Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

 

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PIU' STOFFA PER TUTTI

Post n°380 pubblicato il 18 Settembre 2007 da ausdauer
 

Tra due settimane dovrei sostenere il mio ultimo esame, ma sono triste, sconsolata, affranta, avvilita.

Come se non avessi abbastanza problemi in questo periodo. La mia ormai collaudata crema idratante per capelli superlisci e brillanti di luce propria è diventata introvabile. Mio fratello si è appropriato del mio Silk Epil, con il quale affronta periodicamente e con un coraggio invidiabile l'ardua estirpazione pilifera sul suo petto villoso (che poi avrà 8 peli in croce, ma dettagli) lasciandomi tanti gloriosi ricordini. Il Jet Fresh alla lavanda, che per anni ha diffuso il suo inebriante
aroma all'interno della Sacra Auto, non è più commercio da mesi. Senza contare che il mio compagno di merende, ignaro di trascinare con sé un chewing gum portatore della bava umida di chissà chi, è salito sula mia Sacrissima Immacolata Auto spalmandomi il suddetto ospite indesiderato sul tappetino.

Oggi il colpo di grazia. Entro nel mio negozietto preferito, nel centro commerciale, e m'illumino d'immenso quasi subito, poichè all'entrata già scorgo i jeans che desidero. Li prendo, li ammiro, gioisco. A fatica recupero una M e mi dirigo verso il camerino per provarli. Al ginocchio si fermano. Mi acciglio. Tiro su energicamente e a metà coscia vedo la mia cellulite così chiaramente che devo appoggiarmi alla parete del camerino per non perdere i sensi. Eppure, la M è la mia taglia da sempre. Tutti gli altri pantaloni sono M e continuano ad andarmi perfettamente. Con una forza che nemmeno credevo di possedere riesco a far contenere dalla stoffa il mio sedere, che però grida vendetta da ogni cm in esubero. Controllo di aver preso la taglia giusta, sia mai che nella fretta... E' giusta, maledizione. E le mie gambe così rischiano la cancrena, per cui sono costretta ad arrendermi. Perplimendomi (questa piace, lo so) torno indietro fingendo indifferenza, ripongo i jeans (brutti, cattivi e antipatici) e mi metto a cercare una L.
XS... XS... XS... S... S... S... S... S... S... S... S... S... M. Basta.
Cambio pila di jeans, con affanno, e mi metto a rovistare con la foga dettata dalla disperazione. Sono tutte S. Trovo una sola L, dimenticata in un angolo, e pure quella non è che renda giustizia alla mie curve.

L'episodio mi ha gettata nello sconforto, lo devo ammettere. Di questo passo la mia taglia fissa sarà la L. E di questa taglia, considerata fuori moda, rimarranno solo gli abiti più scrausi della collezione stagionale.
Tra qualche anno, se non tornano di moda le taglie morbide, sarò costretta a vestirmi soltanto di lunghi camicioni a fiori per extra-large, o in alternativa di sacchi per l'immondizia, i quali per contro mi faranno sudare copiosamente e perdere tutti i chili in eccesso. Maledetta gioventù boicottatrice di piadine, non c'è giustizia per le romagnole amanti del cappelletto.

Ribelliamoci, qua ci vuole più stoffa per tutti.

 
 
 
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Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

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