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Coming out, Amoredimmelo

Post n°2299 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da amoon_rha_gaio
 

http://www.elm.org/wp-content/uploads/2013/01/NatnlComingOutDay.jpg

Quasi per caso sono venuto a conoscenza che ieri, 11 ottobre, era la giornata internazionale del "Coming out". Ero a ballare con un amico e prima che iniziassero musiche e danze sfrenate i gestori della serata hanno mandato in onda un breve filmato.

Il coming out è in sostanza il momento in cui un omosessuale inizia a dichiarare il proprio orientamento sessuale ad amici e parenti: questa giornata, che in America si celebra dal 1988, in Italia non esiste in maniera ufficiale.

Il filmato che ho visto ieri sera (Prodotto da Condividilove) vedeva come protagonisti dei genitori (ovviamente non omofobi): mamme e papà, di una certa età e quindi di un'altra generazione, che rispondeva no a semplici domande. Tra tutte mi ha colpito la seguente: "Se tuo figlio ti dicesse di essere gay, cosa gli diresti?".

La risposta è stata identica a quella che mi diede mia madre all'epoca del mio coming out: "Per me non cambia nulla e non mi interessa il giudizio degli altri. Mi spiace solo non aver capito i tuoi silenzi da ragazzino e non aver potuto fare nulla per aiutarti".

Mi chiedo come mai quando si parla di valori della famiglia non si chieda mai ai genitori se parlano ai loro figli, se cercano di scavare dentro i loro silenzi e se e come gestirebbero l'omosessualità del figlio. Non che questa sia un problema di per se, ma siamo realisti: in questa società è ancora difficile non subire discriminazioni sessuali.

Quel video, fatto più per i figli che per i genitori, vuole essere uno sprone a dichiararsi. Non necessariamente ai genitori ma ad una persona di fiducia, insomma a qualcuno che rinteniamo essere amici. Ve lo dico io che ho un'età e ci sono passato: confidare a qualcuno quello che reputiamo essere un grande problema, contribuisce sicuramente a dare allo stesso la giusta dimensione e chissà, a farci rendere conto che forse così grande quel problema non lo è.

Questo il video per i più pazienti: io l'ho trovato commovente, specialmente nel finale, ma perchè mi ha ricordato la mia vicenda personale.

E voi come reagireste se vostro figlio/a vi dicesse di essere gay/lesbica?

Buongiorno

Amoon

 

 
Rispondi al commento:
lialalaila
lialalaila il 13/10/15 alle 13:51 via WEB
Ciao, ogni tanto leggo il tuo blog poichè è tra quelli segnalati, non commento poichè sembra che si debba commentare solo se si è d'accordo con l'autore, mentre le persone che dissentono sono retrograde ed incivili... Io sono retrograda, incivile mi auguro di no. Sono profondamente omofoba; non mi sognerei mai di discriminare una persona per il suo orientamento sessuale come per nessun altro motivo eppure provo per i gay di qualsiasi sesso una repulsione istintiva. Questo non mi esenta dal cercare una risposta alla domanda che hai posto. Non ho figli e quindi posso riferirla ai miei nipoti, ho solo nipoti maschi. Mi accadesse di sapere che sono gay, preferirei fossero loro a dirmelo personalmente, non vorrei saperlo da altri o scoprirlo per caso o ancora che me l'avessero nascosto. Vorrei che avessero con me riguardo a questa cosa la stessa confidenza che hanno riguardo a tutto il resto. Ammetto che non ne sarei felice, credo che la cosa mi farebbe male, soffrirei per loro in maniera terribile quasi che se fossero ciechi e monchi; ma nondimeno lo accetterei e continuerei ad amarli come li amo. Pretenderei solo una cosa: il rispetto della loro dignità come persone, un rispetto che ognuno deve a se stesso prima di pretenderlo dagli altri, fatto di salvaguardia di valori ed evitamento degli eccessi. Il rispetto degli altri va guadagnato con il proprio comportamento senza pretendere favoritismi in nome di una presunta diversità perchè dall'emarginazione non si cada nell'estremo opposto. Spero che le mie parole non paiano irragionevoli. Ciao
 
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