Dita Von Teese
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Post n°3112 pubblicato il 29 Aprile 2017 da channelfy
Lettera di Antony... Sono qui, nel mio letto, solo, ma con il tuo profumo addosso, sulla pelle e sull’anima. Che male c’è? A volte me lo chiedo. Che male c’è ad amare l’irraggiungibile? Basta saperci convivere, basta saperlo accettare per quello che è: irraggiungibile. Tu sei così,lo so, lo accetto, ma ora ho il tuo profumo che mi droga la mente…Ricordi quel libro?Mi hai detto di leggerlo, se volevo scoprire qualcosa di te. Io l’ho letto, tutto d’un fiato,e ho trovato qualcosa di me. Ho trovato qualcuno da amare, in quel libro. Ho trovato quel qualcuno in cui tu vorresti rispecchiarti e l’ho amato. Ogni tanto ancora, lo rileggo,sempre perdutamente, fino in fondo e quando finisce vorrei finire un po’ anch’io, essere che una piccola, leggera e inafferrabile morte. E così è con te. Anche tu sei un libro che conosco ma che riesce sempre a stupirmi, a farmi innamorare ogni volta, ma anche tu, ogni tanto hai una fine. Irrimediabilmente arriva il momento dei saluti, con te, mai una volta che sia per sempre. Sappiamo che ci ritroveremo e ci riscopriremo e ci mostreremo le foto delle nostre vite che scorrono troppo lontane, troppo diverse, eppure così inspiegabilmente parallele.
Sappiamo che saremo sempre noi e che ci riconosceremo, ma che sempre saremo intervallati da qualcosa, da qualcuno, e da quei maledetti “ciao, tesoro mio, ci sentiamo, a dopo”. Dicono che la presenza di qualcuno non sarà mai forte come la sua assenza. E la tua assenza mi par quasi di conoscerla meglio di te, mi pare che abbia un nome e un volto e una voce, che sono come i tuoi, ma che i tuoi non sono. Me lo sono chiesto, a volte. Se questo mio amore, che non può chiamarsi amore… se questi virtuosismi del mio cuore in subbuglio, non siano rivolti più a lei che a te.
nemmeno. Quello che mi ha fatto escludere questa possibilità è il fatto che, in realtà, quando non ci sei penso a te molto poco. Penso a te soltanto quando la nostalgia mi sommerge in una vasca calda di ricordi placidi e sonnacchiosi che con il loro vapore mi portano ovunque vogliano. Mi basta sapere che stai bene e che sei esattamente dove vorresti essere, il resto che importa?!Io non sono sempre innamorato di te. Io m’innamoro quando ti ho vicino, tutte le volte che mi lasci senza parole, con un gesto, con una frase,anche solo con un sorriso che io non mi aspetto. Io amo la sensazione che mi dai,
un po’ più facile e un po’ più vero. Stupido sentimentalista, lo so. Sono tante le cose stupide di me. La mia parte cinica si sta impiccando all’albero più alto del vascello, la vedo dalla finestra mentre spira, ma io sono un fottuto romantico e mi permetto di esserlo sempre meno. Posso essere forte, cinico e menefreghista con il mondo, ma non con te. Quante volte hai visto sciogliersi la mia maschera di cera? Quante volte hai saputo leggerci attraverso i miei pensieri… e io non so nemmeno com’è nata questa cosa tra noi. Come hai imparato a conoscermi così? Quando è successo? Quante cose ha scandito il tempo di cui io non mi sono nemmeno accorto? Quanta vita ci è passata accanto e attraverso per arrivare qui. Per arrivare a noi, oggi, sempre con la stessa voglia di conoscerti ancora, sempre con la speranza che tu mi voglia donare un altro sguardo,un altro pensiero, un altro pezzetto di te. A volte sono geloso. Non degli uomini che desideri o di quelli che hai. Io sono geloso dei tuoi uomini, dei tuoi amici. Loro che possono averti senza intervalli, loro che possono guardarti e capire esattamente ciò che sei, e come lo sei diventata. Vorrei poter essere donna anch’io, e poter vedere, anche solo da lontano, tutto quel mondo
carezze e agli abbracci, rinuncerei allo stringerti forte e ad avere il tuo profumo addosso, sulla pelle,e sull’anima, pur di avere anche quella parte di te, pur di averti tutta, in ogni tuo respiro. E tornare uomo con uno schiocco di dita non sarebbe così difficile, giusto il tempo di una canzone ballata a ritmi sensuali, latini, magari spagnoli, a far esplodere di nuovo il grido al sesso che sei. Non sorridere, ti vedo sai. Ti compiaci del tuo essere attraente ma non immagini nemmeno quale potere tu possa avere. Non è una questione di mera bellezza. Sei bella, certo, ma in te c’è qualcosa di così innocentemente puro da far sembrare ogni peccato
tutto questo mondo morboso e senz’anima, sia ancora una cosa pura? Fare l’amore, si dice, e per me così è,sempre, anche se ci si conosce da due ore. E’ un gesto di fiducia immensa e di amore donarsi nella più calda intimità ad un’altra persona, quando il fine ultimo non è solo l’orgasmo, ma la condivisione dell’orgasmo. Quando il piacere è regalare all’altro il piacere, quando ogni carezza è un fremito mai uguale, quando dell’altro ti prendi cura lasciandoti plasmare dalle sue mani. A guardarti, a sentirti con le corde giuste, pare che tu ci creda come me. Magari sbaglio, magari sono solo un presuntuoso che pretende di conoscerti meglio di quanto in realtà non sia. Ma questa sei la lei che conosco io. Vorrei poterti dire che non importa, in fondo, se il tuo essere così ti allontana da me. Vorrei poterti dire che la tua voglia infinita di libertà per quanto ti da,ti sta anche portando via tanto. Ma io non sono certo la persona più indicata. Potrei dirti che l’amore non è solo un legame a doppie corde incrociate attorno ai tuoi polsi, e che la libertà, quella vera, nessuno può rubartela. Forse però, questo lo sai già. Forse la tua paura non è quella che qualcuno possa portarti via le tue ali,
dirti che la persona giusta non lo permetterebbe, nemmeno se fossi tu a chiederlo. Potrei, ma penseresti che cerco di convincerti che quella persona sia io. No. Non sarebbe onesto cercare di convincerti di qualcosa di cui non sono convinto nemmeno io. Io non lo so come sarebbe, non ho idea di cosa potrebbe succedere. Mi piacerebbe scoprirlo, ma forse importa ben poco anche questo. Sei buona e mi vuoi bene, questo ormai l’ho capito, e io con questa lettera ti sto mettendo in imbarazzo,forse ti senti addirittura un pochino in colpa, ma non devi. Non c’è motivo né d’imbarazzo
ben al di sopra di questo amore che non può nemmeno chiamarsi amore, io voglio solo poterci essere: come amico, amante, fratello, compagno o qualunque altro ruolo vorrai darmi. Voglio solo poterti voler bene come adesso, poter sperare per te il meglio e forse aiutarti ad arrivarci. Per questo mi auguro che, chiunque sia, tu possa accettare l’amore di un uomo, e amarlo a tua volta non soltanto un paio d’ore. Spero che lui sia Bello, sicuramente più di me, e che capisca almeno un po’ dell’immenso dono che sei. Spero che ti faccia sentire come se non ci fosse nessun ostacolo al mondo, e che non abbia paura di lasciarti
e che tu possa fidarti di lui sopra ogni cosa. Amore è alato e spezza tutte le catene. Spero che lui possa convincerti di questo, e regalarti anche quel pezzo di vita che tu così ostinatamente rifuggi. Io, per me, penso che troverò una donna, o forse più d’una, che mi dia ciò che tu non puoi darmi. E la amerò, se mi farà innamorare, e con lei forse progetterò, sicuramente riderò, tanto,da farmi venire male alle viscere. Mi commuoverò quando mi guarderà negli occhi un istante in più e forse la prenderò per mano e gli farò visitare il mio mondo colorato ed informe, e se non farà domande, se saprà vederlo, se saprà viverlo e basta, allora forse la vorrò con me, in quella cosa che chiamano felici e contenti. Ti chiamerò, quando succederà e ti racconterò di lei, di quanto è diversa da te, e ti chiederò cosa ne pensi e spero che ti piacerà ma mai fino in fondo. Posso chiamarti amica, se vuoi, e allora sarai la mia più cara amica, ma lo sai: chiedimi di seguirti e io ti seguirò. Se non lo farai, però, non avrò paura.
braccetto, vivendo, giocando, imparando sempre qualcosa di nuovo. Andrò dove la vita mi porterà, ma so che il destino testardo penserà per noi, e ci farà incrociare di nuovo, perché noi due siamo fatti ad intervalli, ma non possiamo finire, mai.
**** Wow Quanto tempo è passato... Ovunque tu sia abbi cura di te! Francy
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