Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

 

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PRINCIPIO DI PIACERE

Post n°381 pubblicato il 22 Settembre 2007 da ausdauer
 

Freud sosteneva che l'attività psichica ha lo scopo di evitare il dolore e procurarsi, quando possibile, il piacere. Le pulsioni inizialmente orientano l'individuo alla gratificazione immediata, ma maturando si sperimentano le difficoltà e gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento del piacere. Il principio di piacere regola il processo primario,  attraverso il quale l'energia fluisce liberamente da una rappresentazione all'altra e tende ad evitare il dispiacere.
Al principio di piacere si contrappone il principoi di realtà, che corrisponde alla capacità dell'individuo di rinviare la gratificazione in relazione a ciò che la realtà può offrire. Il principio di realtà guida il processo secondario ed è caratteristico del comportamento adulto.

Venerdì pomeriggio, ore 16,45.

Ausdauer esce dalla biblioteca con un'aura di afflizione e tormento visibile fino a qualche centinaio di metri di distanza (sì, avete capito bene: quel fumo nero che avete visto dalla finestra non era il vosto vicino che con nonchalance appiccava fuoco ai vestiti della suocera, bensì la testa di Ausdauer che ardeva di disperazione).
Da una parte la frustrazione, alimentata da vane ore trascorse sulle interminabili pagine di quel libro, i cui concetti, ahimè, le rimangono ancora così drammaticamente oscuri.
Da una parte la ricerca della gratificazione, rappresentata dalla vicinanza di una bancarella di dolciumi, di cui fare incetta selvaggia e senza pudore.

Ausdauer, posta di fronte ad un bivio, si strugge.
Ritornare in biblioteca e affrontare il dolore oppure affogare i propri dispiaceri ravanando convulsamente dentro un sacchettino zuccheroso?

Cinque minuti dopo

"Ecco qua, Signorina, questo è il suo bel sacchetto di caramelle."
"Oh, grazie mille."
"Le metto dentro anche un dolcetto omaggio."
"Molto gentile grazie."
"Eh sì, ha fatto una bella scorta di dolciumi.... qualcosa che le durerà un mese!"
"Uh... ampf... gh... certo. Arrivederci".

Due ore dopo

Sul fondo del sacchetto, in mezzo a qualche granellino di zucchero rimasto e a cinque-sei caramelle sparute, Ausdauer scorge il dolcetto omaggio. Sbav.
Lo afferra. Lo guarda. S'affloscia.
Un ciuccio alla Coca Cola. L'unico dolciume al mondo in grado di disgustarla tanto da procurarle la nausea al solo contatto visivo.

Ausdauer sperava davvero di passarla liscia del tutto? Donna ingenua, 26 anni di vita vissuti per niente. Inoltre, le caramelle non hanno acuito affatto le sue capacità di apprendimento e ora è più depressa di prima, perché ancora non è pronta per l'esame e perché sta elaborando il lutto di aver terminato tutti i dolciumi.
E' un mondo difficile.

 
 
 
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Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

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