L'angolo di Jane

L'agente segreto - Joseph Conrad


Titolo: L'agente segreto Titolo originale: The Secret Agent Autore: Joseph Conrad Traduzione: Annagrazia Bassi Casa editrice: Newton Compton pag: 256
Nel 1894 l'anarchico francese Martial Bourdin morì a causa della prematura esplosione di una bomba che stava trasportando nei pressi dell'osservatorio di Greenwich, probabilmente per realizzare un attacco dinamitardo contro uno dei più illustri simboli britannici. Queste almeno furono le deduzioni della polizia, perché l'uomo, che sopravvisse per poco tempo dopo la deflagrazione, si rifiutò di rivelare le proprie intenzioni, né confessò il proprio nome, fino a che sopraggiunse la morte. Addosso all'uomo fu trovata una ingente quantità di denaro, cosa che fece immaginare che non avesse alcuna intenzione di farsi saltare in aria, ma anzi di fuggire non appena svolto il proprio compito: solo per un evento fortuito questo non era accaduto.L'intervento del “caso”, del destino beffardo che aveva giocato l'attentatore, doveva aver molto colpito Joseph Conrad, da sempre affascinato, nei suoi romanzi, dagli eventi in grado di sovvertire vite intere. Nel 1907 lo scrittore pubblicò “L'agente segreto”, una versione romanzata di quello stesso attentato, ambientata però nel 1896 e rivissuta attraverso personaggi fittizi.“L'agente segreto” è un romanzo profondamente diverso da quelli ispirati alla vita di mare: di solito c'è sempre un personaggio, fra i molti punti di vista offerti da Conrad, amante delle molteplici prospettive di racconto, con cui solidalizzare, qualcuno che rappresenti un lato positivo, una tendenza al bene. In “L'agente segreto” invece non ci sono innocenti, salvo forse solo colui che realizza materialmente l'attentato, ma solo perché Conrad sceglie di farlo essere un ragazzo con disabilità mentali, totalmente inconsapevole di quello che sta facendo, manipolato da qualcuno di cui si fida; l'innocenza di Stevie però sarà tutt'altro che un bene, perché in realtà ne sarà la condanna.“L'agente segreto” è un romanzo che ha per tema il tradimento e la doppiezza: in questa storia nessuno mostra la propria natura, tutti fingono e hanno obiettivi diversi da quelli che dichiarano. La doppiezza e la finzione arrivano a contaminare ogni aspetto della vita umana, dall'ambito lavorativo a quello famigliare, fino alle più alte istituzioni sociali.Apparentemente Mr. Verloc è un commerciante  londinese di merci ambigue (materiale pornografico e simili), affiliato ad un gruppo anarchico, ma in realtà è l'agente segreto Δ (delta), al servizio di varie ambasciate straniere e che talora collabora anche la polizia britannica. Winnie Verloc, che ha sposato il più anziano Mr. Verloc, solo  perché le sembrava fosse un uomo di buon cuore, in grado di accettare di prendersi cura del fratello Stevie, un ragazzo con problemi mentali al quale tiene come un figlio, e dell'anziana madre, in realtà conosce solo una parte delle attività del marito, quelle cioè più in superficie di commerciante ed anarchico, mentre ignora la reale natura delle sue occupazioni, sua autentica fonte di guadagno.Per anni Mr. Verloc è stato l'agente più fidato del vecchio ambasciatore, ma quando i vertici cambiano, Verloc viene messo alle strette da chi lo sostituito e minacciato di licenziamento da Mr. Vladimir, perché ritenuto poco utile. Mr. Vladimir vorrebbe che sul suolo inglese venisse realizzato un attentato contro la nuova religione dei britannici, la scienza, perché ritiene che questo scatenerebbe nell'opinione pubblica inglese il desiderio di introdurre norme repressive che diversamente non sarebbero mai accettate, per poi favorirne l'applicazione anche nella propria nazione.In un racconto che anticipa gli eventi per poi ritornare su come si sono svolti, apprendiamo del fallimentare tentativo di Mr. Verloc di dimostrare il proprio valore, in una sequenza di avvenimenti in cui l'imprevisto giocherà all'agente segreto e alla sua famiglia un tiro mancino. Ad esplodere non sarà solo una bomba, ma una serie di finzioni e di apparente rispettabilità che teneva in piedi la vita di Mr. Verloc.“L'agente segreto” è un romanzo molto moderno, estremamente cinico, una “semplice storia”, come la definì lo stesso autore nel sottotitolo spesso associato al titolo principale, che però rivela una complessità di rapporti umani improntati alla falsità.Perfino dalla parte dei “buoni”, esiste una rivalità fra l'ispettore capo Heat, che vorrebbe coprire la vera natura dell'attentato che farebbe saltare i suoi ponti con fidati informatori e creerebbe troppo scandalo, e il Vice Commissario che invece vorrebbe porre fine alla carriera degli agenti come Verloc , elementi pericolosi sempre in grado di turbare l'ordine pubblico, sebbene in questa scelta sia guidato anche da motivi di natura personale, nel tentativo di salvare un amico della moglie.“L'agente segreto” è un romanzo giocato tutto sulla psicologia dei suoi personaggi, desiderosi di nascondere la propria vera natura, che rivela attraverso di essi l'essenza ambigua del potere e dei suoi mezzi di controllo.Non posso dire che questo sia tra i miei romanzi preferiti di Conrad, sebbene ne apprezzi la fine capacità di tratteggiare personalità complesse in situazioni di fragilità psicologica, perché ha in sé una certa staticità: sappiamo quasi da subito cosa sta per accadere o è accaduto, cioè il fallimentare attentato all'osservatorio, quel che ci resta da osservare è il “domino” della caduta delle illusioni ed una serie di tradimenti a catena; questo rende la narrazione forse meno avvincente del solito.Apprezzo comunque il tentativo di Conrad di raccontare un mondo di ambiguità e manipolazione dell'opinione pubblica che ha le sue radici fin da un passato piuttosto lontano e rispecchia probabilmente quanto ancora avviene oggi.Di Joseph Conrad ho recensito anche:I duellantiIl caso