Creato da: pa.oletta il 31/05/2010
ed è la vita che seduce...

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Lei ...

Passione d'infinito fascino
Anello a incastonar luce
Ode in onde d'orate
Leggiadra nel suo incedere
Alma a intarsiar amor...

Bogey

 

 

 

 
 

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a mio figlio - 12 marzo

Io li proteggo ancora
i ricordi che ho di te,
io ti proteggo ancora
e non importa dove sei tu,
io ti penso sempre.

 

 

 

Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.

         Ernest Hemingway

 
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Un filo di seta

Post n°369 pubblicato il 30 Agosto 2019 da pa.oletta
 

 

 

Fu sera e  preparò i bagagli.

Poi si lasciò portare nella grande stanza lastricata di pietra, per il rito del bagno.

Si sdraiò, chiuse gli occhi e pensò alla grande voliera, folle pegno d’amore.

Gli posarono sugli occhi un panno bagnato. Non lo avevano mai fatto prima. Istintivamente fece per toglierselo ma una mano prese la sua e la fermò.

Non era la mano  di una vecchia.
Sentì l’acqua colare sul suo corpo, sulle gambe prima, e poi lungo le braccia, e sul petto.
Acqua come olio.

E un silenzio strano, intorno.

Sentì la leggerezza di un velo di seta che scendeva su di lui.

E le mani di una donna – di una donna – che lo asciugavano accarezzando la sua pelle, ovunque: quelle mani e quel tessuto filato di nulla.

Lui non si mosse mai, neppure quando sentì le mani salire dalle spalle al collo e le dita – la seta e le dita – salire fino alle sue labbra, e sfiorarle, una volta, lentamente, e sparire.
Sentì ancora il velo di seta alzarsi e staccarsi da lui.

L’ultima cosa fu una mano che apriva la sua e nel suo palmo posava qualcosa.
Aspettò a lungo, nel silenzio, senza muoversi.

Poi lentamente si tolse il panno bagnato dagli occhi.


Non c’era quasi più luce, nella stanza.

Non c’era nessuno, intorno.

 

Si alzò, prese la tunica che giaceva piegata per terra, se la appoggiò sulle spalle, uscì dalla stanza, attraversò la casa, arrivò davanti alla sua stuoia, e si sdraiò.

Si mise a osservare la fiamma che tremava, minuta, nella lanterna.

 

E, con cura, fermò il Tempo, per tutto il tempo che desiderò.


Fu un nulla, poi, aprì la mano, e vide quel foglio. Piccolo. Pochi ideogrammi disegnati uno sotto l’altro.

 

Inchiostro nero.

 

 

Seta - A. Baricco 

 

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa

e scendeva giù negli abissi e dall'universo scendeva giù.

Io, se solo sapessi dov'è,
dove ho perso tutto il coraggio,
la grazia che ho imparato,
l'amore che avevo dentro.


 

 

 

 
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