il senso della vita

19 marzo 2012


Che dire, la festa del papà ... non è stata una giornata facile, avevo bisogno di te e te non c'eri, avevo bisogno di portarti un cuore ed ho fatto di tutto per farlo, un cuore e un fiore, anche se te non sei li, ma sei più vicino al mio cuore. Poi è iniziata la tortura, dovevo sapere dove ero e cosa avevo fatto per te l'anno scorso, coì è iniziata la ricerca, dall'e-mail, al blog, ai messaggi sul cellulare, dovevo capire come ti avevo festeggiato, quando ero piccola ti facevo sempre le frittelle e qualche volta, da grande, mi ricordo di averle portate, comprate dal forno ... stamani mattina ho ricercato in facebook il 19 marzo, ed eccomi, ero a Venezia, con la mia famiglia, fu il giorno in cui mi sentii male che stetti in albergo a dare di stomaco mentre Romano pranzava fuori con le piccole, non sapevo nemmeno che era la festa del papà ... così ho scoperto che non ti ho festeggiato, non so nemmeno se ti ho fatto una telefonata e questo mi procura un dolore immenso! E' stupido, lo so benissimo, è come se mi stessi facendo harakiri, non mi serve a niente ... ma questo anno è stato un fallimento, il Natale, il pranzo non lo feci con te, la festà del papà non c'ero e la Pasqua siete rimasti soli a festeggiarla ....vorrei avere una macchina del tempo per poter rivivere tutto meglio, per questo, mi sento uno straccio ed anche se ti sono stata incollata come una cozza l'ultimo mese, non basta a placare il mio enorme senso di colpa.Scusa babbo, che il dolore del mio cuore si trasformi in immenso amore e preghiera per te, per poterti festeggiare, ovunque tu sia!