Creato da card.napellus il 11/04/2008
L'importante è accorgersene

AUGURI

 

 

Crederò in Dio quando lui crederà in me!

 

ADOTTA A DISTANZA IL CARD.

Adotta a distanza il Card.

Questo semplice e relativamente economico gesto ti darà un senso di beatitudine mai provato prima.

Al solo costo di un Negroni al giorno (servito al tavolino del Danieli di Venezia), potrai avere la gioia incomparabile di contribuire alla crescita, alla salute e all'istruzione del tuo Card. prediletto.

Lui ti manderà tutti i mesi una foto, una letterina e se gli telefonerai ti parlerà con voce suadente dei suoi progressi nello studio e nella vita.

Inoltre se sei una donna, puoi contribuire anche in modo più interessante, e coinvolgente, allo sviluppo e alla crescita del tuo Card. 

E ricorda, un Card. è per sempre.

 

Area personale

 

DISCLAIMER

ATTENZIONE

Questo blog potrebbe sembrare una testata giornalistica visto e considerato il penoso livello della maggior parte dei quotidiani.

Si tratta invece di un contenitore di stronzare ad elevata densità, e come tale è regolato dalla legge n.173 del 29.02.2001 e dai successivi regolamenti attuativi.

Gli argomenti trattati in questo blog dovrebbero offendere pesantemente la sensibilità di tutti quelli che hanno un orientamento politico o religioso preciso. Non escludo che possano anche offendere qualche minoranza, ma il blog non è stato concepito espressamente per questo.

Nel leggere questo blog potreste pensare di essere idioti, o che sia idiota chi ci scrive. Entrambe le ipotesi sono valide e meritano di essere approfondite.

Il tempo perso qui non può esservi in alcun modo rimborsato.

Non ci sono più le mezze stagioni - di questo non può in alcun modo essere considerato responsabile il gestore del blog.

 

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Giornata contro la violenza sulle donne.

Post n°777 pubblicato il 25 Novembre 2015 da card.napellus

Nell'occasione della "Giornata contro la violenza sulle donne" il Cardinale Napellus ha intervistato Manolo Sulviso, presidente dell'associazione "Violenti anonimi" che si prefigge di sconfiggere questa piaga intervenendo proprio sui violenti, mettendoli a confronto fra di loro, anche con l'ausilio di psicologi e psicoterapeuti, per superare questo loro comportamento criminale.

CN - Buongiorno dottor Sulviso, mi ha colpito sapere che c'è chi cerca di affrontare questo problema andando alla radice delle motivazioni psicologiche, per correggere queste persone.

MS - Persone, ma non sono persone, quelli che picchiano le donne sono mostri, sono animali incapaci di ragionare. 

CN - E non c'è solo la violenza fisica, gli schiaffi...

MS - Come sappiamo le peggiori cicatrici sono quelle dell'anima, lasciano in una donna un dolore terribile che non passa con il tempo, anzi, peggiora sempre più.

CN - Quante persone sono riunite nella sua associazione?

MS - I nostri incontri registrano sempre una grande partecipazione, e per me è un sollievo sapere che buona parte di quei bastardi, di quegli animali selvaggi alla fine verrà recuperato senza bisogno di una lunga detenzione. Anche perché chi va in galera, se prima era violento quando esce è un vero criminale senza pietà.

CN - Ma dopo questo trattamento le persone riescono a tornare a una vita normale?

MS - Nel 90% dei casi si, e per noi è un grande risultato. Talvolta riescono anche a fare pace con la partner che avevano così ignobilmente oltraggiato.

CN - Incredibile, pensavo non si arrivasse a tanto! Anche perché immagino che una donna spesso porta del rancore, poi probabilmente questi episodi accadono anche perché magari alla base c'è da parte dell'uomo una paura immotivata di essere tradito.

MS - Non sempre è immotivata, mi creda, spesso i nostri associati sono dei fior di cornuti.

CN - D'accordo, qualcuno magari sarà stato tradito, ma sono cose che possono succedere...

MS - Possono succedere perché tanti uomini sposano - mi permetta il termine - delle gran troie!

CN - Ma cosa dice, questi sono luoghi comuni...

MS - Luoghi comuni un par di palle, sapesse che razza di zoccolone sono quelle donne... roba da non credere. E oltre a ciò non sanno cucinare, stirare, non sanno fare un cazzo!

CN - Mica sono tutte come lei pensa...

MS - Ma certo che si, le donne di oggi si vestono e spesso si comportano come mignotte, sono sempre fuori casa mentre noi uomini ci facciamo in quattro per loro, nemmeno sanno pulire un pavimento come si deve, torni a casa la sera e, se le trovi, sono a chattare con quelle grandissime maiale delle loro amiche.

CN - Messa così sembra che lei approvi chi picchia una donna!

MS - No, guardi, intendiamoci, io sono in tutto e per tutto uno che non toccherebba una donna mai, nemmeno con un fiore, ma mi creda ci sono in giro tante di quelle baldracche che un ceffone lo meriterebbero davvero, sapesse cosa non sento dire io dai poveri ragazzi che vengono qui dopo aver sopportato dalle loro donne di tutto. E poi quelle schifose si arrabbiano se uno gli appioppa un calcione!

CN - La prego, smetta, sta sbavando...

MS - Ah, vorrei averne una fra le mani, maledetta, gli farei pagare tutto il male che ha fatto... la palestra, il caffè con le amiche, lo shopping in centro... nemmeno per idea, a casa a lavare i panni, stirare, rammendare, cucinare. E alla sera me la dai, cara mia, e poi anche alla mattina se lo voglio, o quando mi pare, perché sei mia. Poi quando torno a casa e magari ho bevuto un bicchiere, chi sei tu per dirmi che sono sbronzo, chi cazzo sei??? In cucina, ai fornelli! Maledetta...

 
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Il dito e della Luna.

Post n°776 pubblicato il 25 Novembre 2015 da card.napellus

Negli anni ottanta diventò popolare nei paesi dell'est europeo una simpatica matrioska che, come tutte le altre bamboline del genere, ne conteneva altre sempre più piccole.

Questa aveva l'aspetto del premier sovietico Gorbaciov, ma aprendola si vedevano all'interno tutti i suoi predecessori fino all'ultima, che aveva i baffoni e il ghigno poco rassicurante del compagno Stalin.

Stando a quanto si legge oggi, pare che nella matrioska che all'esterno ha le fattezze di Papa Francesco troveremo la bambolina di Urbano VIII che condannò Galileo.

Infatti il tribunale della Santa Sede processerà fra gli altri due giornalisti italiani che hanno pubblicato due libri dove si fanno - con nomi e cognomi - elenchi di cose che vanno da quelle sconvenienti (un cardinale che vive nel lusso sfrenato, prelati che vanno a puttane) a quelle illecite (furti, malversazioni).

La cosa curiosa è che rispetto ai tempi del grande scienziato è cambiato poco: agli imputati non sono neppure stati dati i documenti d'accusa su cui poter basare la propria difesa, e la stessa accusa è ridicola: aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato Vaticano.

Si torna alla storia del dito e della Luna.

 
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Paris brûle-t-il?

Post n°775 pubblicato il 16 Novembre 2015 da card.napellus

Chiaramente si tratta di punti di vista, ma io non credo che questa sia una guerra fra religioni, ma fra religione e intelligenza, fra gente che crede alle favole e persone laiche e razionali.

Anche per questo si colpisce la Francia, il più laico fra i paesi occidentali.

Le religioni, tutte, sono da sempre contro chi usa il cervello e la ragione, e i fondamentalisti lo sono ancora di più, salvo poi ammettere l'uso di farmaci e terapie sviluppate da scienziati miscredenti quando si tratta di salvare la propria pelle.

Quando ci fu l'attacco a Charlie Hebdo la pensavo già così, e nel parlarne dicevo che è un errore, un grosso errore dire che i disegnatori se la sono cercata perché offendavano una religione.

La realtà è che la gran parte delle religioni passa il tempo a offendere le persone che non credono e soprattutto la loro intelligenza. 

Gli attacchi degli integralisti, i prelati che vivono come nababbi con i nostri soldi, migliaia di insegnanti scelti dai vescovi e pagati da noi per insegnare miti, nazioni apparentemente moderne dove sono in vigore leggi medievali e usanze da trogloditi non sono altro che diversi aspetti di un unico problema.

Problema cui si dovrà trovare una risposta globale e razionale, per evitare di tornare a un medioevo fatto di guerre di religione e scontri nel nome di dio.

Tutto questo non per cancellare il desiderio dell'uomo di conoscere il trascendente, ma per riportarlo alla giusta dimensione. Credere in un dio giusto e misericordioso, padre buono degli uomini, creatore della razza umana che poi permette guerre e disuguaglianze in suo nome mi pare un pelino assurdo.

Ci vorrà pazienza, tanta pazienza.

 
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I figli meglio non contraddirli.

Post n°774 pubblicato il 11 Novembre 2015 da card.napellus

Ciao, mamma!

Ciao, cara, bentornata da scuola.

Ciao, amore, tutto bene oggi?

Si papà. Mi ha accompagnato a casa Giggi lo zozzo, sai quello appena uscito del riformatorio, è passato a prendermi con la sua macchina.

Ha già la patente?

No, ha appena compiuto diciotto anni, ma guida da quando ne aveva sedici. Lui spesso passa la mattina davanti a scuola mia, l'ho conosciuto così, mentre spacciava la coca.

Un tipo interessante, carissima, e la sua famiglia?

Il padre è stato dentro per omicidio, la mamma ora è sempre a casa, da quando ha smesso di battere. Sapessi come cucina bene! 

Faccela conoscere, visto che con il figlio ormai state insieme.

Sai, proprio ieri erano sei mesi che siamo fidanzati, io avevo ancora 15 anni quando ci siamo messi insieme. Per festeggiare abbiamo scopato tutta la sera, poi era sbronzo e non ce la faceva più, per fortuna si era portato dietro un paio di suoi amici, che sballo. Alla fine eravamo tutti e quattro nel garage di Marione a'mmerda, nudi ubriachi e strafatti!

Proprio una bella giornata tesoro.

Ma forse voi non approvate il nostro amore, magari è un po' strano per la vostra mentalità...

No, ma cosa dici, non pensarlo mai, e soprattutto non dirlo mai a Giggi, anzi, tieni le chiavi della casa in campagna, perché non andate qualche giorno lì il fine settimana? Prendi anche il bancomat, tanto noi la spesa l'abbiamo già fatta. E salutami pure i tuoi amici!

Ciao!

Ciao!!!

 

 
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Cristiana carità.

Post n°773 pubblicato il 09 Novembre 2015 da card.napellus

Dopo le antiche vicende di Scaiola, che si trovò pagata una fetta di casa a sua insaputa, ora è il momento del cardinale Bertone, che pur pagando con i suoi "risparmi" 300.000 euro per la ristrutturazione di un appartamento viene raggirato dalla Fondazione del Bambin Gesù che versa i 200.000 euro supplementari.

Ho letto stamattina un articolo dove l'ex manager della Fondazione spiegava perché ha pagato, quali vantaggi ne otteneva, insomma per lui è tutto chiaro.

Anche per me.

Infatti anche a me capita spesso questo.

Vado al bar, faccio colazione, mi avvicino alla cassa ma gentilmente il gestore mi dice che è già tutto pagato. Poi mi fermo a fare il pieno al distributore, e anche qui si ripere la storia: il benzinaio rifiuta il mio denaro sorridente, è tutto a posto così, non si preoccupi.

Alla sera, il carrello pieno davanti alla cassa del supermercato, dopo aver rimesso tutto nelle borse della spesa mi avvicino con il bancomat ma la cassiera è netta nel rifiutare la mia carta: già pagato, mi spiace. E la cosa non cambia quando controllo le bollette del gas e della luce: tutto già pagato.

Altre persone potrebbero chiedersi chi e perché è tanto premuroso, ma io sono un Card. e considero questo una normale applicazione di cristiana carità.

E mi meraviglio che altri si meraviglino!

 
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La legge a ovest del Pecos.

Post n°772 pubblicato il 02 Novembre 2015 da card.napellus
 

Capisco non abbattere come un coniglio chi oltrepassa il tuo cancello.

Capisco anche non sparare con un bazooka su due scippatori in fuga.

Ma se trovo una persona in casa mia, palesemente lì per rubare, la legge deve accosentire che io la gonfi di botte senza che lui poi possa chiedermi dei danni. 

Nessuno entra per sbaglio in una casa con la porta chiusa. Se entri per rubare, sei fuori dalla legge e devi accettare il fatto che la legge non può tutelarti.

E poi deve essere anche chiaro, e questo basterebbe a dimezzare i furti, che chi ruba in casa, sfonda i finestrini delle auto, scippa un anziano, non fa qualche tranquillo mese di prigione (quando lo fa), ma due o tre anni di lavori forzati, lavori veri.

Non esiste che io cittadino onesto pago il vitto e l'alloggio a un branco di fottuti bastardi, provvedano loro con il loro lavoro.

Ci sono tanti lavori che non vogliono fare gli italiani, come di usa dire, per esempio la selezione dei rifiuti, il lavoro in cava o in miniera, ecc.

Così si fa giustizia e, soprattutto, non si sente più parlare PER GIORNI di quello che spara al ladro e i relativi deliranti commenti.

 

Immagine tratta dal sito http://www.farwest.it/.

 
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LA VOLKSWAGEN HA RAGIONE!

Post n°771 pubblicato il 22 Ottobre 2015 da card.napellus

Proprio così: la Volkswagen ha ragione.

Il fatto è che esitono in Europa, USA e nel resto del mondo svariati organismi del cavolo che decidono cosa inquina e cosa no, lo fanno sulla base di scelte arbitrarie e pressioni lobbistiche, e si inventano un sistema per misurare questo inquinamento.

I limiti che impongono ai produttori non sono riferiti a un uso normale del mezzo, ma a situazioni artificiali che niente hanno a che fare con il reale.

Anche senza considerare quest'ultima furberia dei tedeschi, chi ha mai avuto un'auto che consuma quanto dichiarato? 

Quando si compra un'auto che ha un ottimo risultato al crash test, si dovrebbe sapere che questa è una garanzia solo in caso di un urto che replica esattamente le situazioni del test, perché le auto sono concepite per dare il meglio in quelle precise situazioni.

Perché il frigo nuovo è in classe A+++ eppure la bolletta resta la stessa? Per due motivi, primo il frigo consuma poco rispetto ad altri apparecchi, poi anche quel consumo fa riferimento a un test che potrebbe essere molto diverso dalla vita reale.

Perché i cassetti dell'IKEA vengono testati da una macchina per migliaia di aperture e in casa mia durano sei mesi? Perché nella vita vera i cassetti si riempiono di roba, si aprono e si chiudono sbattendoli, restano aperti e qualcuno ci sbatte, ecc.

Dunque dove è la colpa dei crucchi? In fondo hanno fatto un prodotto per dare il meglio in sede di valutazione, come le norme prevedevano. Perché li multano?

Io per l'esame di maturità mi sono preparato solo su quanto mi avrebbero chiesto, e oggi mio figlio ha passato l'esame di teoria della patente studiando sui quiz che poi gli avrebbero dato. Non si è preso la briga di studiare il funzionamento della distribuzione desmodromica o della lubrificazione a carter secco.

Poi, diciamola tutta, per quanto riguarda il mercato americano i livelli di inquinamento previsti per un motore sono stati concepiti per favorire i motori a benzina, per cui puniscono le emissioni di ossidi di azoto caratteristici dei motori diesel ad elevato rendimento in modo superiore a quelle dei composti aromatici tipici delle benzine ad alto numero di ottano.

 
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Caro segretario.

Post n°770 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da card.napellus

Il segretario della Cei Nunzio Galantino, in un’intervista a Lucia Annunziata, a In mezz’ora, dice fra l'altro: "... se qualcuno viene dall'estero e legge solo i giornali italiani ha l’impressione che in Italia ci solo il problema delle coppie fatto e non i problemi delle famiglie normali...”.

Ma caro segretario, all'estero le coppie di fatto SONO famiglie normali, perché in tutti i paesi civili, in Europa e nel mondo, le coppie di fatto, comprese quelle gay, sono previste dalle leggi.

Piuttosto, caro segretario, se qualcuno viene dall'estero e legge i giornali italiani probabilmente si stupirà che un vescovo si permetta di entrare a piedi giunti in una questione che è di sola competenza del Parlamento.

Lei è certamente una degna persona, ma mi creda, per parlare della famiglia - di fatto o meno - con cognizione di causa bisognerebbe prima averne una, doverla mantenere soltanto con il lavoro proprio e del partner, pagando affitto, utenze, spese di ogni genere, senza paracadute, senza scialuppe, partendo da casa la mattina alle sette e mezza e tornando la sera sempre dopo le otto.

Pensando che se si perde il lavoro sono guai, guai grossissimi, se ci si fa male e non si può lavorare idem, stando in apprensione per i figli e i mille problemi di ogni giorno.

 

Io non vengo a dirle come si benedice o come si scuote il turibolo...

 
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Vegetariano.

Post n°769 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da card.napellus

Io volevo diventare vegetariano, ma ho scoperto che quello è un mondo ancora più crudele!

Pensate che - parlando del al frumento - viene preso un cucciolino, il seme, e cacciato con forza sottoterra.

Poi per giorni viene bagnato contro la sua volontà, enormi mezzi cingolati passano vicino e gli rivoltano sopra la terra, fino a quando ne passa uno enorme che lo copre di merda.

Quando finalmente è diventato un adulto e felice si agita al vento mostrando tanti piccoli figli, viene crudelmente falciato alla base e tutti i sui piccoli gli vengono letteralmente strappati.

Di questi solo alcuni avranno la fortuna - se così si può chiamare - di diventare grandi come lui, la gran parte verranno macinati, intrisi d'acqua, sbattuti fino a quando non saranno gonfi per poi essere bruciati nei forni.

Atroce.

 
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Un vecchio bubone.

Post n°768 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da card.napellus

Con il passare del tempo, come dice Chiara, sto diventando un vecchio bubone rompiscatole.

Ed è vero, non posso farne a meno.

Così mi innervosisco quando accadono cose che mi sembrano fuori dal mondo.

Un monsignore fa outing, il paese ne parla come fosse chissà che cosa.

Si tratta di un tale che vive grazie ai nostri soldi, che arrivano direttamente con l'8 per mille o indirettamente con le esenzioni fiscali, e fa parte di una congrega che prevede per i suoi affiliati alcune incombenze.

Di queste ci sono quelle comprensibili, come l'obbedienza ai superiori, e quelle incomprensibili, come la castità. Infatti sembra strano che un gruppo di virtuosi dediti a pregare l'onnipotente debbano praticare la più abietta delle perversioni sessuali, cioè appunto la castità.

In ogni caso fai una scelta e ne subisci le conseguenze, se non ti va più bene la cosa ti spreti, trovi un bel lavoretto, e a quel punto trombi come e con chi ti pare (purché maggiorenne...). 

Un mese fa i miei ragazzi tornano a scuola, e c'è uno sciopero. Subito, il primo giorno di scuola. Cerco di capire, di informarmi, ma niente, non ne vengo a capo.

Pare che la riforma della scuola non vada bene a nessuno. Normale, ne ricordo almeno altre due o tre, e nessuna andava bene a nessuno. Non entro nel merito, però mi fa pensare che tu, dipendente della scuola pubblica, che nei precedenti anni di crisi nemmeno per un secondo hai rischiato di perdere il posto mentre in giro le persone venivano licenziate a iosa, ti permetti di scioperare il primo giorno di scuola dopo una pausa già piuttosto lunga.

Stesso consiglio del precedente prete: non ti va bene? Puoi cercare un altro lavoro. Nel privato le persone con le palle guadagnano di più e a volte fanno anche cose più interessanti. 

Mi sembra tanto semplice.

 
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Grazie Anna Maria.

Post n°767 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da card.napellus

 

Questa signora molto ben vestita ma dall'aria un po' antiquata non è molto famosa, ma in realtà meriterebbe molti più riguardi.

Si tratta di Anna Maria Luisa de' Medici, l'ultima erede del casato.

Quando nei primi del settecento la sua casata era ormai sull'orlo dell'estinsione cercò per quanto possibile di restare fuori dagli intrighi e dalle mille beghe fra parenti.

Alla fine gli rimasero tutti i possedimenti dei Medici, le loro ville, le collezioni d'arte e una vera montagna di soldi.

Passò il resto della sua vita a Palazzo Pitti riordinando le opere d'arte e i tesori, e dieci anni prima della sua morte stipulò un patto con la casa dei Lorena che avrebbe poi governato il Granducato fino all'unità d'Italia.

Con i suoi possedimenti e il denaro poteva chiedere quasi qualunque cosa, ma invece in questo documento, poi passato alla storia con il nome di "Patto di Famiglia", stabiliva che i Lorena non potessero trasportare «o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato ... Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose... affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri.»

Questo documento ha reso più di ogni altra cosa Firenze quello scrigno di tesori che è ancora oggi.

Una piccola statua dietro San Lorenzo ricorda questa Signora, Principessa Elettrice, e quando io passo da quelle parti non manco mai di ricordarmi di questa incredibile figura.

 
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Aria fritta.

Post n°766 pubblicato il 30 Settembre 2015 da card.napellus

Il proprio figlio sedicenne espulso dalla classe e costretto a seguire le lezioni dal corridoio perché è gay.

Questo il motivo che ha portato una famiglia delle Brianza a fare fuoco e fiamme contro il preside dell''Istituto cattolico professionale Ecfop di Monza.

Sembra infatti che il ragazzo sarebbe stato cacciato di classe dal preside della scuola perché con i comportamenti “influenza negativamente gli altri ragazzini", solo perché ha una foto su instagram dove abbraccia un altro coetaneo; il preside pare abbia fatto questo per proteggerlo dagli altri studenti che, posso immaginare, lo prendevano in giro.

Ovviamente in un paese civile sono gli altri compagni di scuola che escono, e non in corridoio, ma a casa loro con una bella sospensione in tasca.

Come sempre non si sa bene come siano andate le cose, ma a me basta e avanza il direttore dell’istituto, che interpellato dal Giornale di Monza, ha rilasciato un commento ufficiale che conteneva queste testuali parole: “Vi assicuriamo che non facciamo discriminazioni sessuali né razziali. La nostra attenzione è alla formazione professionale dei giovani, seguendo il dettame della pastorale sociale della Chiesa cattolica”.

Questo è il problema. In Italia una scuola deve seguire solo il dettame della Costituzione e delle leggi vigenti, il resto è aria fritta.

 
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Il nuovo Apple Store.

Post n°765 pubblicato il 28 Settembre 2015 da card.napellus
Foto di card.napellus

A Firenze apre finalmente l'Apple Store in piazza della Repubblica.

Come sempre in questi casi file lunghissime di giovani e meno giovani pronti a plaudire, persone che hanno aspettato anche dal giorno prima per essere "i primi" e poterlo poi raccontare ai posteri.

Non so se la loro rapidità paziente sia stata ricompensata come si deve dallo staff della mela, magari avranno avuto qualche ambitissimo gadget...

Io non sono un appassionato dei loro prodotti: troppo legati a un sistema, troppo cari per quel che offrono, troppo fighetti per chi poi ci lavora davvero.

In ogni caso una mela non può far male!

 
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Un altro scandalo.

Post n°764 pubblicato il 22 Settembre 2015 da card.napellus

Dopo lo scandalo Volkswagen arriva anche lo scandalo Napellus.

Infatti le fantastiche prestazioni sessuali che da anni gratificano Chiara, ora sappiamo che sono frutto di un software che capisce quando si tratta di un test e solo in quel caso fornisce livelli che superano di molto gli standard medi di un ultra-cinquantenne.

 
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Eccomi.

Post n°763 pubblicato il 10 Settembre 2015 da card.napellus

Tornato dalle vacanze ritrovo il solito caos. Meglio così, la noia, ho sentito dire, è una brutta bestia.

Durante queste tre settimane una notizia mi raggiunge per tramite di Sciarconazzi e Poison: Max non è più fra noi.

Non lo era già dall'inizio dell'anno, quando un'emorragia cerebrale aveva spento la sua lucida ma appassionata intelligenza, e ora dopo otto mesi di non-vita finalmente ha lasciato questa valle di lacrime.

Era uno dei miei primi amici qui su Libero, e quando nel 2011 sono stato insieme con la famiglia a Torino, Max è stato una guida fantastica: conosceva ogni angolo, ogni palazzo e soprattutto ogni luogo dove si mangiasse bene.

Che dire? Forse niente, la sua amicizia ha riempito un momento felice di questa piattaforma un tempo molto vivace ma ormai agonizzante, quando in un giorno si scrivevano anche due post, e tutti i tuoi amici ne scrivevano, e sotto a tutti arrivavano decine di commenti, e poi ci si scambiavano messaggi e mail, e ancora telefonate.

Il tutto senza avere cellulari perennemente on-line...

Per chiudere dirò che la mia vacanza è stata bella, in un bel posto, insieme alla migliore compagnia che possa immaginare.

 

Tutto qui.

 
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Meno male che siamo alle vacanze...

Post n°762 pubblicato il 13 Agosto 2015 da card.napellus

Ecco un'altra cosa che non ho capito e che vorrei mi fosse spiegata.

Perché non si può fare in modo che il matrimonio riguardi anche gay e lesbiche?

Per quale motivo una coppia etero sposata civilmente (il matrimonio religioso è una questione che non mi riguarda) dovrebbe non volere estesa la possibilità di sposarsi con lo stesso rito alle coppie omosessuali?

Per me è un grande mistero.

Io la vedo come se qualcuno - un troglodita, si dirà - fosse contrario al matrimonio fra persone di diverso colore o fede religiosa. Saranno fatti loro, a me cosa importa? Mi tolgono qualcosa? Rendono meno alti e puri i sentimenti che mi legano al mio coniuge?

Ora non ho più la voglia e la pazienza di ascoltare deliranti dibattiti radiofonici o televisivi sull'argomento e non so se le cose siano cambiate. Nell'ultimo che ho ascoltato per radio ne ho sentite di ogni, compresa l'assurdità secondo la quale l'unione omosessuale è contro natura (in realtà in natura, dove non ci sono condizionamenti sociali, è molto più diffusa), che questo porterebbe a una progressiva omosessualizzazione della società con crollo delle nascite (come se fosse una moda, che poi le lesbiche sono donne fertili a tutti gli effetti e possono procreare a loro piacimento).

Si continua a fare una grande confusione fra amore, sesso, non si ha nemmeno un'idea di cosa si parla (ma in una coppia omosessuale, chi fa l'uomo e chi la donna?, come a voler omologare anche quel rapporto a uno "normale").

Meno male che siamo alle vacanze...

 
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Il Codice.

Post n°761 pubblicato il 11 Agosto 2015 da card.napellus

Parlarne ora sembra un assurdo, ma ottanta anni fa i cinema erano grandi come teatri monumentali, e intorno all'industria del cinema si muoveva un mondo.

Ad esempio a Firenze a metà anni trenta fu aperto il cinema Rex con oltre duemila posti, mentre negli USA i grandi teatri della Warner Bros avevano quasi tremila posti.

Il cinema influenzava le persone come oggi la televisione, e mio zio si chiamava Ettore perché poco tempo prima del lieto evento i miei nonni erano stati a vedere un film, forse il primo per loro che vivevano in campagna, proprio su Ettore Fieramosca.

Siamo alla fine degli anni venti, una rivoluzione si è abbattuta sul cinema con l'arrivo del sonoro, molti grandi registi tedeschi si allontanano dalla loro patria per emigrare oltreoceano (Lang, Lubitsch, Murnau) e si ha un periodo breve ma prolifico in cui vengono realizzati fra i più grandi capolavori su pellicola.

Il periodo, che va dal 1929 al 1934 e che viene comunemente chiamato "Pre Code Hays".

Si tratta di una storia interessante e gustosa.

Fino dagli albori i produttori di film capiscono che per vendere occorre fare forza su alcuni argomenti precisi (gli stessi di oggi): sesso, violenza, storie torbide, gangster, banditi, spie, orrore. Con il procedere della contemporanea Grande Crisi, a questi si aggiungono la denuncia sociale, la situazione carceraria, gli abusi della polizia...

Il fatto è che in quel periodo le associazioni religiose per la temperanza sono negli USA potentissime, e possono mettere nei guai anche il produttore più potente. Da qui l'idea di creare fra le stesse case di produzione un'associazione che producesse un codice di autocensura e affidare il tutto alle sapienti mani di un diacono ultra-bacchettone ed ex presidente del Partito Repubblicano, Will Hays.

Costui prese i dieci comandamenti, li fuse con la regola dei frati trappisti, aggiunse un po' di tutela per i politici e le forze di polizia e tirò fuori questo codice.

In pratica prevedeva che non si potesse nemmeno ammicare a questioni sessuali, all'adulterio, che le donne dovessero essere sempre in casa a fare mogli e mamme, che non si potesse mettere in dubbio l'onestà dei politici, dei poliziotti, dei militari, del clero. I cattivi dovevano essere sempre negativi e sempre finire in galera, non si doveva vedere sangue, le relazioni extraconiugali erano sempre da condannare, ecc.

Ovviamente non potevano esserci rapporti interraziali fra uomini e donne, anche se allora era inimmaginabile che un nero avesse una parte minimamente di rilievo in un film.

Tuttavia queste regole draconiane furono approvate ma l'ufficio che doveva fare i controlli aveva pochissimi mezzi e persone, considerando che allora si producevano migliaia di film all'anno e i censori avrebbero dovuto controllarne almeno 500... Dunque fino a metà del 1934 il codice in pratica è come non esistesse, e per questo abbiamo oggi la possibilità di vedere un autentico capolavoro come "Mancia competente" di Lubitsch con (a mio parere) la più bella attrice americana di anteguerra: Kay Francis.

 

 

 
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Modifiche toponomastiche.

Post n°760 pubblicato il 04 Agosto 2015 da card.napellus
Foto di card.napellus

Dopo gli eventi climatici di sabato scorso, la zona di lungarno a sud di Firenze si chiamerà "Eta" invece che come prima "Albereta": allo stesso modo ci sarà la secolare Eta di San Salvi, visto che chiamare Pineta un luogo dove i pini non ci sono è sconveniente.

Anche il gigantesco cipresso dietro via del Guarlone ha deciso, dopo oltre cinquecento anni di vita vegetativa, di assumere la definitiva postura orizzontale.

Soltanto per un caso sotto questi superbi esemplari del mondo vegetale non è rimasto qualche tapino rappresentante del mondo animale, ordine primati, genere homo.

Fortunatamente per stemperare il clima rovente dell'ultimo mese alcuni fortunati hanno deciso di togliere la copertura alle loro abitazioni, lasciando che Eolo in persona provvedesse al gravoso compito di rimuovere tetto, tegole e travetti. 

Ancora oggi, martedì, per le strade i rumori delle motoseghe si confondono con quelli delle ruspe e dei cestelli usati per mettere in sicurezza tetti e strutture traballanti.

Se siete intraprendenti, avete una motosega e una tanica di miscela, venite a Firenze e farete soldi a palate.

 
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La bella vita degli uomini.

Post n°759 pubblicato il 27 Luglio 2015 da card.napellus

L'uomo delle pubblicità si sveglia quando, a giudicare dalla luminosità, il sole è già ben alto nel cielo.

Si dirige sicuro verso il bagno, che è grandissimo, luminosissimo, pulitissimo e soprattutto mai occupato. La casa del nostro evidentemente è dotata di molti bagni.

Davanti al lavandino futuribile c'è uno specchio grandissimo, lui prende e si stende uno strato incredibilmente perfetto e regolare di schiuma da barba sul volto che probabilmente è stato sbarbato da meno di due ore, passa con movimenti fluidi un rasoietto con mille lame su e giù, al termine dell'operazione si bea per la perfezione della rasatura e si inonda di essenza con un deodorante spray da quattro soldi.

Apparentemente non svuota le proprie viscere, va in cucina dove trova la famiglia al completo ad attenderlo. Si fa la colazione come fosse un pranzo di nozze, in un attimo è vestito con uno stile sportivo ma classico, mette in macchina la prole senza una minima difficoltà e parte per la dura giornata. 

Dopo pochi chilometri scopre che c'è traffico, allora con il navigatore (ma non abita in quella città?) trova una strada alternativa che valica vette e attraversa passi montani che pare debba portare i figli in Pamir. Nell'occasione usa le marce ridotte, la trazione integrale e non si sa quante altre diavolerie. 

Il lavoro è come sempre un gran mistero. Il nostro eroe non è un grande dirigente, ma da come si comporta si capisce che lui fa e disfà a suo piacimento.

Durante le immancabili riunioni al 139° piano di un immaginario grattacielo trova sempre lui la soluzione brillante, ogni volta che incrocia una collega di sesso femminile costei la guarda come per dire "sono tua, fai di me quello che vuoi, te la do subito anche con eventuale conguaglio".

Tornando a casa passa anche a comprare questo o quello al supermercato, anche perché nelle pubblicità la cura dei figli si riduce a portarli a scuola dopo averli nutriti al mattino.

Quando arriva a casa della spesa che aveva saturato il bagagliaio della sua grande auto non c'è più traccia. Adesso con la moglie devono provvedere a un mucchio di cose essenziali per la propria esistenza come decidere di comprare il nuovo divano, fissare una vacanza con internet, ecc. 

Saltuariamente pare che la signora faccia qualcosa in cucina, ma in genere il cibo appare per magia, e sempre grazie alla prerogative delle Fate tutto torna a posto.

Talvolta i nostri sono invitati da amici o riempiono di eleganti signori e signore la loro dimora, che per l'occasione si dilata a dismisura. Sono tutti belli e curati come a una sfilata di moda, come sempre nessuno è sovrappeso, nero, giallo, nano.

Alla sera, dopo aver congedato tutti, la casa è sempre e comunque nel solito stato di immacolata pulizia e a nessuno dei due scappa una frase del tipo "finalmente si sono tolti dalle palle".

Prima di ritirarsi tuttavia notano che un solo cioccolatino è rimasto nella ciotola. Altro apparentemente non c'era, oppure è stato consumato insieme al contenitore: nessun vassoio sporco di briciole, nessun piatto con avanzi di torta.

Mentre decidono con malizioso ammiccare chi sbaferà l'ultima pralina, rientra un invitato che da come è abbigliato si capisce che è di un livello sociale appena inferiore. Il tapino si è dimenticato le chiavi dell'auto: entra, prende le chiavi, frega il cioccolatino lasciando di sale i padroni di casa, e se ne va sbattendo l'uscio.

 
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La bella vita delle donne.

Post n°758 pubblicato il 20 Luglio 2015 da card.napellus

Parlavamo e scrivevamo con Lisa che nelle pubblicità ancora oggi, nel 2015, le donne sono viste con stereotipi che forse riguardano le pubblicitarie o le professioniste del marketing, ma non la gran parte dell'universo rosa.

Insomma, voi donne vi alzate vispe e felici, e trovate una casa linda e perfetta come se durante la notte il folletto Mastrolindo avesse fatto una magia, svegliate vostro marito che è solo appena appena appannato, lui ha un pigiama perfetto, lei una camicina da notte striratissima.

A questo punto i figli si svegliano sorridenti e felici nonostante li attenda una ultrapallosa giornata di scuola (sono sempre due, un maschio e una femmina, biondi e perfetti, più raramente tre) e scattano a fare colazione in una cucina grande come casa mia e inondata dal sole di mezzogiorno (la mattina presto).

Sulla tavola con una tovaglia bianca immacolata come il crismale sull'altare spiccano una serie di alimenti freschissimi, anche le merendine sembrano appena sfornate, non come quelle normali, che hanno passato quattro mesi nel cellophane e tre o quattro magazzini, due camion e un furgone.

Poi tutti felici a scuola, con il padre che accompagna TUTTI i figli con il suo SUV station wagon nuovo di pacca (ma che lavoro fa?), mentre la madre esce nella sua citycar compatta per fare un mucchio di cose interessanti.

Nessuno apparentemente si occupa di sparecchiare o lavare i piatti. Ma puoi giurarci che la sera saranno tutti lavati e a posto.

Comunque possiamo capire dalle varie pubblcità come sarà la giornata materna: arrivo in ufficio lindo e luminoso, saluti e sorrisi, una riunione, uno scambio di battute con colleghe, poi la chiama il capo, ancora una riunione. A pranzo c'è come per magia un bel posticino dove mangiare cibi sapidi mentre si parla con le amiche presenti e lontane, nel tempo che si dilata a dismisura.

Si capisce che il pomeriggio lavorativo è breve, la nostra deve trovare il tempo per la palestra, l'aperitivo, la spesa al supermercato con scambio di battute con cassiere e sconosciute in fila. 

Nel corso di tutte queste situazioni lei sorride sempre, mai che perda l'equilibrio, mai che mandi qualcuno a quel paese. Ha le mestruazioni, ma questo non gli impedisce di avere una vita attiva e felice, anzi, ovviamente ha atteso "quei giorni" per indossare i fuseaux bianchi aderentissimi e quasi trasparenti, sotto ai quali probabilmente porta un micro-perizioma. Se anche avesse un lievissimo mal di testa, prende un candida pastiglia e - istantaneamente - gli passa. Nel suo vagare non incrocia mai un disperato, una zingara e nel supermercato non c'è mai un nero o un cinese, tutto è dolce e tranquillizzante. 

Torna a casa, è tutto perfetto, i bambini sono angeli, il marito è carinissimo, nessuno mai ha un attimo di ineleganza. 

Anche la cena è perfetta, ci sono sempre nuovi cibi sapidi e colorati e i figli mangiano senza storie, non hanno un grammo più del necessario, tutto scorre perfetto a Utopia.

 
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