espe dixit

BATTAGLIE QUOTIDIANE

Aspetto mia figlia davanti alle scuole medie. Escono quelli di terza, e si fermano, a gruppetti, a chiacchierare e accendere i telefonini.

Osservo, devo dire con sincera simpatia, un ragazzetto un po' bassino, con i capelli pisciati , diversi orecchini e un piercing nel labbro. Le femmine, tutte più alte di lui,  gli ronzano intorno e lui si pavoneggia un po'.

Un minuto e arriva mia figlia con la sua migliore amica, hanno l'aria seria, troppo.

Il ragazzino si avvicina all'amica, la tira per lo zaino, le dice qualcosa piano con tono minaccioso e lei scoppia a piangere.

Annuso guai.

Le faccio salire in macchina e indago rapidamente.

Il tipo dice che domani picchierà l'amica di mia figlia, perchè pare abbia detto in giro cose che non doveva. Lei piange disperata, ha paura. Giurano che non è vero, ecc. ecc.

Mi si annebbia la vista.

Dico sempre che i ragazzi devono imparare a cavarsela da soli, ma in questi giorni le rogne hanno su di me lo stesso effetto che ha sulle mosche una bella cacca calda.

Scendo.

Agguanto il bulletto e gli dico: "Allora, che succede?" "Succede che quella domani le prende, così impara a farsi i cazzi suoi" risponde lo gnomo del bosco. "Se tocchi quella ragazzina, dovrai vedertela con me" ribatto.
"Ma stai zitta, che ti meno pure a tte".

Ecco. Non so cosa mi prende. Potrei minacciare ceffoni, denunce al preside, ai carabinieri, e quant'altro, e invece?

"Ehi bimbo" gli dico, "vedi che io conosco una di 38 anni che ha più piercing di te" (e non nomino il tongue perché non so come si dice).
E via.

Dietro, ancora una volta, il silenzio.

Tsk. Se non puoi combatterli, sorprendili.