E ancora una volta ho abbandonato questo blog.Ho abbandonato i pochi "seguaci" delle avventure di una donna matura che da grande vorrebbe fare la cantante, ma che, ancora oggi, è costretta a essere soprattutto mamma.Nel corso "normale" delle cose, un figlio di 38 anni non ti mette in condizione di essere mamma. Tuttalpiù, nonna. Io no. Io devo essere mamma. Fino alla fine. Questi ultimi sono stati 100 giorni di fuoco (ma anche di merda, se mi consentite il termine poco elegante).Vi basti sapere che "tutte le possibili complicanze che possono presentarsi in un intervento di trapianto di rene, si sono presentate su un unico soggetto: mio figlio".A detta dei medici, non ci crederebbe nessuno, a raccontarlo.Prima il linfocele (drenato più volte, ma non marsupializzato, come si era pensato).Poi la biopsia (necessaria per capire se il rialzo dei valori di creatinina fosse dovuto a rigetto) con annessa emorragia che ha provocato grosso ematoma sul rene.Poi, all'improvviso, emorragia importante a causa della formazione di una fiatola artero venosa che ha provocato il distacco di un'arteria, con conseguente corsa in sala operatoria, rianimatori e riacciuffo del paziente per i capelli.Poi tentativo di drenaggio dell'ematoma che, essendosi coagulato, non porta a nulla.Poi scoperta, a seguito di ecografia e tac, della presenza di un corpo estraneo (guaina del drenaggio) all'interno dell'ematoma.E ancora discesa vertiginosa dei globuli bianchi a 2000 (gli hanno dovuto persino sospendere l'antirigetto che li abbassa) e relativi esami ematologici per sospetta leucemia.Infine (ma sarà davvero l'ultimo evento?) Asportazione dell'ematoma e del relativo corpo estraneo.Ieri è uscito dall'ospedale. Ci tornerà lunedì 25 per controlli e asportazione punti.100 giorni dentro e fuori dall'ospedale. 100 giorni più prigioniero di prima con la dialisi. Un evento che avrebbe dovuto portare libertà e serenità, trasformatosi in qualcosa che ha portato addirittura a rimpiangere la dialisi.Ma purtroppo, nella realtà dei trapianti, c'è anche questo. Il trapianto non è sempre rose e fiori.E quando uno c'ha culo fin dal primo vagito....
100 giorni di...
E ancora una volta ho abbandonato questo blog.Ho abbandonato i pochi "seguaci" delle avventure di una donna matura che da grande vorrebbe fare la cantante, ma che, ancora oggi, è costretta a essere soprattutto mamma.Nel corso "normale" delle cose, un figlio di 38 anni non ti mette in condizione di essere mamma. Tuttalpiù, nonna. Io no. Io devo essere mamma. Fino alla fine. Questi ultimi sono stati 100 giorni di fuoco (ma anche di merda, se mi consentite il termine poco elegante).Vi basti sapere che "tutte le possibili complicanze che possono presentarsi in un intervento di trapianto di rene, si sono presentate su un unico soggetto: mio figlio".A detta dei medici, non ci crederebbe nessuno, a raccontarlo.Prima il linfocele (drenato più volte, ma non marsupializzato, come si era pensato).Poi la biopsia (necessaria per capire se il rialzo dei valori di creatinina fosse dovuto a rigetto) con annessa emorragia che ha provocato grosso ematoma sul rene.Poi, all'improvviso, emorragia importante a causa della formazione di una fiatola artero venosa che ha provocato il distacco di un'arteria, con conseguente corsa in sala operatoria, rianimatori e riacciuffo del paziente per i capelli.Poi tentativo di drenaggio dell'ematoma che, essendosi coagulato, non porta a nulla.Poi scoperta, a seguito di ecografia e tac, della presenza di un corpo estraneo (guaina del drenaggio) all'interno dell'ematoma.E ancora discesa vertiginosa dei globuli bianchi a 2000 (gli hanno dovuto persino sospendere l'antirigetto che li abbassa) e relativi esami ematologici per sospetta leucemia.Infine (ma sarà davvero l'ultimo evento?) Asportazione dell'ematoma e del relativo corpo estraneo.Ieri è uscito dall'ospedale. Ci tornerà lunedì 25 per controlli e asportazione punti.100 giorni dentro e fuori dall'ospedale. 100 giorni più prigioniero di prima con la dialisi. Un evento che avrebbe dovuto portare libertà e serenità, trasformatosi in qualcosa che ha portato addirittura a rimpiangere la dialisi.Ma purtroppo, nella realtà dei trapianti, c'è anche questo. Il trapianto non è sempre rose e fiori.E quando uno c'ha culo fin dal primo vagito....