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I rompiscatole...

Post n°3704 pubblicato il 09 Ottobre 2017 da g1b9
 

I tempi passano, le mode cambiano, un tempo si facevano i viaggi di nozze, forse qualcuno ancora li fa, e chi  non si sposa ,viaggia comunque, un week end al mare, due giorni di relax in una Spa , un viaggio all'estero. C'è sempre quel momento  in cui una coppia desidera un po' di sana intimità lontano dalle connessioni, dalle condivisioni, dalle grane quotidiane e parte. Ma quando incominci la vacanza, oppure ti sei appena organizzato, ecco un saluto improvviso, magari una voce quasi scordata. E' allora che compare il rompiscatole, un amico, una coppia che hai incontrato si e no due o tre volte per caso, un parente che non vedevi da anni. Ecco che te lo vedi venire incontro con l'aria giuliva di chi  pare strafelice di vederti, mentre tu sprofondi nel più nero sconforto. " Ma guarda, se ci fossimo dati appuntamento,sicuramente non si saremmo incontrati. Che fortuna , possiamo approfittare di voi , che siete già qui, e conoscete il posto...ecc ecc."Addio agognata vacanza e con un sorriso smagliante stampato in faccia sprofondi sottoterra. Da sempre capita. Eccovi un bel racconto di Anton Cechov.


VILLEGGIANTI

Sulla banchina ferroviaria del sito di villeggiatura passeggiava avanti e indietro una coppietta di sposi recenti. Lui teneva lei per la vita, e lei si stringeva a lui, e tutt'e due erano felici. Da dietro a brandelli di nuvole li guardava la luna e si accigliava: probabilmente provava invidia e stizza della sua noiosa verginità, non utile ad alcuno. L'aria immobile era satura del profumo di lillà e di ciliegio selvatico. In qualche parte, dall'altro lato dei binari, mandava il suo grido il re di quaglie...
— Com'è bello, Sascia, com'è bello! — diceva la moglie. — Davvero, si può pensare che tutto ciò sia in sogno. Guarda come ha l'aria invitante e carezzevole questo boschetto! Come son graziosi questi gravi, taciturni pali telegrafici! Essi, Sascia, ravvivano il paesaggio e dicono che laggiù, da qualche parte, vi sono uomini... la civiltà... Ma forse che a te non piace, quando al tuo orecchio il vento reca debolmente il fragore del treno in corsa?
— Sì... Che mani ardenti hai tu però! Questo perché ti agiti, Varia... Che han preparato oggi da noi per cena?
— Okroska(1) e un pollastrino... Il pollastrino per noi due basta. A te dalla città han portato sardine e storione affumicato.
La luna, come se avesse fiutato tabacco, si nascose dietro una nuvola. La felicità umana le aveva rammentato la sua solitudine, il suo letto solitario di là da boschi e valli...
— Viene il treno! — disse Varia. — Com'è bello!
In lontananza si mostrarono tre occhi infocati. Sulla banchina uscì il capo della piccola stazione. Sui binari qua e là baluginarono fuochi di segnalazione.
— Lasciamo partire il treno e poi andiamo a casa, — disse Sascia, e sbadigliò. — Noi due ce la passiamo così bene, Varia, così bene che è perfino incredibile!

Un mostro scuro scivolò senza strepito verso la banchina e si fermò. Nei finestrini semilluminati delle carrozze balenarono visi sonnolenti, cappellini, spalle...
— Ah! ah! — si udì da un carrozzone. — Varia col marito c'è uscita incontro! Eccoli! Vàrenka!... Vàrecka! Ah.
Dal carrozzone balzarono due ragazzette e si appesero al collo di Varia. Dietro a loro comparvero una signora attempata, pienotta, e un signore alto, scarno, dalle fedine brizzolate, poi due studenti ginnasiali carichi di bagagli, dietro gli studenti la governante, dietro la governante la nonna.
— Ed eccoci anche noi, ed eccoci anche noi, amico mio! — cominciò il signore dalle fedine, stringendo la mano di Sascia. — Hai atteso molto, credo! Te la prendevi con lo zio, suppongo, perché non arrivava! Kolia, Kostia, Nina, Fifa... ragazzi! Baciate il cugino Sascia!
Tutti da te, tutta la nidiata, e per un tre, quattro giornatine. Non impacceremo, spero? Tu, di grazia, non far cerimonie.
Vedendo lo zio con la famiglia, gli sposi erano rimasti sgomenti. Mentre lo zio parlava e si profondeva in abbracci, nell'immaginazione di Sascia balenò il quadro: lui e la moglie cedono agli ospiti le loro tre stanze, i guanciali, le coperte; storione, sardine e okroska son divorati in un secondo, i cugini strappano i fiori, versan l'inchiostro, fanno baccano, la zietta per giornate intere discorre della sua malattia (verme solitario e dolore alla bocca dello stomaco) e del fatto che lei é nata baronessa Von Fintich...
E Sascia ormai con odio guardava la sua giovane moglie e le bisbigliava:
— È’ da te che son venuti... il diavolo se li porti!
— No, da te! — rispondeva lei, pallida, parimenti con odio e astio. — Non sono i miei, ma i tuoi parenti!
E voltasi agli ospiti, ella disse con un sorriso invitante:
— Favorite!
Da dietro la nuvola tornò a guizzar fuori la luna. Pareva che sorridesse; sembrava provar piacere a non aver parenti. E Sascia si voltò in là, per non mostrare agli ospiti il suo viso stizzito, desolato; poi disse, dando alla voce un'espressione giuliva, benevola:
— Favorite! Favorite, cari ospiti!

1 Piatto freddo, molto appetitoso, preparato con uova, carne, o pesce, cetriolini, cipolle e vari altri ingredienti, il tutto minutamente tritato, con aggiunta di panna acida.

 

 

Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 09/10/17 alle 16:37 via WEB
Per una descrizione così puntuale, così pertinente e attendibile, io sono convinto che Cechov abbia vissuto questa imbrazzante e delicata situazione sulla sua pelle, magari non esattamente così, ma verosmilmente sì! Non ha tralasciato alcun dettaglio, sia nella ambientazione sia nei personaggi. Quante volte nella vita abbiamo visusuto i rompiscatole di turno? Ciao Giova, godibile serata.
 
das.silvia
das.silvia il 09/10/17 alle 18:47 via WEB
E' vero, quando meno te lo aspetti, compare una persona, che non ti fa piacere di incontrare. Mi successe qualche anno fa, quando mi trovai, faccia a faccia, sulla nave per la Sardegna, un condomino del mio palazzo. Lui lascia sempre messaggi anonimi di protesta contro i vari inquilini...mi sembra che trasmetta negatività, infatti quando lo vedo, cambio direzione! Buona serata dolcissima signora del castello e un bacione, silvia
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/10/17 alle 09:44 via WEB
Perfetta descrizione nel brano. Nell'odierno, quel rompiscatole che compare all'aeroporto,nel locale o in spiaggia e ti fa valutare la sua capacità di educazione..
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/10/17 alle 09:44 via WEB
Buona giornata cara Giovanna!
 
licsi35pe
licsi35pe il 10/10/17 alle 14:43 via WEB
Buona continuazione di questo martedì, cara Giovanna. Ti saluto con un forte abbraccio...licia
 
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