Creato da videoGreenpeace il 13/11/2007
Il blog di Greenpeace in Italia

Manda Silvio a Copenaghen

 
 

Sostieni Greenpeace

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

Ultime visite al Blog

angels1952mariomancino.mdiagatninograg1la.vegetarianamattiamarianiBlob.blogcarlafestacercoilmiocentroulisse.61danbartfabri4986nikbuonvino90Astarte_123unamamma1
 

Ultimi commenti

auguri
Inviato da: ninograg1
il 14/05/2016 alle 08:11
 
buon anniversario per lo "sbarco in libero di...
Inviato da: ninograg1
il 14/05/2013 alle 07:31
 
scusa per il ritardo, buon compleanno e buon 2012
Inviato da: ninograg1
il 15/05/2012 alle 20:24
 
Girl games, stars and dolls dress up games, barbie games...
Inviato da: games for girls
il 12/05/2012 alle 16:44
 
Thanks for agenzia investigativa roma taking this...
Inviato da: giochi winx
il 15/02/2012 alle 19:11
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« G8 ENERGIA. SOLAR REVOLUTION NOWDebito Enel e nucleare: ... »

AMAZZONIA, CHE MACELLO!

Post n°72 pubblicato il 09 Giugno 2009 da videoGreenpeace
 

Dopo un'indagine sotto copertura durata tre anni abbiamo pubblicato il rapporto "Amazzonia che macello", nel quale si rivela come i giganti brasiliani del comparto zootecnico – parzialmente partecipati dal governo stesso– stiano distruggendo l’Amazzonia e di conseguenza il clima del nostro pianeta.

La foresta amazzonica, infatti, viene rasa al suolo ben oltre i limiti consentiti dalla legge per far spazio agli allevamenti illegali di bovini da cui si riforniscono i giganti del mercato della pella e della carne brasiliani: Bertin, JBS e Marfrig. Queste materie prime finiscono sul banco di numerosi distributori e marchi globali. Tra questi, Geox, Nike, Adidas, Timberland e Clarks.

Gli allevamenti bovini continuano a distruggere un ettaro di Amazzonia ogni 18 secondi. Inoltre, alcune delle fattorie che riforniscono Bertin, JBS e Marfrig utilizzano forme illegali di lavoro schiavile e occupazione di riserve indigene.

Per produrre un paio di scarpe rischiamo di distruggere il più grande polmone del Pianeta e generare nuove forme di schiavitù: è ora di agire.

Online la cyberazione per chiedere ai marchi coinvolti di far respirare l'Amazzonia, in una settimana siamo quasi a quota 10.000. Aiutateci a crescere!

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963