Un colpo al cerchio ed uno alla botte, il cerchiobottismo è un'arte, un'antica tradizione che non passa ma che, anzi, è sempre in auge. In tutti i settori della vita sociale si trovano personaggi che si dedicano a tale arte e, non ultimi, gli uomini politici e di governo. Il caso Visco/Speciale ne è un esempio lampante. Davanti al dilemma: "a chi credere? a Visco o a Speciale?" il Governo ha optato, o almeno ha cercato di farlo, per il cerchiobottismo tradizionale all'italiana. Da un lato un viceministro che, a quanto pare assumendo prerogative da ministro, cerca di convincere il generale a rimuovere gli uomini impegnati nelle indagini su Unipol e dall'altra un generale che, giustamente, si rifiuta e rende pubbliche le pressioni ricevute.
Risultato: l'ennesima patata bollente per il povero Romano. Ma l'uomo è abituato a barcamenarsi, lo fa da una vita e quindi anche questa volta trova la soluzione, una soluzione salomonica. Costringe Visco a restituire la delega sulla GDF, delega che a detta di alcuni giuristi sarebbe prerogativa esclusiva del Ministro, e promuove il Generale affidandogli l'incarico di consigliere presso la corte dei conti. Ma questa volta ha fatto male i conti, Speciale è uomo d'onore e non svende la sua dignità e il suo credo. Speciale è un militare e si comporta come tale: meglio morire (dal punto di vista carrieristico) che piegarsi agli sporchi giochi di certa politica. E intanto la magistratura indaga. Domani in Senato (n.d.r oggi per chi legge) si vivrà l'ennesima battaglia e Prodi rischia. Ma questa è un'altra storia e speriamo che domani diventi una giornata veramente Speciale, ovviamente per il bene dell'Italia. Italia Patria di Cerchiobottisti, ignavi e complotti... mala tempora
scritto da: unamicoincomune su: ENTRONELLANTRO
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