Sentimentalmente

I perchè della materia...


  L’ultimo suono del tuo addio,mi disse che non sapevo nulla e che era giunto il tempo necessario di imparare i perché della materia. Così, tra pietra e pietra  ,seppi che sommare è unire e che sottrarre ci lascia  soli e vuoti. Che i colori riflettono  l’ingenua volontà dell’occhio.Che i solfeggi e i sol implorano la fame dell’udito. Che le strade e la polvere  sono la ragione dei passi.Che la strada più breve fra due punti  è il cerchio che li unisce  in un abbraccio sorpreso.Che due più due  può essere un brano di Vivaldi. Che i geni amabili abitano le bottiglie del buon vino. Con tutto questo già appreso  ,tornai a disfare l’eco del tuo addio e al suo posto palpitante  , a scrivere  La Più Bella Storia d’Amore  ,ma, come dice l’adagio -non si finisce mai  di imparare e di dubitare .E così, ancora una volta  , tanto facilmente come nasce una rosa , o si morde la coda una stella fugace, seppi , che la mia opera era stata scritta,  perché La Più Bella Storia d’Amore è  possibile solo  nella serena e inquietante  calligrafia dei tuoi occhi. Luis Sepulveda