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Vacanze scolastiche accorciare la pausa estiva

Post n°4683 pubblicato il 24 Marzo 2015 da manu78_it

Polemiche dopo la proposta del ministro Poletti : Va bene un mese e mezzo di vacanza, ma 3 sono troppi....

Non si placano le polemiche sulla proposta del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, di ridurre le vacanze scolastiche. Con Turchia, Lituania e Lettonia, oggi l'Italia è il Paese dell'Unione europea in cui la sospensione delle lezioni, in estate, è più lunga....

Va detto, però, che oltre confine ci si ferma di più durante l'anno. In Germania, ad esempio, hanno importato lo "spring break" statunitense: 11 giorni di pausa da inserire a discrezione delle autorità locali tra aprile e giugno. Sospensione delle lezioni, poi, anche in autunno.

In Francia scuole chiuse per 14 giorni a Carnevale e a Pasqua, quando gli alunni italiani non restano a casa che qualche giorno.

Nei Paesi mediterranei, invece, si segue un calendario scolastico più simile al nostro. In estate banchi vuoti per un minimo di 10 e un massimo di 13 settimane in Spagna, Grecia, Portogallo, Cipro e Malta.

 
Rispondi al commento:
AlbertoAABruno
AlbertoAABruno il 25/03/15 alle 08:27 via WEB
Il ministro ha detto una cosa sensata che da anni si dice e che nel corso della seconda decade del terzo millennio sarebbe ora che trovasse applicazione. La pausa estiva dei ragazzi praticamente da inizio giugno (considerando che tra ponte del 2 giugno e tornate elettorali (più o meno un anno si è l'altro no, la scuola finisce lì) e l'11 settembre e veramente lunga. La nascita delle vacanze lunghe estive, non era solo per via del caldo, in realtà fu pensata per contrastare l'abbandono scolastico in un Italia a prevalenza agricola dove i bambini venivano impiegati come manodopera. Oggi peró questo "bisogno soci economico" non esiste più, le economie non consento se non a pochi ricchi di far fare ai bambini tempi così lunghi di villeggiatura e i genitori, in un mondo dove lavorare è ben difficile, sacramentano cercando modi economici per far tenere i figli da qualcuno, quando ormai il massimo di vacanza continuativa che uno può permettersi sono massimo tre settimane lavorative (la media è di due), con il risultato che sovente i bambini si sentono pure di peso. Magari un calendario più ponderato e ridotto aiuterebbe tutti, dato che poi la scuola di oggi non usa di certo più i metodi scolastici del '900 e nel bene e nel male è molto più a misura di bambino.
 
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