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I subagenti assicurativi e la loro doppia vita…..lavorativa


Da un po’ di tempo rifletto, non nello specchio ma dentro un pensiero unico ed incommensurabile: “Perché i subagenti assicurativi non si prendono le loro responsabilità, crescono e cominciano veramente a fare la loro attività di intermediazione assicurativa in modo esclusivo?”Molti subagenti assicurativi infatti, oltre a fare questo lavoro, ne fanno anche un altro, se non altri, praticamente come fanno tutti i cittadini italiani.Negli anni interminabili della mia lunga vita sono stata a pensare, che se fanno così, forse non lo fanno in modo professionale l’attività di intermediazione assicurativa : senza aggiornarsi, senza organizzarsi, senza  progettazione ma non  mi sono mai chiesta il motivo.Mia nonna, buonanima, mi diceva spesso: “Guarda sempre cosa c’è dietro le cose!”E così ho fatto per capire questo comportamento dei subagenti e mi sono resa conto di una cosa: forse è la scarsa  rimuneratività del settore assicurativo a spingere i subagente a fare anche altri lavori?In effetti, già le provvigioni assicurative sono da fame per gli agenti assicurativi, immaginiamoci per i subagenti, per non parlare dell’eccessiva burocrazia che negli anni fa  perdere sempre più tempo ad impacchettare i clienti con “camionate” di carta (della serie: abbattiamo una foresta al giorno!).La colpa di queste misere provvigioni non è degli agenti assicurativi, i quali , rispetto ai subagenti si prendono le loro responsabilità di fronte alle compagnie e alla società a differenza dei subagenti che vivono sempre nella loro sfrontata immaturità.Però non si può pretendere  che i subagenti facciano la fame con le provvigioni assicurative che in certi casi non coprono neanche le spese.Molti dicono che il ramo vita sia remunerativo ma io ed i miei tanti amici intermediari assicurativi mi dicono che una balla pazzesca:Primo perché è abbastanza remunerativo ma solo l’anno della stipulaSecondo perché il tempo che perdi per fare anche solo una “polizzetta vita” da 300 euro è infinito visto che devi preparare 300 quintali di carta ,  44 firme del cliente, pratiche di antiriciclaggio, antimafia, antitaccheggio, anti-tacchinaggio,  2.500 fotocopie, 44 ispezioni fiscali, patrimoniali sulla vita anche sessuale del cliente, per non dimenticare 4 calci nel deretano all’assicurato in modo che cadendo si faccia male o muoia e possa recuperare, attraverso il capitale assicurato, il tempo perso.Copyright © L’Assicuratrice in Rosa - Tutti i diritti sono riservati ed è vietata anche la riproduzione parziale (i ns legali monitorano la rete e chi copia sarà denunciato immediatamente)