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Non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere, si insegna e si può insegnare solo quello che si è (Jean Jourès)

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Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 10 Luglio 2008 da b.starda

L'inferno dei viventi non qualcosa che sara’; se ce n'e’ uno e’ quello che e’ gia’ qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu’.
Il secondo e’ rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non e’ inferno e farlo
durare e dargli spazio.

Italo Calvino da: Le citta’ invisibili (1972)

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Post N° 54

inscalla il 18/07/08 alle 13:15 via WEB

Non che sia cosi facile neanche il secondo punto...ma è una soluzione... Ci sono persone che riescono a vivere la propria vita in buona armonia con tutti anche se alla volte le cose tra di loro non sono sempre perfette. Io non sono esattamente cosi ma rispetto molto queste persone... Forse quando riesci a crearti un tuo mondo l'inferno lo noti meno... Te lo dirò quando sarò sicuro di averlo... Intanto speriamo Ciao Gigi

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silenziomt il 23/07/08 alle 23:56 via WEB

gurdando il tuo blog ascolto i "current 93", visto le musiche indichi ascoltali, credo ti piaceranno. Non ricordavo la citazione delle città invisibili, ma lo stile è di Calvino e quindi non dubito. Complimenti per la sobrietà, una dote rara. Grazie. Ora mentre scrivo nel lettore è cambiato disco, ci sono i Talking Heads con Kid A, bello e ascolta anche questo se puoi, anche se le mie musuche preferite in assoluto sono altre. Tante buone cose.

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antandro il 30/07/08 alle 14:42 via WEB

Credo che l'inferno, essendo una invenzione degli uomini, sia parte integrante della nostra esistenza. Ogni giorno agiamo in maniera conflittuale, facendo bene o causando male, in una bilancia invisibile che non permette la tracimazione. Ma non sò fino a quando, però.

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charquai67 il 30/07/08 alle 14:49 via WEB

la chiave del senso della vita sta sicuramente nella seconda parte: di sicuro a me è capitato con un piccolo signore alto circa 70/80cm di nome Giacomo di anni 2. lui di sicuro non è inferno, anzi, direi una piccola, preziosa porzione di paradiso.

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