Sgosh!

Mai avuto grossi problemi di comportamento a scuola. Certo, alle elementari ero un po' vivace e parecchio svogliata, prendevo note sul diario quasi ogni giorno a causa delle mie continue dimenticanze o per il fatto che preferivo di gran lunga chiacchierare che seguire le lezioni, ma avevo ottimi voti e il mio comportamente non era certo qualcosa di insopportabile. Alle medie ho preso qualche nota sul registro, ma tutti episodi che comunque non hanno mai coinvolto i miei genitori in quanto ritengo di essermi sempre comportata entro certi limiti. Alle superiori non si è mai posto il problema, tanto che un anno mi sono trovata un bel 10 in condotta stampato in pagella.
A casa di estranei, in giro per negozi, in compagnia di amici o in qualunque altro posto i miei genitori non si sono mai sentiti rimproverare alcunché sulla loro figliola.

Poi un giorno, a 25 anni, mi ritrovo nello studio di un'oculista impaziente, che si è vista costretta a chiamare dentro l'ambulatorio mia madre. "Sua figlia è indisciplinata, non collabora!" e io a giustificarmi, con gli occhioni lucidi, che la signora cattiva voleva provarmi la pressione degli occhi con un arnese malefico e io avevo tanta paura, mentre mia madre, santissima donna, scuote mesta il capo vergognandosi. "La ragazza non ha due anni, dovrebbe riuscire a controllarsi!" rincara la dose la malefica signora piuttosto stizzita, mentre io giocherello imbarazzata con la cerniera della mia borsa. "Ma non c'è problema Signora, ora le faccio il foglio per prendere l'appuntamento qui da noi per ripetere questa visita più approfonditamente."

Tralasciando il fatto che probabilmente sarò presa per i fondelli dall'intera famiglia per il resto della mia esistenza, lunedì questo benedetto esame agli occhi mi toccherà farlo. Dopo essere stata per anni l'incubo delle ostetriche del consultorio, le mie prossime vittime sta a vedere che dovranno essere gli oculisti.