Arte...e dintorni

Il corpo


Ho visto corpi devastati. Persone intrappolate in corpi che non permettevano la parola, i gesti, i più semplici movimenti, la mimica facciale.Ho visto ragazze di 18 anni in carrozzina che non possono parlare, possono solo urlare, piangere quando i compagni le hanno scritto una lettera di buon compleanno.Ho visto ragazzi che nonostante tutto, nonostante i loro corpi acciaccati e malconci, amano, odiano, sono sereni o "con tanti pensieri brutti" come dice G. quest'anno.Ho visto una ragazza di 16 anni passare da un giorno all'altro in carrozzina per una mielite fulminante.Eppure, nonostante questo sia uno schiaffo alla disabilità, nonostante ti faccia rendere conto che si è disabili perché gli altri te lo dicono, io faccio ancora fatica. Fatico a capire quelle persone che ti dicono che sei "grassa", a capire a quella collega pazza isterica di scuola che oltre a dire che noi prof di sostegno non facciamo un cazzo mi suggerisce di fare un "personal" (training in palestra) e poi ride aggiungendo che tanto non mi servirebbe a nulla.Fatico anche a capire perché tante industrie e negozi facciano solo taglie piccole. L'altro giorno sono andata da Stefanel, dove compravo anni fa. Beh, ho scoperto che ora arrivano a 46 di taglia e con prezzi da capogiro (un cardigan 260 euro e annessa faccia schifata della commessa al mio "scusi avete questa gonna 48 di taglia?).Non capisco perché nonostate tutti i proclami belli degli stilisti si voglia instillare un concetto al pari della disabilità laddove tu hai una taglia che non rientra nella 44. E penso anche a chi magari è disabile ed è pure 48 di taglia come può sentirsi. Il reietto dei reietti.Io di mio ho vissuto anni, e vivo momenti più o meno lunghi anche ora, in cui non mi accetto fisicamente. Perché vorrei essere più magra e diversa...Ma andate a quel paese tutti.Da una 48 di taglia.