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honey and red pepper

MIELE E PEPERONCINO

 

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"SCUSA MA TI CHIAMO OGGETTO"

Post n°1604 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da CUPIDOeAFRODITE
 

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Nei nostri giorni è piuttosto diffusa l'insana abitudine di svuotare di senso e di significato ogni cosa. Lo si capisce, anche, osservando la vita politica e sociale, nazionale e non. E soprattutto, lo si capisce, osservando la vita privata, e il comportamento delle persone che ci circondano.

I sentimenti non sfuggono a questa regola. Ne consegue una banalizzazione dei termini, oltre che un abuso della fraseologia sentimentale. Fioccano i Tvb, Ti amo, ti voglio bene, espressi con una leggerezza d'animo senza precedenti. Mentre, nel passato, si faceva fatica a palesare i propri sentimenti e i propri stati d'animo, oggi si è passati all'accesso opposto. Questo ha contribuito ad una rapida svalutazione del "significato" delle parole, ed, in ultima analisi, dei sentimenti.

Spesso si verifica un altro fenomeno importante. Le persone scambiano le proprie emozioni per sentimenti d'amore e di affetto, operando di fatto una riduzione ad oggetto, di ciò che originariamente era un soggetto.

L'animo umano si commuove e prova delle emozioni al cospetto di un tramonto, di una distesa di neve; davanti ad un cucciolo di animale, oppure ascoltando della musica. Ebbene, nessuno si sognerebbe di dire: voglio tanto bene al tramonto. Quando si prova emozione incontrando una persona, subito si scambia il proprio stato d'animo come un segnale di amore, di affetto e ci si convinge di volere bene a quella determinata persona.

Accade però, che in questa operazione non si tenga affatto conto dell'altro, che viene considerato una sorta di oggetto utile a provocare emozioni, totalmente spersonalizzato e privato della propria volontà, nonché dei propri inalienabili diritti. Il soggetto, viene ridotto, così, a mero oggetto. In altre parole, a qualcosa che è in grado di provocarci delle emozioni... e lo si getta facilmente nell'immondizia appena non è più in grado di farlo.

Parafrasando il titolo di due noti film: scusa ma ti chiamo oggetto.

(fonte)

 
 
 
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