Un filo di trucco...

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Probabilmente a molti questo numero non farà effetto. A quelli grandicelli come me potrebbero essere ricordi lontani, sbiaditi, rumore di fondo.

Alla generazione che ha vissituo il dopoguerra e i più attenti avranno capito che in realtà è una data: 12 dicembre 1969 e più precisamente "strage di Piazza Fontana" la madre di tutte le stragi, non tanto per il numero di morti ma perché da qui la storia dell'Italia prende una piega da cui non ci siamo più ripresi. 

Io ero tra quelli a cui questo numero non faceva alcun effetto fino a quando non mi sono imbattuta in un podcast di Alberto Nerazzini, un'inchiesta fantastica dove vengono raccontate le verità che sui media classici non passano. 

Ammiro chi ha il coraggio di fare le inchieste scomode... e in Italia avremmo l'imbarazzo della scelta. 

Il 12 dicembre 1969 scoppia un ordigno riposto in una borsa nel salone della Banca Nazionale dell'Agricoltura. 17 persone uccise anzi 18 se contiamo Pinelli (l'anarchico lanciato giù dalla finestra della questura), 88 feriti, depistaggi, anarchici, neofascisti e poteri occulti, 10 processi, 0 colpevoli dichiarati e le spese processuali addossate ai parenti delle vittime e non ultima, un'onta sulla magistratura. 

La prima grande macchia sul nostro paese... esattamente 53 anni fa...

Consigliato solo a chi non ha paura di un brusco risveglio. 

Vi presento "l'anziano"

Potrei definirlo anche "il moroso" anche se è un termine un po' vintage...

A volte lo definisco "compagno" ma impropriamente in quanto, questo termine, io lo associo ad una convivenza, cosa di cui ce ne guardiamo bene dal fare.

Sempre più spesso, da un po' di tempo a questa parte, il suo soprannome più azzeccato è "l'anziano". Lo uso sia con lui che riferendomi a lui.

In realtà ha solo 58 anni, quindi lungi dall'essere anziano anagraficamente (anche perché io sto per arrivare ai 56 e sarebbe come darmi la zappa sui piedi). Ha capelli e barba bianca, ha una montagna di acciacchi, ultimo in apparizione, un ginocchio devastato dal troppo sport che lo obbliga all'utilizzo di una stampella e la cosa più grave è che è anziano dentro.

E' un uomo che va avanti guardandosi indietro e rimpiangendo i bei tempi andati.

Asociale, insofferente verso tutto e pessimista, ma lui si definisce "realista". Quando distribuivano l'ottimismo e la voglia di vivere, lui dormiva (cosa per altro che fa con grande piacere quasi sempre).  

Argomento che va per la maggiore (dopo la salute) è la pensione, o per meglio dire il suo miraggio.

Ditemi voi se questo non è un atteggiamento da "anziano".

A volte lo sfotto chiedendogli quale cantiere è andato a sovraintendere... perché me lo vedo, con le mani dietro alla schiena a guardare i manovali e magari scossare la testa in senso di diniego... perché lui è così.

E di conseguenza io, invece di sentirmi la sua donna, mi sento sempre più una badante.

p.s. ha anche delle qualità...

Gita a Gubbio

Preso armi e bagagli ce ne siamo andati a Gubbio.

Perché Gubbio?

Perché il moroso ha girato il mondo per lavoro ma non ha mai visto quello che è raggiungibile e visitabile in giornata. 

Che spettacolare cittadina. L'avrò già vista tre o quattro volte ma resto sempre incantata dall'atmosfera che si respira a Gubbio. In questo periodo poi è complice anche il Natale con gli addobbi, i mercatini e le luminarie.

Gubbio è anche famosa anche per l'albero più grande al mondo. Un albero che ha la sua base di 450 metri ai piedi del paese, si stende per 750 metri in altezza su per il monte Ingino fino a toccare la basilica di Sant'Ubaldo con un migliaio di luci e un'infinità di ore per montarlo e smontarlo (e muti sulla questione energetica!)

Abbiamo assaggiato il Brustegno con la mortadella di cinghiale, giusto per star leggeri. Ci siamo fatti un bel po' di salite e visitato qualche mostra e palazzo e... ahimè è ora di rientrare.

E alle 21 eravamo a letto belli cotti... evidentemente non abbiamo più l'età!

Dicembre.

Poi vogliamo metterci anche il fatto che sebbene il mese di dicembre sia il mio mese, di solito me lo passo tutto in solitudine. E non è una cosa degli ultimi anni... è sempre stato così. Avevo genitori asociali e quindi zero feste coi parenti (che comunque ora sono praticamente tutti morti) ed ora ho un compagno asociale con figlia e madre ultra novantenne a carico...

Credo di aver detto tutto.

La corte (PR)ostituzionale

Il titolo è copiato da un tweet che ho letto ma che condivido a pieno.

Che la nostra costituzione fosse carta straccia era ormai risaputo ma quello che è stato fatto negli ultimi anni ha dell'incredibile. E la cosa che ritengo più incredibile ancora è come gli italiani si siano piegati a questo scempio.

Io ero un'addormentata, vivevo nel mio mondo, mi barcamenavo con i miei casini e guardavo il mio orticello.

Poi è successo che poco alla volta ci hanno imposto cose assurde ed allora ho incominciato a ripassarmi un po' il diritto. L'avevo studiato a scuola ma come per tante materie era giusto un'infarinatura ed invece dal 2020 ho iniziato a scaricarmi i vari DPCM, studiarli, tradurli e cercarne un senso logico. Ho iniziato a seguire avvocati, costituzionalisti, medici e informazione libera che a mano a mano mi fugavano ogni dubbio.

La cosa pazzesca era che dovevi andare in giro con la stampa del decreto che oltretutto era in contrasto con quello che ti raccontavano i media.

Il primo lookdown poteva anche essere sensato, ma dall'estate 2020 in poi è stato una vera e propria follia, un'ipnosi collettiva che ci ha portato a radiare medici che hanno curato e salvato vite, che è diventato normale sospendere senza stipendio in nome di un siero che non immunizza e creato una frattura nella società che sarà impossibile sanare.

Fino ad ora ho solo parlato del diritto, ma che dire della scienza? Ci hanno chiesto di credere alla scienza come fosse un dogma ma "la scienza è un sistema di conoscenza ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata con procedimenti metodici e rigoroso (Wikipedia).
Dove sono i dati? Dove sono le prove? L'Aifa, proprio ieri, davanti al Tar del Lazio ha ammesso di non averli e che dovrebbe averli l'Ema che però non li ha mai pubblicati e che dopo ripetute richieste ha dichiarato che i dati sono delle case farmaceutiche quindi non di interesse pubblico. (?!?!)

Cioè... fatemi capire... non avete i dati? E su che base avete obbligato milioni di italiani a farsi un siero sperimentale? Ci sono sempre più Stati che suggeriscono di non vaccinare bambini e donne in gravidanza mentre da noi per un certo periodo è stato obbligatorio!

E la sinistra, quella che avrebbe dovuto garantire i diritti dei lavoratori, è stata la più oltranzista ed andava sotto braccio al banchiere che ci ha rovinati, mentre quelli che dovevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, in nome di "no vaccini - no euro - no Europa - solo 2 mandati" hanno fatto vedere il loro volto tradendo milioni di italiani.

Ma il vero guaio è che siamo solo all'inizio... stiamo vedendo cadere come mosche decina di migliaia di persone, altre che hanno la vita rovinata, crisi in tutti i settori sia produttivi che di servizi.

E noi stiamo danzando e bevendo mentre l'orchestra suona...

Bionda e l'anziano

Bionda: senti, visto che non ci vediamo da 10 gg che ne dici se vengo un pochino prima e ci facciamo una domenica a zonzo sulle colline romagnole in cerca di una trattoria? 

L'anziano: ne conosco una verso Brisighella..

Bionda: ok provo a prenotare...

Drinnnn Drinnnn 

Bionda: buongiorno, vorrei prenotare per 2 per domani a pranzo...

Trattoria: mi spiace siamo al completo.

Bionda all'anziano: la trattoria che mi suggerivi è al completo, hai altre idee? Altrimenti facciamo a modo mio... si va a zonzo e si tenta.

Anziano: ehhh ma se non si prenota non si trova nulla...

Bionda: il solito pessimista!

Si prende l'auto, si parte senza una meta specifica ma verso la collina, ad un certo punto vedo un cartello che indica un ristorante,  lo raggiungiamo e... voilà, siamo seduti, in attesa dei nostri piatti e l'anziano che mi dice: ehhh certo che te hai culo!

No, mio caro "l'anziano", ho fiducia!

P.s. tra l'altro mangiato benissimo, bevuto bene, speso il giusto e camminata digestiva nei colli.  Che non abbiamo mica ammazzato nessuno per soffrire e basta.... 

Il raccontaStoria

Si va a periodi ma la Storia mi ha sempre affascinata.

Era la materia che più amavo a scuola. Bazzicando nel mondo dei podcast sono finita su quello di Alessandro Barbero.

Lui è un medievista ma alla fine, di riffa o di raffa, si ritrova a raccontare la storia di tutte le epoche.

Sarà per sempre scolpita nella mia memoria il racconto che lui fece per il "Festival della Mente" di Sarzana nel 2017 dell'attentato di via Rasella.

Metto il link nel caso qualcuno avesse voglia di vederselo: https://www.youtube.com/watch?v=BM62adfs3gQ
Oppure quello su Caporetto: https://www.youtube.com/watch?v=1RyXSK5KEFU

Il bello di Barbero è che per raccontarti la storia, parte sempre da una individuale. Ti rende umani i personaggi, te li fa quasi toccare e vedere con l'immaginazione.

In pratica è un raccontastorie della storia.

Obiettivo 2023, ascoltare Barbero dal vivo!

Dove sono finiti i vecchi dottori?

Questa settimana mi si è sconvolta totalmente la mia routine fatta di piccole cose ma per me basilari. 

I miei orari, i miei silenzi, il mio letto, la mia TV, insomma la mia libertà.

E' stata sconvolta perché mia figlia 26enne, che ormai convive con il suo fidanzato, si è presa una bella influenza ed essendo ancora residente qui ha pensato bene di venire a farsi la convalescenza a casa di mammà. 

Quindi orari andati a puttana perché dovevo pensare a lei e ai suoi 39° di febbre e sebbene abbia ancora la sua bella stanza ha pensato bene di trasferirsi anche nel lettone con me. 

Così io, che questa settimana sono incasinata con il maledetto black friday aziendale e con orari sballati, mi sono ritrovata a correre come un assassino per riuscire a rincasare ad un orario decente per occuparmi anche delle sue esigenze, compreso quelle di farle da dottore. 

Sì, perché da diversi anni a questa parte, i dottori sono inesistenti. Con 39 di febbre non ti vengono a visitare... e la cosa bella e che manco ti prescrivono medicinali.

Tachipirina e aerosol e.... tampone!

Ma dico io?! Siccome non sai un cazzo di come è ridotto l'ammalato per precauzione nemmeno lo curi? Così io che sono una banalissima contabile mi sono messa a fare da me anche con le medicine utilizzando i metodi che abbiamo sempre usato prima della pandEMENZA: tachipirina solo se supera i 38 (come diceva la pediatra), antibiotico (quello che ci ha sempre dato il vecchio dottore) e il mitico Grintuss sciroppo (liberi di non crederci ma è magico). Lo scoprii anni fa quando mia madre aveva una tosse pazzesca e mi chiese uno sciroppo da banco... da allora non manca nel mio armadietto delle medicine. 

La cosa pazzesca è che con questo metodo ci siamo curati tutti dal Coviddi (il primo, quello tosto), quello che quando chiamavo la dottoressa senza fiato continuava a dire: ehhh è covidd... non ci sono cure... 
Mavaffanculo te e il coviddi! 

Non so come e non so perché ma, da quando ha iniziato a curarsi, le cose sono andate verso il miglioramento ed oggi sarà l'ultimo giorno che avrò mia figlia qui perché da domani sarà di nuovo a casa sua e lunedì al lavoro.

Questa follia non avrà mai fine... 

Strano effetto che fa la musica

Parto dicendo che quando scrivo ho sempre una colonna sonora. Di solito musica soft ma non oggi, infatti ora sto ascsoltando i Culture Club:

Do you really want to hurt me
Do you really want to make me cry
Precious kisses words that burn me
Lovers never ask you why

Stamattina ero a fare una camminata di diversi km e mi sono messa la mia playlist preferita, gli anni 80 e mentre camminavo i pensieri vagavano liberi.
Cosa farò per cena ai ragazzi? Arrosto con le patate... ?! Mmmm potrebbe essere un'idea...

Intanto che pensi alla cena ti accorgi che ti incanti a guardare le varie modalità di corsa dei podisti che ti sorpassano. In altre occasioni me li sono visti venire incontro e non è stato banale vedere le loro espressioni, ma oggi mi limito alle loro andature. Chissà chi vede me cosa penserà...?

Ed intato la playlist va avanti e parte un fantastico De Andrè:

La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.

Dove ero? Ahhh sì la cena, ok, ma mia figlia è a dieta quindi magari un po' di verdure alla griglia. Quindi quando avrò finito la camminata dovrò andare a fare la spesa.
Arrosto, 1 melanzana, un paio di zucchini, qualche yogurt...

Poi improvvisamente ti imbatti in un paesaggio che vale la pena fotografare.

Ok, si riparte... e via una nuova musica... questa volta è la mitica Cindy Lauper:

I come home in the morning light
My mother says when you gonna live your life right
Oh mother dear we're not the fortunate ones
And girls they want to have fun
Oh girls just want to have fun

Ed ecco un nuovo pensiero... purtroppo non bello. Pensi ad un tuo conoscente che ha appena perso sua madre e che come te è rimasto completamente solo.
Non nego che mi sono venute le lacrime agli occhi.

Click altra foto.

Cambio pensiero, anche perché nel frattempo mi arriva un buongiorno di un carissimo amico che mi aveva consigliato un film francese che a lui era piaciuto e che invece a me non ha detto proprio nulla.

E via un'altra musica... questa volta i Lithhouse family:

When you're close to tears remember
Someday it'll all be over
One day we're gonna get so high

E cammina cammina arrivo non solo alla fine della mia camminata ma anche alla fine della mia playlist.

Ennesimo cambio

Evidentemente la mia vita è fatta di cambi...

La settimana scorsa cambio di stagione, oggi cambio ufficio.

Anche questa è una costante. Ogni quei tot mesi a me tocca cambiare ufficio.

Ho lavorato per tanti anni in un'azienda che cambiava nome, mail, ufficio e sedi ogni 6 mesi, poi ho cambiato diversi lavori e conseguentemente alla pandemia: cambio ufficio e orario di lavoro.

Finalmente ora che ho trovato una certa stabilità, mi hanno rotto le scatole per il condizionatore e quindi devo cambiare ufficio perché così risparmiamo sull'accensione di uno split (premetto che l'azienda per cui lavoro ha il soffitto pieno di pannelli fotovoltaici)

Avevo già diverse volte fatto notare che non era il caso che io andassi nell'ufficio della collega dell'amministrazione perché ha mansioni che sono soggette a privacy, come ad esempio, i pagamenti e le banche, i dipendenti e degli interessi privati dei titolari.

Ma ciò non è contato... appena arrivato il freddo ed acceso lo split è arrivato l'out out e ieri mattina mi sono trasferita.

Ho detto con la collega: vuoi scommettere che nonostante io abbia fatto quello che mi era stato detto, la cosa non andrà bene?

All'arrivo della direzione tutto tace, ma nel pomeriggio, quando sollecito la chiamata un tecnico che mi sistemi le stampanti per i corrieri è uscito un polverone... L'ex titolare (perché i vecchi hanno lasciato l'azienda al figlio, ma solo sulla carta) mi dice che questa cosa sarà per qualche mese...
Le faccio notare che non è banale trasferire un ufficio quindi ormai che ci sono resterò dove sono anche perché lo split sarà acceso anche in estate!

Risposta: no... passato il periodo freddo torni nel tuo ufficio perché a me questa cosa non piace. Non c'è privacy.

Ma dai?!!? Però quando lo dicevo io non ero ascoltata... ecco perché non ho fatto obbiezione ed ho eseguito pedissequamente le direttive.

Certa gente finché non ci sbattevano il naso non capisce!

La colazione

Chi mi conosce sa che non posso iniziare la mia giornata senza la colazione al bar.

Caffè macchiato e croissant rigorosamente salato.

E questo diventa un problema quando esci da Bologna o peggio ancora quando esci dall'Emilia.

Addirittura in posti come il Lazio, se volevo fare una colazione salata, dovevo buttarmi su una pizza oppure su panini farciti. Chiedere un banalissimo croissant salato era un'eresia. 

Forse sono io la sbagliata, la persona anomala, ma diciamo che se non provi a proporlo sarà anche difficile che la gente si abitui e lo richieda.

Ho il compagno fuori provincia e sebbene faccia ancora parte dell'Emilia Romagna (ma siamo già dai cugini romagnoli) il croissant salato diventa quasi introvabile.

C'è, però, un baretto dove fanno addirittura quello tipico francese ma l'assurdità è che apre alle 7,30 e tu che alle 7,30 devi già essere in ufficio la prendi in saccoccia. Evidentemente preferisce la clientela dormigliona.

E' ora del secondo caffettino...

Bilancio del cambio stagione

Possiamo dire che sono soddisfatta di me stessa.

Non solo ho fatto il cambio di stagione ma mi sono ritrovata a fare le pulizie "pasquali". Si potrebbe pensare che sia un po' in ritardo ma io preferisco pensare di essere molto in anticipo.

Avete presente quando venite attaccati dal "ballo dello sgombero"? Ho buttato via tante cose e ne avrei ancora altre ma ci arriverò.

Quello che mi è piaciuto e che mi ha reso orgogliosa di me stessa è che ho ritrovato la voglia di fare le cose. Ho passato molti mesi in totale apatia ed ora, anche se a piccoli passi, sto facendo le cose che mi ero ripromessa.

Brava Bionda! (lo so... non è bello dirselo da sola... ma tant'è).

Mi collego ad un post che ho leggo giorni fa dove si parlava di collezioni.
Nel pulire mi sono resa conto di dover buttare qualche palline di neve e, ahimè, non sono le prime.

Evidentemente il metodo di produzione  non le rendono adatte per durare nel tempo e quelle comprate in Italia sono le prime a saltare. Quelle che ho comprato all'estero sembrano durare di più... saranno tutte cinesate ma evidentemente le nostre sono più cinesate di altre.

Cambio di stagione

Alla fine l'autunno è arrivato quindi siamo arrivati al momento che occorre sostituire le canotte, pantaloncini ed infradito con felpe e pantaloni lunghi e scarponi.

Che scatole, odio fare questa cosa.

In realtà fosse solo da spostare, lavare e sistemare i panni non sarebbe nulla di che ma io faccio sempre coincidere coi cambi di stagione anche una bella pulita degli armadi ed eliminazione dell'inutile... insomma, un bel casino per diversi giorni. 

Visto che domani sarò a casa per la festa del patrono e quindi un weekend lungo, mi sto preparando psicologicamente alla gestione della cosa.

Domani sera farò un bilancio sullo stato dei lavori... chi scommette con me?

Scrivo da ubriaca

Mi sono provata la pressione ed è 180 la massima e 110 la minima...

Quindi le cose sono due: o chiamo immediatamente il dottore e mi faccio prescrivere la pillola  della pressione oppure mi scolo una boccia di prosecco.

Ho selto la seconda ipotesi. Mi sono preparata una terrina di popcorn e mi sono scolata una boccia di prosecco.

Tra 10 minuti me ne vado a letto e cerco di dormire.

Perchè tutto questo?

In effetti c'è un perchè...

La questione è che tempo mi fa mi sono sentita fare una domanda: "sei sicura che sia la relazione giusta per te"?

Non ho voluto nè saputo dare una risposta. Ma questo non vuol dire che non mi ponga questa risposta.

Pilates

Mi sono iscritta a Pilates.

Non è male... una ginnastica dolce fatta di molti allungamenti.

Ci vado con la mia vicina di casa e siccome la palestra è nella stradina parallela a quella di casa nostra, ci facciamo anche 2 passi a piedi.

Ogni martedì mi tocca questa tortura... lo so... me la sono voluta e pure pagata profumatamente ed è giusto proseguire ma se ascoltassi la mia pigrizia ora invece di essere qui con la tuta e scarpe da tennis in attesa del campanello sarei probabilmente sul divano.

Forza e coraggio Bionda, hai pagaro "solo" per 4 mesi...

C'era una volta

C'era una volta il magico mondo dei blog di libero. Io scrivevo il mio post, poi andavo a visitare I miei blog amici e i vari commenti e se rimaneva tempo andavi in esplorazione di nuovi blog.

Ho creato un giro di amicizie che tutt'ora sento e vedo anche se molto più raramente... ma che periodo fantastico! Provavo leggerezza, avevo molti interessi, mille impegni, voglia di conoscere ed ascoltare esperienze diverse dalla mia. 

Ora è esattamente tutto il contrario. Pesantezza, zero voglia su tutti i fronti e l'unico pensiero è quello di chiudermi, al sicuro, nel mio bozzolo e lasciare fuori questo mondo impazzito. 

Devo arrendermi all'idea che io sia cambiata ma d'altronde con quello che è successo in questi anni come si fa a pensare di non esserlo?!

3 cose belle ogni giorno

Ho una sorta di compito nella giornata: trovare 3 cose belle.

Ci sono giorni che ci riesco, ma devo ammettere che da quando ho questo compito solo un giorno ne ho trovate 3, molti giorni ne ho trovati solo 2, diversi giorni (ma sforzandomi) ne ho trovato 1 e giorni come ieri che non ho trovato nemmeno quello.

Oggi forse 1 ce la faccio: chiamo un fornitore al quale devo chiedere una cortesia e questo mi dice: miseriaccia Mirca, come sei pimpante. Che hai fatto?

Domanda alla quale non ho saputo dare risposta ma mi ha fatto riflettere sul perché io abbia momenti così pimpanti ed altri negativi, annoiati, depressi...

Unica cosa che mi sento di dire è che forse quando ho molto da fare e non mi fermo a pensare, sto bene.

Mhmmmm..... Houston, forse abbiamo un problema.

Podcast

Sono mesi, per non dire anni, che seguo i Podcast.

Ho sempre amato una "radio parlante" più che una radio musicale ed è per questo che seguivo radio dove vi erano programmi con poca musica.

Il salto ai podcast è stato, quindi, quasi obbligatorio.

In questi ultimi giorni ho ascoltato "Soli" di Roberta Lippi in cui si racconta la storia dei bambini nelle comunità di Osho.

Negli ultimi episodi, invece, c'è il racconto di Deeksha, soprannominata anche Dragon Lady, che era una vecchia e stretta collaboratrice di Osho.

Conoscevo pochissimo la storia di questo Guru, perché tutto il mondo della meditazione, di quel tipo di ricerca introspettiva, decisamente non fa per me.
Sono una tipa terra terra e decisamente pragmatica, che si fa poche domande su da dove veniamo e chi siamo, ma questo ascolto è stato molto interessante perché la vicenda è molto controversa ed ascoltare la storia dalla voce dei partecipanti ti dà una visione più precisa.

Sento gente che ne parla bene, leggo molto frasi dette da questo controverso personaggio... beh se si avesse voglia di ascoltare questo podcast credo vi siano pochi dubbi su come pensarla.

Resto della mia opinione: la vera domanda non è da dove veniamo e perché siamo qui... ma è: COME POSSIAMO VIVERCELA BENE?

Di nuovo qui

Eccomi di nuovo qui.

Domenica sera, moroso che dorme sul divano, Petra (la sua anziana setter) che dorme sulla pedana ai sui piedi, penombra che quasi non mi permette di vedere la tastiera e i miei ragazzi (figlia corredata da moroso) che sono appena andati via dopo un pranzo domenicano... insomma, parrebbe tutto nornale, tutto come se il mondo fosse normale, tutto come se fossimo ai bei tempi quando ancora credevo in un futuro.

Ahimè non è più così. Sono una risvegliata.

Siamo usciti (si fa per dire) da una pandemia, siamo entrati in guerra, siamo ad un passo da una crisi in cui ti va bene se ne esci vivo... ma l'importante, per i miei vicini è: "di chi è il cane che ha fatto la cacca sul muretto tra le fresce frasche". 

E' una settimana che sulla chat condominiale non si parla d'altro, ma nessuno che si sia presa la briga di andare a raccoglierla. 

Buon azione della giornata: la bionda che raccoglie cacche non sue...

...a vedere se la smettono coi messaggi sulla chat sui chi è stato o su chi si è giustificato.

Ma finché sono questi i problemi... tutto bene!!!!

Pazzesco

Quanta acqua sotto ai ponti, quante cose sono successe, quanto è cambiato il nostro mondo ma soprattutto quanto sono cambiata io.

Ci siamo lasciati che ho dovuto raccontare ad una madre anziana ed ammalata, che dopo 10 anni di anzianità, ero sta licenziata perché "il mio ruolo era stato soppresso".

Che sopprimere un ruolo come un'amministratrice che registra fatture in un gruppo fatto di 8 aziende è un po' duretta... ed infatti, dopo 2 anni, qualche udienza in tribunale ma soprattutto un ottimo avvocato, gli e stata fatta pagare cara.

Licenziata di fatto il 4 settembre 2019 davanti all'ispettorato, il 30 ottobre ero giá di nuovo nel mondo del lavoro, anche se in questo caso è stata un'esperienza molto limitata perché la logistica Lamborghini mi ha fatto cagare fin da quando vi ho messo piede...tanto che dopo 3 giorni ero già al lavoro come "addetta alle vendite" in un forno in una via centrale di Bologna.

La più bella esperienza lavorativa che io abbia mai provato. Peccato il salario, se 450€ da tirocinante si possa definirlo tale.

Vengo poi chiamata in un'azienda dietro casa, ancora da tirocinante (strana abitudine) ma almeno qui lo stipendio era il doppio e considerando il risparmio di benzina e parcheggio e non ultimo le alzatacce, era un ottimo compromesso.

E se non fosse arrivata quella merda di pandemia, forse sarei ancora lì... ma invece, per le regole assurde e per la crisi, sebbene la direzione mi ha rinnovato da tirocinante a tempo determinato,  ho avuto il culo (sì, si può proprio dire) di trovare un altro posto di lavoro, in un'azienda dove ho uno splendido lavoro, in uno splendido ufficio, con un fantastico orario flessibile, colleghi simpatici e con un titolare che definire buono è poco.

Anche se sembra idilliaco, ho avuto i miei momenti bui, soprattutto a cavallo dell'anno 2021/2022. Me la sono cavata per il rotto della cuffia... ma ho tenuto duro...

Che dire... sono tornata? Vedremo...