MEMORIE DI UNA GEISHA

Il cuore muore di morte lenta. Perdendo ogni speranza come foglie. Finché un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza. Non rimane nulla.

 

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un percorso nell'anima

 

 
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BRANDELLI DI UN'ESTATE

Post n°795 pubblicato il 01 Settembre 2015 da gameplayer
 

manu

 

Guardando indietro nei giorni appena trascorsi, l’estate che mi appare è assolutamente anomala rispetto alle altre. Influenzata in maniera ineluttabile dalla morte di Elena che ci ha fatto ritrovare per certi versi  con il vecchio gruppo ma allo stesso tempo ci ha inesorabilmente diviso di nuovo, alla luce degli ormai immodificabili cambiamenti che l’età ci ha portato.

Filo conduttore che l’ha percorsa tutta è stata la mia salute ballerina che come  sempre mi ha impedito di godermi il meglio di questi giorni, i problemi gastrici e annessi non mi hanno dato requie  e sono arrivati ad essere un ingombrante fardello.

Un legame ancestrale che invece si è rinnovato con una potenza mai vista, è stato quello con il mare, amico, fratello, consolatore e confidente.  Finalmente,  superando ostacoli a non finire, nel corso di questi due anni, sono finalmente riuscita a conseguire il mio primo livello di brevetto da sub, l’open; il mio sapere è stato sancito dall’ufficialità di immersioni in mare aperto, nella splendida cornice dell’isola, dell’arcipelago Toscano, Giannutri. Dopo le serie problematiche che mi avevano afflitto due anni fa  alle prime immersioni al lago che mi avevano costretto ad accertamenti accurati e profondi, la paura di ripresentare lo stesso ventaglio di sintomatologia  era veramente molto. L’ansia nella prima immersione era incontenibile (Anche se dissimulavo bene), ma nel momento in cui il mio adorato mare mi ha raccolto tra le sue braccia, è sparita d’un colpo, tornando a  stringere quell’atavico rapporto che ho sempre avuto con lui.  Il mare t’accoglie , ti culla, di accompagna, non ti giudica , ma ti consola e quando sei sotto , nel silenzio rotto solo dal rumore del tuo respiratore e immersa nelle sue bellezze improvvisamente capisci che quella è la tua appartenenza, è lì l’unico posto dove veramente sei te stessa, adeguata , perfettamente integrata  e il desiderio profondo ma inattuabile è quello di restarvi per sempre. Lontana dalle brutture di un mondo che non comprendi più, placato il frastuono delle inutili voci dell’umanità  l’anima trova la sua pace e la sua dimensione.  E’ stata una rivelazione, l’unico brandello di vitalità all’insegna   di un’estate apatica e scoraggiante. Un interruttore on/off che si accende nel momento in cui l’acqua ti sovrasta. Mi sono immersa nella pioggia, ho visto meraviglie da togliere il fiato, branchi di barracuda bellissimi , pesci dai colori meravigliosi, le simpatiche lepri di mare,  e ho attraversato archi rocciosi naturali che si mostravano in tutta la loro ricchezza ittica . Lontano da tutto e tutti , in un moto egoistico  profondamente soddisfacente . Lontano da chi mi fa sentire inadeguata, da chi fa della critica al mio operato  una missione personale, lontana dalle tante inutili parole e dai pochi, pochissimi fatti, lontana da tutto questo, ma vicinissima, anzi immersa in me. Ho ritrovato il dialogo con me stessa, ridato priorità al mio sentire , al mio essere, e ricalibrato il senso delle mie parole, poche ma giuste, senza ridondanze. Chiudere gli occhi la sera, essendo esausta da una giornata di mare ed immersioni è la cosa più bella e gratificante. Io e il mio mare , amico, fratello e confidente abbiamo ritrovato il nostro legame ed io torno ad essere degna figlia di Atlantide.

Grazie Alessandro (il mio istruttore) che nel corso di questi anni ci hai sempre creduto, contro tutti e tutti, e che la prima volta mi hai preso la mano e mi hai portato giù, facendomi immergere in quel mare meraviglioso, all’inizio del mio viaggio dentro me stessa. E GRAZIE A TE PAPA' PER AVERMI TRASMESSO QUESTO INFINITO AMORE PER IL MARE (E per avermi fatto provare la prima volta le bombole ) era il nostro sogno insieme ma io l'ho realizzato comunque e tu ci sei stato, sempre.

 


 
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