Sentimentalmente

La Madonna"maliarda"...

 C'è un quadro che mi piace moltissimo, che mi fa indugiare a lungo nella sua contemplazione, ogni volta che mi capita di vederlo, anche soltanto in un libro d'arte. Si trova ad Anversa, è la Madonna di Melun, di Jean Fouquet, pittore e miniaturista francese (1420-1481), che si rifà al Beato Angelico e a Piero della Francesca,un dipinto che mi affascina e inquieta. Possiede qualcosa  di speciale che lo rende una specie di enigma.La Madonna è al contempo anche una regina, la sua pelle bianchissima pare marmorea, il suo corpetto slacciato lascia in evidenza un seno tondo nudo come il Bambino che tiene sulle ginocchia. E' avvolta in un manto d'ermellino, attorno al trono angeli rossi e blu e tante tante perle e gemme preziose. E'un'immagine bellissima ,ma gelida, molto distante dalle madonne di quel periodo, che trasmettono il senso dell'affetto materno di Maria nell'attenzione di cura  al piccolo. La  Madonna non ha la semplicità bonaria di Maria, ma la bellezza austera  di un'aristocratica dell'epoca, fronte rasata e  abiti secondo la moda dell'aristocrazia dell'epoca, somiglia di più alla Regina delle nevi, oppure a una dama dei poemi cavallereschi. La tradizione dice che fosse la favorita del re di Francia Carlo VII e che  il dipinto fosse stato fatto per un ambiente raccolto e raffinato come la corte francese. Pare quasi che non esista affetto tra Lei e il piccolo, tutto è quasi surreale come i colori degli angeli. Pare un'aliena se confrontata alle Madonne materne, circondate da putti grassocci, alle quali ci ha abituati la pittura italiana. E sono forse  tutti questi contrasti che la rendono difficile da collocare, nel sacro oppure nel profano, che  emanano quel fascino che , come una malia, invita ogni volta a guardarla in ogni particolare, scoprendo sempre qualcosa di nuovo..