Creato da feliperun il 02/12/2011
Impressioni ed appunti attraverso scarpe diverse

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Ultime visite al Blog

yazoo3feliperunmonellaccio19prefazione09karen_71g.paolo05m12ps12perlarosadifiumecassetta2limitedelbosco0Dott.Ficcagliae_d_e_l_w_e_i_s_siltuocognatino1acer.250cuorevagabondo_1962
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

creative commons

i contenuti sono interessanti? Sì!

Se li usi, cita l'autore! 

Copyleft

 

Radio DG Voice

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« #run530siciliaLe colline pisane »

Una corsetta al Grund

Post n°803 pubblicato il 10 Giugno 2017 da feliperun
 

Lo confesso, correre è un vizio e non ci rinuncio neppure quando sono lontano da casa.
È così nel bagaglio trovano sempre posto le scarpe da corsa (non chiamatele da tennis o da ginnastica, per cortesia), pantaloncini e maglietta.
Di solito do uno sguardo alla planimetria dei luoghi e decido la direzione di corsa in funzione delle cose interessanti che ci possono essere da scoprire.
Alle 7.00 del mattino, l'ora perfetta per conciliare gli altri impegni, via di corsa direttamente dall'albergo nei pressi della stazione di Lussemburgo lascio subito le strade più trafficate e mi dirigo alla volta del Grund!
La parte più antica della città incassata nella valle delimitata da rocce sedimentarie a strapiombo, con il fiume che scorre placidissimo. Si corre tra gli alberi tigli, aceri, carpini, cerri, abeti e i prati su passerelle in legno e una stradina. Si passa sotto i ponti che collegano la città alta con le alte sponde della valle.
Dal basso le fortificazioni sembrano ancora più imponenti, in continuazione con le pareti di roccia. Un cartello avverte che è possibile scorgere fossili di ammoniti ed altri esseri che popolavano il mare di un tempo.
Alcune porte in ferro tradiscono la presenza di gallerie, si tratta delle casemattes miniere e poi rifugi nei periodi bellici in grado di ospitare migliaia di persone.
Ci sono camminamenti sulle vecchie mura che difendevano anche il fiume dai pericoli di conquista, prima che sia ora di tornare uno scoiattolo con una lunga coda flessuosa squarcia di rosso il verde del prato. È ora di rifare la strada a ritroso, magari quelle macchine per gli esercizi le proverò domani.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963