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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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Amare constatazione...il mondo cambia, ma non lasciamo che si riducano così...

Post n°4480 pubblicato il 15 Gennaio 2020 da g1b9
 

 

 Sono una nonna , ma conosco abbastanza bene i ragazzini di oggi, seguendo nipotini in crescita; ieri, leggendo questo articolo da LA STAMPA di Torino non ho potuto fare altro che  sentirmi pienamente in accordo con  il giornalista PAOLO DI STEFANO e col professore a cui l'articolo, che vi propongo, fa riferimento.

 

Se i nostri figli sono "zombetti"

 

Gli «zombetti» sono i nativi digitali che Livio Marchese ha occasione di osservare dall’«osservatorio privilegiato» della scuola media (scuola di una periferia del Nord) in cui insegna materie letterarie

Certo che si presterebbe a una seria discussione il durissimo intervento di Livio Marchese, pubblicato nell’ultimo numero de Gli asini, il mensile di Goffredo Fofi. L’articolo si intitola «Noi e gli zombetti», e non c’è alcun dubbio che si tratti di considerazioni eccessive sulla generazione dei nuovi adolescenti, ma è altrettanto vero che basta guardarsi intorno per riconoscere nell’invettiva di Marchese elementi almeno inquietanti. Gli «zombetti» sono i nativi digitali che Marchese ha occasione di osservare dall’«osservatorio privilegiato» della scuola media (scuola di una periferia del Nord) in cui insegna materie letterarie. Lasciamo stare se le sue posizioni siano pessimiste o passatiste o apocalittiche: il fatto è che un insegnante come lui vede nei suoi alunni, durante le attività didattiche e ricreative, una «torma di anime a brandelli, prigionieri di corpi disabituati al movimento, incapaci di relazionarsi in maniera sana all’ambiente circostante, corpi ingombranti, non più padroneggiati, con cui non si riesce più a giocare, a divertirsi».

Quasi creature post-umane. Sarà pure una descrizione iperbolica, visibilmente pasoliniana, e ci si chiede con che spirito un docente si accosti al proprio mestiere in queste condizioni. Ma nessuno, avendo esperienza degli adolescenti (e preadolescenti) attuali tirati su da influencer e youtuber, cresciuti nel narcisismo autistico da selfie e da musically, può evitare di interrogarsi sugli effetti ottundenti e contundenti della compulsività digitale. Non è né passatista né pessimistico porsi qualche domanda (preoccupata? sì, preoccupata) di fronte all’elenco spaventoso degli «istinti radicati» che Marchese intravede nei suoi zombetti: conformismo, paura del diverso, spettacolo, delirio d’onnipotenza, mania di protagonismo, istinto di sopraffazione, brama di successo e di vittoria a danno degli altri. Difficile, anche per un ottimista proiettato felicemente verso il futuro, non riscontrare almeno una tendenza zombesca nelle generazioni Tic Toc (accedere per credere). Basta affacciarsi in una media scuola media. Dove i deboli vadano a farsi fottere e i forti rimangano forti, bulli, volgari, arroganti. Con l’approvazione e la fierezza di mamma e papà. Perché la vera tragedia sono gli «istinti» dei genitori, dice Marchese. E qui, davvero, come dargli torto.

 

 

 

disegno di Alberto Ruggieri

Commenti al Post:
tanmik
tanmik il 16/01/20 alle 06:19 via WEB
La vita è un dono, impara ad accettare la vita come viene, così come ogni singolo giorno ha il suo valore. Ti auguro un giovedì colmo di gioia nel cuore...Mik.
 
paperino61to
paperino61to il 16/01/20 alle 09:09 via WEB
Il guaio che non sono solo i giovani, vedo quando vado in giro. Solo ieri sul tram, nello spazio di un metro, sei persone con il cellulare in mano e ditino che viaggia su e giù, l'unica pecora nera o sana ero io. Pazzesco a dove ci hanno portato. Buona giornata ciao
 
virgola_df
virgola_df il 16/01/20 alle 10:02 via WEB
La verità è che sta diventando sempre più difficile essere "genitori" in questo mondo, che ormai ha perso tutti quei valori, che han fatto la differenza, trasmessi, semplicemente e naturalmente, dai nostri genitori e che, a dura fatica, abbiam cercato di trasmettere ai nostri figli. Che sarà domani, non oso immaginarlo ... tremo. Un abbraccio grande, giovanna cara, e buona giornata.
virgola
 
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