La voce di Megaride

La Fatina delle Complicazioni degli Affari Semplici


da RedazioneANTEFATTO:La riforma degli Statali... seh..seh...GLI STATALI SARANNO LICENZIABILI ...e avranno un tetto allo stipendio. Se ne era parlato tanto, ma la riforma del lavoro pubblico sta per prendere forma. Domani la Commissione Affari costituzionali del Senato deve sciogliere gli ultimi nodi della delega sulla Pubblica amministrazione. Per quanto riguarda la dirigenza pubblica, la strada sembra già tracciata: si entrerà dopo un corso-concorso o dopo un concorso pubblico. Nel primo caso si accede quindi agli uffici pubblici come funzionari, poi dopo quattro anni e dopo un esame si potrà diventare dirigenti. Chi entra dopo un concorso sarà assunto a tempo determinato e, dopo tre anni, potrà sostenere un esame e se lo si supera il contratto sarà trasformato a tempo indeterminato.  Ci sarà un unico ruolo dove finiranno tutti i dirigenti, quelli dei ministeri, Fisco, Inps, Istat, enti di ricerca. Di fatto dunque verranno eliminate le assunzioni dirette e i dirigenti dovranno comunque sostenere un test e un concorso per accedere alla Pa nei ruoli dirigenziali.".... I NOSTRI DUBBI E UNA PROPOSTA INTELLIGENTE:
Allora, cominciamo col dire che il termine generico "statali" non indica, in questo caso, quei poveri travèt sottopagati degli uffici pubblici contro cui l'utenza imbufalita sversa pitali di offese ed improperi quando non (spesso) anche violenza fisica. Qui si parla dei megadirigenti ovvero di quei soloni raccomandati politicamente ai vertici degli enti pubblici che piuttosto che svolgere il lavoro per cui sono profumatamente pagati ed innovare, semplificare, sburocratizzare la P.A.preferiscono svolgere attività di questurini e Torquemada proprio nei confronti del personale di cui sopra, in barba al dovere imprenditoriale previsto dal codice del "buon padre di famiglia", dal momento che questi ibridi enti, in bilico tra il pubblico e il privato, somigliano sempre di più ad imprese, con tanto di conseguimento di utili, budget gestionale e persino partita IVA... Non dimentichiamo che questi augusti reucci del "pubblico" hanno appena lanciato, tra i poveri loro dipendenti, la ripugnante tattica della delazione gratuita ANONIMA, per sfoltire gli organici...  Ora, quanto espresso dal ministro Madia può anche considerarsi positivamente, dal punto di vista sociale e politico oltreché finanziario ma il tutto fa a cazzotti con i termini e gli effetti della recente sentenza della Consulta contro i circa 1200 dirigenti dichiarati illegittimi perché affidatari di mansioni superiori senza averne conseguito il titolo per concorso pubblico. Qualcuno esordirà "Sì, ma se leggi bene la Madia ha tempestivamente riformato, riferendosi  proprio a questi punti nodali"... Ah, sì? E come la mettiamo con la Legge Fornero?... Ammesso pure che il concetto della Meritocrazia paventato dalla ministra nella sua impraticabile Riforma diventi un dogma costituzionale quanto ancora di incostituzionale prevarrà nella selezione dei futuri nuovi dirigenti.. ovvero chi controllerà i controllori? E' sempre più evidente, al momento, che tra la riforma del Senato, i multiincarichi del Presidente del Consiglio, l'abolizione dell'art. 18 ed il gran caos fomentato ad arte nelle Agenzie Fiscali (Consulta o meno), stiamo andando incontro ad una dittatura monocolore; di più: personalistica! La fatina Madia, algida e distante come una Venere del Botticelli, invece che la bacchetta magica per realizzare il sogno bellissimo cui tutti i tartassati cittadini aspirano, ha usato "mazza e panelle" ma di molto virtuali quindi inapplicabili. Un suggerimento: perché, dato il fallimento delle dispendiose Agenzie Fiscali non rimettiamo tutto allo Stato ed ai suoi Ministeri, com'era un tempo, senza partite IVA, senza spropositate piramidi degli organici, senza inutili opere accessorie per la Comunicazione, la Pubblicità e la Stampa, senza MegaDirettori e relativi staff, senza null'altro che non sia davvero STATALE?