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"NON é NORMALE CHE SIA NORMALE!”

Post n°6945 pubblicato il 23 Novembre 2018 da manu78_it

“Non è normale che sia normale” lo slogan lanciato da Mara Carfagna,vicepresidente della Camera per la giornata dell’Onu contro la violenza alla donne, che invita i cittadini a condividere video e immagini che ricordano l’assurdità della violenza perpretata contro le donne, attraverso il contributo di molte figure rilevanti del mondo dello spettacolo, della cultura. Lo slogan appare molto incisivo, semplice e tremendamente vero, non è normale che sia normale fare violenza su un’essere umano in generale, ma visti i casi crescenti e preoccupanti di femminicidio, l’attenzione ogni 25 novembre viene rivolta alle donne sempre più vittime di molestie, abusi, violenze fisiche e psicologiche inaccettabili. Non è mai facile parlare di violenza, è sempre un tema che lascia una scia di amaro in bocca e non è semplice per chi racconta mantenere la distanza del racconto senza in qualche modo esserne colpiti e parlarne dunque con forte trasporto emotivo. I casi di violenza crescono vertiginosamente e lasciano sgomenti i retroscena, gelosia, incomprensioni non gestite in maniera matura. I rapporti affettivi appaiono sempre più complicati e controversi. Le frustrazioni accumulate inducono ancora a pensare che l’altro sia un possesso e che deve sempre e comunque fare e pensare ciò che vogliamo, niente di più sbagliato e al contempo assurdo. La violenza domestica non appartiene a nessuna categoria sociale, è trasversale, dunque non è legata a fattori di cultura, ma a stati profondi dell’essere che si ammala, snaturando le relazioni, i rapporti affettivi. La gelosia è in molti casi una delle cause scatenanti, “tu sei mia, mi appartieni”, nessuno è un’oggetto, nessuno ci appartiene per sempre. Siamo la società della rete, pesci ingabbiati da noi stessi, da cose effimere, richieste che facciamo anche a noi stessi irragiungibili. È di una tristezza disarmante dovere parlare di calci, pugni, atteggiamenti di persecuzione nell’epoca dove tutto sembra possibile, in molti casi invece manca la convivenza civile e rispettosa della identità e dignità. Troppo divario tra una tecnologia che cresce e riduce molti nostri sforzi e la mente umana che paradossalmente pensa meno e sente meno le emozioni. Siamo tutti responsabili di ogni calcio e pugno che si ripete dietro l’angolo della nostra vita senza che interveniamo dicendo per l’appunto: “ Non è normale che sia normale”, ognuno faccia le proprie riflessioni.

 
Rispondi al commento:
alex_it_ab1
alex_it_ab1 il 23/11/18 alle 13:34 via WEB
Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi Signori, davanti a una Donna! - W. Shakespeare
 
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