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Post n°7767 pubblicato il 22 Ottobre 2020 da manu78_it

Da domani al pronto soccorso delle Molinette e nei giorni successivi in tutti gli altri reparti di emergenza di Città della Salute e del resto del Piemonte saranno disponibili i tamponi rapidi. La Regione ne ha acquistato 1 milione, i primi 50mila sono arrivati questa mattina al laboratorio di microbiologia e virologia di Città della salute saranno utilizzati per i pazienti che arrivano in pronto soccorso. "Stiamo completando la formazione dei dipendenti: da domani li useremo" spiega il direttore Giovanni La Valle. Non solo: oltre che negli ospedali i tamponi rapidi saranno disponibili a pagamento anche in farmacia, e in un secondo tempo anche dai medici di famiglia (ma i sindacati sono ancora divisi).In farmacia il test rapido - ma anche il sierologico, se si vuole - si deve prenotare di persona e non al telefono. Si dovrebbe partire alla fine di questa settimana, dice il presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana. Il test si paga e non è a carico del sistema sanitario regionale. Lo fa chi vuole, anche chi sta benissimo ma soffre di ansia e vuole sapere.Costerà 43 euro, 32 se in famiglia si acquistano due test antigenici, in grado di assicurare una risposta in venti minuti. Sono 1.550 le farmacie piemontesi, per ora ci sono 8mila sierologici e altrettanti rapidi a disposizione "ma saranno riassortiti molto velocemente", assicura Mana. Per sottoporsi al test non si va in farmacia, precisa Federfarma: "Evitare code e altre occasioni di assembramento è l'obiettivo". Un infermiere andrà a domicilio ma solo trascorsi tre giorni dalla prenotazione per fare in modo che eventuali sintomi abbiano il tempo di manifestarsi. Una parte si paga al momento della prenotazione, che dovrà essere di persona perché si dovranno comunicare una serie di dati personali.Il test rapido è meno invasivo rispetto a quello tradizionale e soprattutto ha tempi di risposta molto più veloci. È sufficiente inserire il tampone nel naso del paziente, catturarne le secrezioni nasali - non i frammenti di rna come nel caso del tampone molecolare - senza salire fino alla faringe. Il tampone viene poi esaminato da una macchinetta a lettura facilitata e in 12 minuti si ha il risultato che chiarisce se si è positivi o no al coronavirus. Oltre alla macchinetta sarà possibile esaminare il test anche con le strisce.Il test rapido è molto attendibile se dà risultato negativo, mentre è meno sensibile del tampone molecolare in caso di positività: per questo i protocolli prevedono che se il test rapido è positivo, il paziente sia sottoposto a tampone tradizionale per confermare la diagnosi. "Questo strumento ci serve per identificare in tempi molto rapidi i positivi, indirizzarli in percorsi Covid e alleggerire i laboratori che esaminano i tamponi tradizionali" spiega la professoressa Rossana Cavallo, direttore laboratorio microbiologia e virologia di Città della salute.A inizio novembre, poi, grazie al tampone rapido antigenico inizierà la "fase due" dello screening per 20mila lavoratori delle forze dell'ordine. Lo annuncia l'assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, dopo aver incontrato, ieri sera, i rappresentanti delle forze dell'ordine per concordare le modalità dell'operazione, con il coordinamento dell'Asl Città di Torino.L'iniziativa coinvolgerà i ventimila operatori, su base volontaria, tra forze dell'ordine, forze armate, polizia locale, vigili del fuoco e lavoratori dei tribunali ordinari, amministrativi e contabili.

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Forse mi sbaglio ma secondo me l'articolo e' scritto malissimo."Il test rapido è molto attendibile se dà risultato negativo, mentre è meno sensibile del tampone molecolare in caso di positività". Se uno strumento diagnostico e' meno sensibile sara' meno attendibile nel rilevare i positivi deboli! Il rischio sono i falsi negativi, non quello che avete scritto.

 
 
 
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