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Un blog creato da giulia_770.it il 15/01/2008

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.... e arte....

 
 
 

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GIULIA...

 Alcune foto sono reperite sul web, se l'autore le riconosce come sue, basta chiederlo e verranno rimosse al più presto...

Grazie! G/G


 

 

Una ricca retrospettiva

Post n°7990 pubblicato il 09 Novembre 2022 da simona_780car

. “Robert Capa. L’opera 1932-1954”al Palazzo Roverella di Rovigo fino al 29 gennaio 2023

A Rovigo le foto di Robert Capa

Una ricca retrospettiva su uno dei più grandi fotografi del Novecento, autore di alcune delle foto più iconiche del secolo passato. In mostra circa 130 fotografie selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum Photos: una combinazione di scatti emblematici dell’opera di Capa e immagini apparse più raramente, sviluppate appositamente per l’esposizione.La mostra racconta il ruolo di Capa come testimone storico di alcuni degli eventi chiave del Novecento: non solo foto di guerra (che hanno forgiato la leggenda di Capa), ma anche immagini meno spettacolari, capaci di raccontare con estrema sensibilità gli esseri umani, la loro natura e la loro personalità.

 
 
 

la grandezza del mestro fiammingo

Post n°7989 pubblicato il 09 Novembre 2022 da simona_780car

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Il Palazzo Ducale di Genova fino al 22 gennaio 2023 ospita “Rubens a Genova”, una grande mostra per raccontare la grandezza del mestro fiammingo e il suo rapporto con la città. Rubens, infatti, soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, intrattenendo rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici della città.All’interno della mostra spiccano oltre venti dipinti di Rubens, provenienti da musei e collezioni europee e italiane, tra cui il famoso Autoritratto dell’artista da giovane. L’opera, che mostra un Rubens all’incirca ventisettenne, verrà esposta per la prima volta in Italia, in occasione della mostra.

 
 
 

Il volto di una ragazza

Post n°7988 pubblicato il 09 Novembre 2022 da simona_780car

Il volto di una ragazza con uno scintillante orecchino. La bocca socchiusa, uno sguardo timido che cattura lo spettatore, con due iridi che brillano di speranza. Stiamo parlando della Ragazza con l’orecchino di perla, l’opera più famosa di Jan Vermeer. Un soggetto semplice (forse si tratta della figlia dell’artista) che brilla più del ritratto di un sovrano.Credo che la chiave per comprendere la grandezza di Vermeer sia tutta qui: riuscire a trasformare il quotidiano in qualcosa di immortale. Nelle sue opere sono ritratte soprattutto donne, intente a fare ciò che fanno nella vita di ogni giorno (ricamare, versare il latte ecc.) eppure, grazie alla straordinaria capacità di Vermeer di catturare l’armonia dei colori, quei gesti diventano epici e resteresti a guardarli per ore.In tutto questo si insinua una domanda: perché consideriamo più importante una persona che si lancia in battaglia verso la morte, di una persona che si prende cura di quello che ha e delle persone che ha attorno? Perché morire in guerra è onorevole, ma farsi carico delle fatiche che ogni giorno compiamo per mantenere le persone a noi care non lo è?Forse anche Vermeer si era post lo stesso dubbio: proprio lui che non morì in guerra, ma a causa di essa, come scoprirete leggendo la sua storia.

 
 
 

l’autunno è una musa

Post n°7987 pubblicato il 09 Novembre 2022 da simona_780car

Opera: Alfons Mucha, Autunno, 1896

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In ques'opera l’autunno è una musa dai capelli rossi. Il maestro dell’Art Nouveau, del resto, non poteva che mostrare questa stagione come una donna elegante e dal corpo sinuoso. Con colori marcati e stilizzati che ricordano quelli delle stampe giapponesi.

 
 
 

cogliere l’immutabilità del sentimento umano...

Post n°7986 pubblicato il 08 Novembre 2022 da simona_780car

Palazzo Fava celebra con una mostra l’arte di Giovanni Fattori dopo oltre cinquant’anni dall’ultima esposizione dedicata al grande maestro livornese a Bologna. In collaborazione con l’Istituto Matteucci.

Bologna celebra con una mostra Giovanni Fattori, dopo oltre cinquant'anni

L’esposizione intende concentrarsi sul sentimento come elemento fondamentale della pittura fattoriana, visibile nella ritrattistica come nei paesaggi, nei quadri di soggetto campestre come nelle grandi tele risorgimentali: una pittura capace di esprimere l’umanità più vera e le più profonde emozioni.Sono passati oltre cinquant’anni dall’ultima mostra presentata a Bologna sul grande maestro livornese: col progredire degli studi, l’interesse nei confronti dei Macchiaioli è andato sempre più crescendo, anche per le importanti rassegne che hanno visto al centro il movimento toscano. Il progetto espositivo di Palazzo Fava intende restituire, attraverso un excursus temporale e tematico nell’ampia produzione dell’autore, il suo sguardo sull’esistenza, rivelandone l’inconsapevole poesia insita in essa, nonostante tutto. In tale capacità di “liberare” l’essenza del transitorio, fissandola nei diversi generi pittorici coi quali il pittore si è confrontato, risiede la modernità di Fattori, intesa come capacità di cogliere l’immutabilità del sentimento umano, l’eternità dietro la contingenza.

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--Dal 16 dicembre 2022 all’1 maggio 2023..

 
 
 

comprendere il dramma che oggi...

Post n°7985 pubblicato il 08 Novembre 2022 da simona_780car

Una mostra fotografica racconta attraverso oltre cento scatti inediti due delle più grandi tragedie contemporanee: la guerra e la carestia. Fino all’11 dicembre 2022 all’Acquario Civico di Milano

A Milano oltre cento scatti inediti raccontano la guerra e la carestia, le due tragedie contemporanee

La mostra intende essere un racconto emozionale e sfrontato per far emergere due delle più grandi problematiche sociali dei nostri giorni: la guerra e la carestia.Oltre cento scatti inediti per raccontare l’esperienza di Fondazione CESVI e di Spucches in Ucraina e nel Corno d’Africa, dove l’artista ha visitato i progetti di CESVI e incontrato le persone aiutate, per fotografare chi è stato colpito direttamente dalla guerra e chi, anche se lontano e in un altro continente, sta vivendo condizioni di fragilità simili a causa dell’emergenza climatica, della carestia e, indirettamente, anche del conflitto.

 
 
 

Bob Dylan è un mito assoluto...

Post n°7984 pubblicato il 08 Novembre 2022 da simona_780car

Dal 16 dicembre 2022 al 30 aprile 2023, il MAXXI di Roma dedica una mostra a Bob Dylan, che si diletta anche come pittore: la rassegna, intitolata “Bob Dylan: Retrospectrum”, espone 100 opere tra dipinti, acquerelli, disegni, sculture e video.

Roma, il MAXXI dedica una mostra a Bob Dylan (che è anche pittore e scultore)

Una mostra a Bob Dylan, uno dei più apprezzati cantautori della scena mondiale, Premio Nobel per la Letteratura 2016, e vincitore di un premio Oscar (miglior canzone, nel 2001), di un Premio Pulitzer (nel 2008) e di numerosi Grammy Award. Bob Dylan: Retrospectrum, questo il titolo della rassegna, è una mostra che raccoglie le opere di arte visiva di una delle più importanti icone della cultura contemporanea mondiale.Dopo essere stata al MAM di Shangai e al Patricia & Phillip Frost Art Museum di Miami la mostra, a cura di Shai Baitel, approda a Roma, prima tappa europea, in una versione completamente ripensata per interagire con gli spazi dinamici e avveniristici del MAXXI di Zaha Hadid. Esposte oltre 100 opere tra dipinti, acquerelli, disegni a inchiostro e grafite, sculture in metallo, materiale video, che esplorano oltre 60 anni di attività creativa di Bob Dylan.

 
 
 

La mostra, che ha richiesto cinque anni di lavoro.

Post n°7983 pubblicato il 08 Novembre 2022 da simona_780car

Da 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023 Palazzo Reale a Milano dedica una mostra a Jheronimus Bosch con oltre 100 opere: importanti prestiti internazionali, confronti inediti, molte opere importanti

Milano, a Palazzo Reale la grande mostra su Jheronimus Bosch

La mostra s’intitola Bosch e un altro Rinascimento: per la prima volta la città accoglie una rassegna dedicata al genio olandese alla sua fortuna nell’Europa meridionale con un progetto espositivo inedito che presenta una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori, rappresenta l’emblema di un Rinascimento “alternativo”, lontano dal Rinascimento governato dal mito della classicità, ed è la prova dell’esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi in tutta Europa.

 
 
 

Un ritrovamento eccezionale

Post n°7982 pubblicato il 08 Novembre 2022 da simona_780car

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"È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai fatti nella storia del Mediterraneo antico". Così Massimo Osanna, direttore generale musei del Ministero della Cultura, ha definito la scoperta di 24 statue di bronzo, sepolte per millenni, e riemerse dagli scavi a San Casciano dei Bagni, in Toscana. Divinità, matrone, fanciulli, imperatori. Protetto per 2300 anni dal fango e dall'acqua bollente delle vasche sacre, è venuto alla luce un deposito votivo incredibile per ricchezza e qualità: insieme a migliaia di monete, ex voto e una immensa quantità di iscrizioni in etrusco e in latino, sono riaffiorate 24 statue in bronzo, cinque delle quali alte quasi un metro, perfettamente integre."Una scoperta che riscriverà la storia" annuncia in anteprima all'Ansa l'archeologo Jacopo Tabolli, docente dell'Università per Stranieri di Siena che dal 2019 guida il progetto con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del piccolo comune toscano. Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha già visitato il laboratorio di restauro che ha appena accolto le statue: "Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l'Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana".

 
 
 

dedicata all'autunno

Post n°7981 pubblicato il 02 Novembre 2022 da simona_780car

Opera: Vasilij Kandinskij, Autunno in Baviera, 1908

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. Questo dipinto di Vasily Kandinskij è del 1908, quando il pittore russo non aveva ancora abbandonato la realtà… artisticamente parlando, s’intende.Prima di passare all’astrattismo puro, il maestro russo dipinse questo viale con un attento uso della prospettiva sebbene le forme reali stessero già cominciando a fondersi in un tutt’uno fino ad essere riconoscibili solo grazie alla disposizione dei colori. Peraltro, forti e accesi, quasi a sottolinearne, una volta di più, l’importanza

 
 
 

Capolavori di Canova

Post n°7980 pubblicato il 02 Novembre 2022 da simona_780car

Dal 1° al 22 dicembre, la Galleria Carlo Orsi di Milano dedica una mostra ad Antonio Canova, a cura di Fernando Mazzocca, nel duecentesimo anniversario della scomparsa.

Milano, una mostra su Antonio Canova alla Galleria Carlo Orsi

Una mostra-dossier dedicata ad Antonio Canova (Possagno, 1757 – Venezia, 1822), scultore universale e celebrato ai suoi tempi come «classico-moderno», nonché l’unico evento che la città dedica a Canova nel duecentesimo anniversario della scomparsa, avvenuta a Venezia il 13 ottobre 1822.Canova ha avuto con la città di Milano un rapporto molto particolare, caratterizzato da grandi progetti rimasti irrisolti, occasioni non andate a buon fine che si offrirono a Milano, durante gli anni napoleonici, quelli della Repubblica Italiana e del Regno Italico, per assecondare le proprie ambizioni di capitale, ponendo in spazi pubblici le opere del maggior artista italiano vivente. Risale proprio a quell’epoca la più famosa opera di Canova conservata a Milano, il monumentale bronzo del Napoleone come Marte Pacificatore che si erge nel cortile di Brera.

 
 
 

RIPERCORRE ORIGINI ED EVOLUZIONE DELLA POETICA DEI MACCHIAIOLI

Post n°7979 pubblicato il 02 Novembre 2022 da simona_780car

MOSTRA AL PALAZZO BLU DI PISA, CREANDO UN LEGAME INASPETTATO CON L’EPOCA IN CUI VIVIAMO

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La verità, la purezza della quotidianità, l’essere umano e la natura che ha intorno sono al centro della mostra inaugurata al Palazzo Blu di Pisa. Lo sguardo è puntato sulla ribellione di un gruppo di ventenni animati da valori di libertà di giustizia sociale, che oggi possono aiutare a concentrarsi sulla realtà in cui siamo immersi.L’esposizione intitolata ai macchiaioli è articolata in undici sezioni con oltre 130 opere, per lo più capolavori provenienti da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi, il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, la Galleria d’arte moderna di Genova e la Galleria Nazionale di Roma. La rassegna connette l’evento di Palazzo Blu alla propria raccolta permanente, dove si racconta la storia della pittura pisana, di cui anche i macchiaioli hanno fatto parte. Il percorso continua a Palazzo Lanfranchi, dove sono esposte le incisioni di Fattori.La mostra racconta l’avventura di un gruppo di giovani pittori progressisti che, desiderosi di prendere le distanze dall’istituzione accademica nella quale si erano formati, sotto l’influenza di maestri del Romanticismo come Giuseppe Bezzuoli e Francesco Hayez, propongono una nuova libertà di espressione: perduti i mecenati e i grandi committenti dei secoli passati, si rivolgono a un pubblico popolare, immortalandolo nella vita quotidiana.

 
 
 

riscoprire parte della collezione ottocentesca

Post n°7978 pubblicato il 02 Novembre 2022 da simona_780car

La GAM di Torino presenta fino all’11 aprile 2023 la mostra "Ottocento" per riscoprire parte della collezione ottocentesca del museo, ormai da quasi quattro anni non più visibile al pubblico

La GAM di Torino mostra la sua collezione ottocentesca, da Pellizza da Volpedo a Sartorio

Esposte settantuno opere tra dipinti, pastelli, grandi disegni a carbone, sculture in marmo, gessi e cere. Nel percorso espositivo sarà possibile ammirare capolavori molto noti come Dopo il duello di Antonio Mancini, L’edera di Tranquillo Cremona o Lo specchio della vita di Pellizza da Volpedo, accanto a opere finora mai esposte, ma che nell’Ottocento erano considerate molto importanti nella raccolta moderna del Museo, come la tela di Enrico Gamba, Ecco Gerusalemme! o quella di Francesco Gonin, Nobili in viaggio, che grazie alle ricerche condotte per la mostra ha ritrovato la sua storia e il suo vero titolo: La guida. Studio di castagni dal vero.

 
 
 

le opere più iconiche

Post n°7977 pubblicato il 02 Novembre 2022 da simona_780car

Palazzo Albergati a Bologna riunisce in un’unica mostra le opere più significative di Banksy, Jago, TvBoy e altri artisti che a loro si sono ispirati. Fino al 7 maggio 2023.

Una mostra riunisce a Bologna le opere più iconiche di Banksy, Jago e TvBoy

a Bologna accoglie la mostra Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente: una sorta di tripla monografica che espone sessanta opere tra le più significative di ciascuno di loro: dalla Girl with Baloon a Bomb Love di Banksy; Apparato circolatorio e Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano.A questi tre nuclei si aggiungono poi molte opere di varie generazioni di artisti che da loro hanno preso ispirazione e spunto, o che si inseriscono nel percorso “controcorrente” che li caratterizza: da Obey, in mostra con il celebre manifesto Hope realizzato nel 2008 a sostegno della campagna presidenziale di Barak Obama, a Mr. Brainwash, da Ravo e La ragazza con l’orecchino di perla a Laika e il suo Not this “game” fino a Pau con la sua serie delle Santa Suerte.

 
 
 

“un classico dell’arte”.

Post n°7976 pubblicato il 26 Ottobre 2022 da simona_780car

C'è ancora tempo dell'1 novembre per visitare la mostra "Banksy. L'artista del presente", a Trento. Le sale affrescate di Palazzo delle Albere ospitano oltre 100 opere di Banksy, tra cui alcuni dipinti, serigrafie, numerosi stencil, alcuni oggetti installativi e memorabilia.Approfondendo la riflessione sull’arte urbana di Banksy attraverso una prospettiva accademica, la mostra di Trento apre sull’artista una visuale inedita, applicando al misterioso artista britannico lo stesso metodo di ricerca usato per studiare i grandi del Rinascimento. Bansky, in un certo senso, diventa “un classico dell’arte”.

 
 
 

raccontare l'autunno

Post n°7975 pubblicato il 26 Ottobre 2022 da simona_780car

Opera: Camille Pissarro, Hyde Park Londra, 1890, Fuji Art Museum, Tokio

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Si tratta di un dipinto dell'artista impressionista Camille Pissarro. Nel suo dipinto l’autunno, grazie a un sapiente uso dei colori, appare vivace, vibrante. Il dipinto impressionista di Pissarro, seppure privo di contorni definiti, ha tuttavia una solidità strutturale. Il viale di Hyde Park è piegato alle leggi della prospettiva, cosa che conferisce allo spettatore un senso di familiarità con il luogo rappresentato.

 
 
 

quasi tutte a tema religioso

Post n°7974 pubblicato il 26 Ottobre 2022 da simona_780car

Il filosofo Jean-Paul Sartre un giorno disse: “Tintoretto è Venezia anche se non dipinge Venezia“. Come dargli torto? Questo artista, soprannominato “Il furioso” per l’energia delle sue opere, ha legato indissolubilmente il suo nome a quello di una delle più belle città del mondo.In effetti nelle sue opere, quasi tutte a tema religioso, Tintoretto non ha dipinto Venezia, ma i suoi immensi “teleri” hanno reso meravigliosi i palazzi della Serenissima, contribuendo a renderla uno dei centri artistici più vivaci e innovativi del Cinquecento.Fu un periodo meraviglioso per la città che, grazie alla prosperità del commercio e ai suoi intensi scambi culturali, è cresciuta sia in ricchezza che cultura: basti pensare che nello stesso periodo lavoravano nella stessa città artisti come Tiziano, Veronese e, appunto, Tintoretto. Un’età dell’oro, che neanche la peste riuscì a cancellare, pur strappando a Venezia il suo artista più importante. Un secolo che ci ha lasciato in eredità capolavori immensi che, per fortuna, possiamo ammirare ancora.

 
 
 

Dedicata all'autunno:

Post n°7973 pubblicato il 26 Ottobre 2022 da simona_780car

il "Vicolo del pioppo in autunno" di Vincent van Gogh

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In questo dipinto, come in gran parte delle opere di van Gogh, il contenuto emotivo è messo in risalto. L’autunno per l’artista olandese è sinonimo di solitudine.Diversamente da altre sue opere, non vi sono pennellate rapide e convulse, ma la scelta dei colori e dei soggetti creano un’atmosfera cupa, indice di un sofferto disagio emotivo

 
 
 

Superbo!

Post n°7972 pubblicato il 26 Ottobre 2022 da simona_780car

Irascibile, superbo, geniale: se si parla di pittura non si può non pensare a lui, capace con le sue opere di imprimere un solco storico nell’arte del Novecento: da una parte gli artisti che lo hanno preceduto e dall’altra tutti quelli che lo hanno seguito. Il suo nome è legato (ovviamente) al cubismo. C’è infatti chi afferma che sia proprio la sua opera Les Demoiselles d’Avignon a segnare l’inizio di questa corrente artistica, tra le più importanti del Novecento.Ma viene ricordato soprattutto per Guernica, colossale dipinto (349×776 cm) capace di riassumere in una sola opera lo strazio della guerra e la ferma opposizione dell’artista ai regimi totalitari. Stiamo parlando, ovviamente, di Pablo Picasso, nato a Malga il 25 ottobre del 1881.

 
 
 

per le vetrine del centro 📸

Post n°7971 pubblicato il 25 Ottobre 2022 da simona_780car

La storia di Pavia raccontata in una mostra fotografica...

A Pavia una mostra fotografica per le vetrine delle vie del centro

Pavia in vetrina, storie di vita” è la mostra fotografica allestite nelle vetrine dei negozi del centro storico della città.I negozi che aderiscono all’iniziativa espongono un racconto storico fotografico di Pavia e del Ponte Coperto, su un percorso che si snoda da Via dei Mille, attraversando il Ponte e proseguendo su Strada Nuova e Corso Garibaldi.La mostra è organizzata dal Comune di Pavia e durerà fino alle festività natalizie. Nella foto la vetrina di Medagliani in corso GaribaldiIl Distretto Urbano del Commercio della città rappresenta infatti un centro commerciale naturale che racchiude, oltre all’importante patrimonio storico-culturale, competenze e saperi imprenditoriali che il Comune intende sostenere e valorizzare quali elementi di promozione del territorio.

 
 
 
 

Chiedo a chiunque passi di qua di mantenere un tono basso, qui non si urla nè si offende nessuno. Ogni vostro pensiero è ben accetto, come ogni critica, ma sempre nel rispetto reciproco.

Grazie!

 
 
 
 

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