Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

 

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Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 27 Giugno 2005 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Se è vero che gli animali domestici finiscono per assomigliare in qualche modo ai loro padroni mi chiedo quale parte di me possa aver assorbito il mio micio per scegliere come cuccia temporanea il cofano della mia auto. Non ci si è appoggiato sopra, per godere della frescura metallica di una macchina rimasta in garage al fresco per ore. Assolutamente niente di tutto questo: con l'agilità di un contorsionista si è ricavato un piccolo spazio all'interno del cofano della mia auto e lì è rimasto a beneficiare di chissà quali incomprensibili comodità latenti.

Ignara di ciò alle due di sabato pomeriggio, nel pieno della canicola più feroce, mi sono recata al lavoro canticchiando a radio accesa qualche bella canzoncina. A dire il vero mi pareva di aver sentito uno strano cigolio, ma non ci ho fatto più di tanto caso. Non sono mai così sveglia da allarmarmi seriamente ai primi segnali di pericolo.

Alle dieci di sera (e notare, otto ore dopo) ero imbottigliata nel traffico in preda all'isteria quando mi è squillato il telefono. Ho spento la radio ed è stato lì che mi sono resa conto del miagolio disperato che proveniva da chissà dove.

"Oh no, ho un gatto in macchina."

"Eh???"

"Oddio ho un gatto in macchina!!!!"

"Sei impazzita?"

Miao miao miaoooo!!

"Oh cavolo, hai un gatto in macchina davvero!!!"

Dov'è?? Dove si è infilato questo scemo di un gatto??

Ovviamente una volta arrivata in garage il gatto non ne voleva più sapere di farsi sentire, così mia madre e mio fratello per qualche minuto hanno seriamente dubitato della mia sanità mentale (non che fosse la prima volta).

Le operazioni di estrazione del gatto hanno rasentato l'assurdo: mio fratello che alza con il cric la macchina, e da sotto cerca di spingerlo fuori, mia madre ed io che cerchiamo di afferrarlo mentre lui schizza da una parte all'altra del motore rovente con un'agilità spiegabile solo con il terrore che lo deve aver devastato.

Epilogo: mio fratello, pronto per uscire, ha dovuto rifare la doccia e cambiarsi di nuovo i vestiti. Mia madre ha dovuto rinunciare ad uscire poichè ormai si era fatto troppo tardi. Io sono uscita lo stesso, ma le condizioni in cui versavo erano veramente pietose e all'una sono stata riportata a letto.

Il gatto invece, dopo essersi reidratato e ripreso dallo spavento, ha raggiunto la sua mamma trotterellando e ora è in giardino che gioca come se nulla fosse accaduto.

Questo gatto sento che vagamente mi assomiglia: gli manca la consapevolezza, e forse è per questo che è ancora vivo.


A volte non credo di essere ancora in grado si spiegare chi sono e che cosa sto facendo.

 
 
 
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Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

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