«Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia»
L'obsolescenzapianificata o obsolescenza programmata nel design industriale è una politica di deliberata progettazione di un prodotto con una vita utile limitata, che quindi diventerà obsoleto o non funzionante dopo un certo periodo. Ciò si può ottenere costruendo i beni in oggetto con materiali di qualità inferiore, oppure seguendo canoni costruttivi tali da rendere impossibile o troppo costosa la loro riparazione una volta che dovessero guastarsi.Un modo molto più sottile per rendere prematuramente obsoleto un prodotto che ancora funziona è quello di immetterne sul mercato dopo poco tempo una nuova versione dotata di maggiori optional, preferibilmente dopo una adeguata campagna pubblicitaria che induca nel consumatore finale l’idea che la sua “vecchia versione” del prodotto sia ormai sorpassata ed inadeguata.L'obsolescenza pianificata ha dei potenziali benefici per il produttore, perché per ottenere un uso continuativo del prodotto il consumatore è obbligato ad acquistarne uno nuovo.L'obsolescenza pianificata come la conosciamo oggi è nata in America.Brooks Stevens è stato il coniatore del termine e della sua definizione. Stevens definì questo concetto come l’instillare nell'acquirente il desiderio di comprare qualcosa di un po' più nuovo, un po' migliore e un po' prima di quanto non fosse necessario.Piuttosto che creare manufatti poveri che sarebbero stati sostituiti in breve tempo l'idea di Stevens era di progettare prodotti sempre nuovi che utilizzassero le moderne tecnologie, e generassero nuovi gusti e necessità. Nella sua ottica l'obsolescenza pianificata serviva a far girare la ruota della produzione e del consumo a pieno regime, per il beneficio di tutta la società.Stevens era vissuto in un'epoca in cui la società non era conscia dei possibili danni ambientali dei rifiuti come lo siamo oggi. Comunque ha sempre dichiarato che non considerava l'obsolescenza pianificata come una sistematica produzione di rifiuti, ma supponeva che i prodotti sarebbero finiti nel mercato di seconda mano, dove sarebbero potuti essere acquistati da persone con un potere di acquisto inferiore.
il consumismo, così come viene chiamato, ci ha portato a nn saper + apprezzare le piccole cose... ma visto come si sta mettendo penso proprio che a breve le riapprezzeremo... bravo bel post... buon inizio settimana, manu
Anche io sono per la responsabilità del nostro pianeta affinchè molti piu di noi la prendano e nn solo pochi ... oltre al riutilizzo di quanto abbiamo che potremoo farlo pure noi ... se volessimo ciao Fabat forse nn scriverò per oltre 15gg xkè non ci sarò io a casa e chi ci sara nn accendera il pc al mio posto ci risentiamo ok ciao
Certo far comperare sempre più roba è il mercato e il mercato non guarda lo smaltimento ...ma è diventato un vero problema ...buon inizio settimana :-))
E come dice una mia amica:"Se tutto va bene...semu cunsuati!" Mah! Le cose vanno di male in peggio. Ma la speranza è l'ultima a morire. E' magari i politici si metteranno una mano sulla coscienza rimediando ai propri errori. Utopia?! Mi sa...di si!!! Comunque... buon inizio settimana anche a te :)
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buona luce a tutti da StudioFuturo
Grazie Fabio, per un ottimo video ma in effetti lo avevo già visto, aggiungo che per risolvere la natura delle cose e per ottimizzare il consumo equo si deve far fronte alle materie prime, riciclare prima di ogni cosa, pensare di un programma effettivo alle materie prime, La CANAPA è un'ottima materia prima può effettivamente sostituire il petrolio in tutti i sensi, si pùò derivare la produzione di carburanti alle vernici, alla carta, all'edilizia ai tessuti, ecc. ecc. Il suo contributo nel campo sanitario è immenso cura malattie come la SLA, il graucoma, il cancro, ecc. E una materia prima che totalmente riciclabile all'infinito, si pensi ad un prodotto, fatto di canapa che se ne ricava più di uno. Be che dire il prodotto può anche essere coltivato sulla nostra terra, zero trasporto da un continente ad un'altro ed evitare costi dell'inquinamento.
l'argomento è veramente interessante ma quanti di coloro che vedranno il video avranno la coscienza di chiedersi ciò di cui potranno iniziare a farne a meno e di iniziare a fare qualcosa? Io ho iniziato ad esser vegetariana perchè l'allevamento di bovini è uno dei pù inquinanti, acquisto prodotti a km zero e uso prodotti ecologici per la pulizia della casa. et ovviamente faccio la differenziata.
Questo consumismo sfrenato ha portato una gran parte della collettività di riempirsi di cose inutili per poi manco saperle veramente apprezzare a spendere più del necessario e di quanto ci si potrebbe permettere ed inoltre a non essere mai contenti di nulla ma penso che ci sarà anzi è già in atto un crescente ridimensionamento così si ritornerà ad apprezzare le piccole cose che sino a ieri davamo per scontate. Buon inizio settimana riccardo
Anche se Stevens non si rendeva ancora conto dei danni ambientali il suo concetto di fondo era sbagliato, le conseguenze di un processo simile erano dannose. E' entrato in gioco il profitto e sempre piu' sfrenato e con il profitto i grandi guadagni ed è a questo punto che l'uomo si è perso dietro un'altra forma di potere che, come al solito gli dà alla testa. Buona giornata, Fulvia
L'inferno è lastricato di buone intenzioni. Se devo comprare un elettrodomestico compro il più caro che mi garantisce una lunga durata. E ciò che non mi è necessario resta nel negozio. Fino ad oggi mi sono trovata benissimo. E' il consumatore a dettare legge, almeno quelli che non sono stati narcotizzati.
bel video complimenti per il pensiero.. cmq puoi parlare giorni interi ma l'ignoranza c'è e regnerà sempre... dietro questa crisi dietro ogni cosa che ci sta portando alla distruzione c'è qualcosa di MOLTO GRANDE..che nemmeno immaginiamo..sono sempre del parere che la rovina sono i soldi,maledetti soldi.. e secondo me nn c'è una via di fuga...siamo in un tunnel.. c'è gente come me pur di fare la raccolta differenziata si portava dall ufficio tutte le bottiglie di plastica perche nessuno si prendeva la briga di gettarle!!! poi finalmente sono arrivati i bidonix la plastica. Io c'è la metto tutta fatelo anche voi.. buona giornata
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2020 alle 15:32
Inviato da: cristinasogliani
il 18/08/2015 alle 15:03
Inviato da: giulianodog
il 01/08/2015 alle 11:51
Inviato da: Cleo412
il 17/07/2015 alle 08:34
Inviato da: johla
il 15/07/2015 alle 14:23