionalizzato. Soltanto dopo si potrà davvero parlare di pacificazione nazionale. Come sempre, il Msi sarà al vostro fianco Gianfranco Fini
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 15/09/08 alle 16:55 via WEB
Un'altra chicca... ma è del mio illustre amico Gustavo Palazio... pubblicata su L'OPINIONE del 2006, ciononostante molto attuale: Edizione 66 del 27-03-2006 Caro Fede, era meglio quando si stava peggio di Gustavo Palazio Caro Emilio Fede, da quando ti conosco – e sono tanti anni – ti seguo con autentica simpatia perché tu, grazie al cielo, sei uno dei pochi “uomini” che si comportano da “uomo”. Rispetti la parola data, accetti i tuoi vizi, ami il tuo lavoro e soprattutto ami le belle Donne! Tutte cose oggi messe all’indice dalla stragrande maggioranza di coloro che appartengono ad un sesso apparentemente maschile. Ho quindi accettato sempre i tuoi punti di vista e difeso le tue opinioni però… eh sì, c’è un “però”! Poco tempo fa tu hai affermato che il periodo “fascista” è da dimenticare. No! Qui non siamo d’accordo. Quel periodo, quel ventennio, caro Fede, non è da “dimenticare”. Fa parte della Storia e la Storia non si può cancellare! Anzi: la Storia bisogna essere capaci di studiarla, di interpretarla, di capire perché e percome certi avvenimenti si sono verificati! Io, che sono più vecchio di te (Pardon… “meno giovane”), in quel periodo ci sono nato e l’ho vissuto tutto, accettandone il bene quanto il male. Dimenticarlo? Ma tu ti rendi conto o no che ancora oggi molte delle cose migliori che ci circondano sono state realizzate in quei vent’anni? Vent’anni di ordine, di sicurezza, di rispetto per le donne e gli anziani, di iniziative per i giovani, tipo le Colonie Marine e Montane, con gli stadi, le piscine, le prime autostrade, i treni perfetti e in orario, la posta veloce, la giustizia rapida e precisa, senza spacciatori per le strade, libere da prostitute e con la Coca Cola al posto della Coca Ina? Ok d’accordo: il Fascismo ha fatto molti errori, il massimo dei quali quella guerra che Mussolini cercò di evitare fino all’ultimo (l’ha confermato Winston Churchill). Perché dimenticare il trionfo di Italo Balbo e dei suoi trasvolatori che nel ’31 fecero impazzire New York? E il Rex? E il Conte di Savoia? E tutte le supernavi transatlantiche che il mondo ci invidiava? A quei tempi, caro Emilio, se tu, all’estero, dicevi “sono italiano”, tutti ti facevano tanto di cappello! È storia. E la Storia, lo ripeto, non si deve dimenticare. Si deve studiare, capire, analizzare e servirsene per evitare errori futuri. Questo voluto “dimenticare” o peggio ancora “condannare in toto” ha fatto sì che a tutt’oggi le “demolizioni” sono state così massicce che ormai siamo sommersi da scioperi insulsi, violenze, scippi, rapine, stupri e peggio ancora, lungo strade insufficienti, con treni pidocchiosi, crack bancari, truffe societarie ed energumeni in giro a bruciare tutto e a colpire i nostri valorosi Carabinieri e Poliziotti! Possibile che nessuno si renda conto che è quella stessa situazione che negli anni ’20 portò alla nascita del Fascismo? O dobbiamo dimenticarci anche di questo? Beh, contenti voi… Tu però no, caro Emilio, ripensaci: non dimenticare! Ricorda!
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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