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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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Il principiante. Racconto da fine del mondo – Blue Willow

Post n°944 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da bluewillow
 

Città di Lakam - 2000 a.C.

“Te lo giuro su quel che ho di più caro! Che Xbalanque il nero mi divori nella foresta se mento, li ho visti laggiù, vicino al tempio di Ahaw Kin.” .

Il giovane Ahkal ansimava ancora, sfinito dalla rapida corsa che lo aveva portato a corte nel più breve tempo possibile. Il fratello più piccolo del re era inginocchiato ai piedi del trono e, nonostante fosse una grave infrazione del protocollo, lo sguardo era fisso in quelli del sovrano, gli occhi spalancati, come se a quel modo Kan Balam potesse vedervi attraverso e rivivere lo sconcerto di quegli ultimi istanti che avevano reso Ahaw Kin, il coraggioso, una creatura tremante, la cui agitazione sembrava comunicarsi perfino alla solida pietra sulla quale poggiava.

Il sommo sacerdote Pacal intervenne, come suo costume, per tentare di portare chiarezza nelle confuse parole del ragazzo: “Dici che hai visto il sole oscurarsi e poi una nube scendere dal cielo. Ma poco fa ero fuori, nei giardini, e non ho notato nulla.”

“ Da qui il tempio non si vede. Vi prego fate come mi hanno chiesto, seguitemi. Sono divinità potenti “ fu la concisa risposta di Ahkal

Pacal si sentì punto nell'orgoglio, aveva difeso e protetto il nome degli dei per tutta la vita, li aveva interrogati offrendo loro complicati sacrifici e aveva dovuto interpretare le loro risposte silenziose. Che ora gli dei parlassero al primo sventato incontrato per strada era semplicemente inconcepibile. Ma si trattava pur sempre del fratello del re. Un uomo sciocco, certo. Ma un sommo sacerdote doveva tener conto del rango.

“ Io credo che tu abbia bevuto troppo idromele. “ L'accusa fece sussultare Ahkal, solo un paio di sere prima aveva svegliato tutto il palazzo rientrando nelle sue stanze ubriaco fradicio “ Ma hai chiamato in causa gli dei e credo tu ne conosca le conseguenze “. Bestemmiare gli dei prevedeva la pubblica fustigazione. “Non c'è bisogno di scomodare sua maestà. Verrò io e se davvero hai visto gli dei, se davvero gli dei ti hanno parlato, non c'è persona più adatta di me per questo compito “ aggiunse il sommo sacerdote, con un tono che lasciava ben intendere quanto poca fiducia riponesse nelle parole di Ahkal.

Furono chiamati i portantini della lettiga e alcuni guerrieri. In un tempo che Ahkal giudicò fin troppo lungo, una processione fatta di servi sventaglianti, alcune delle guardie più fedeli di Pacal e dallo stesso fratello del re, cominciò ad incamminarsi verso il tempio del dio del sole.
Man mano che il piccolo gruppo si avvicinava alla costruzione, fu sempre più chiaro che Ahkal non aveva mentito: un grosso disco grigio, simile ad una nube fatta di metallo, scintillava nel cielo, proiettando sotto di sé un'ombra circolare che copriva tutto l'edificio.
Al di sotto di essa, persone di ogni età, sesso e condizione sociale erano inginocchiate salmodiando preghiere, guidate da alcuni sacerdoti del tempio. Ognuno di essi era rivolto verso un punto preciso, ma solo quando Pacal e i suoi accompagnatori furono giunti sul posto, fu chiaro chi fosse l'oggetto di tanta adorazione.

Una creatura lucente, posta sulla pietra sopraelevata da cui tante volte Pacal si era rivolto ai fedeli, tutta rivestita d'oro puro, con quattro braccia e una sola gamba quadrata, che era un tutt'uno col busto e che terminava in un grande viso tondo, con un solo occhio, attirava gli sguardi, le preghiere, le suppliche di quella massa adorante.

Ahkal si diresse subito nella sua direzione e si inginocchiò ai piedi del dio d'oro, mentre gli altri attendevano più discosti, al limite della folla. Poi il ragazzo si rialzò e tornò indietro "Ha detto che vuole parlarti ".

Pacal si fece forza. Aveva spesso sognato che gli idoli di pietra prendessero vita e gli impartissero norme di saggezza, ma mai avrebbe immaginato che un dio avrebbe potuto mostrarsi a quel modo alla plebaglia, interpellando un sommo sacerdote solo come seconda scelta. La cosa lo feriva, ma le vie degli dei erano a volte misteriose.
Quella creatura, di aspetto solo vagamente umano, era più brutta perfino di Camazotz il dio vampiro: che gli dei lo perdonassero, si sarebbe aspettato un po' più distinzione.
Nonostante tutto, tentò di mettere a tacere quei pensieri e fattosi vicino iniziò con i saluti rituali: “Oh dio potente! Oh fonte di ogni luce! Oh tu.. “ ma il dio lo interruppe subito.
Da un punto imprecisato della testa, venne una voce squillante “Sei tu il capo degli uomini? “ disse, staccando bene ogni parola dall'altra.

Pacal non si era ancora del tutto ripreso dall'indignazione: gli dei che conosceva non lo avevano mai interrotto. Fu tentato di dire che lo era, ma pensò che forse il dio voleva mettere alla prova la sua sincerità “ No. Non sono io. Sono stato designato da sua maestà il saggio, il luminoso, il benedetto dalla luna, protetto dal dio serpente piumato, Kan Balam I, quale suo umile rappresentante.”

“Allora sei il portavoce ufficiale degli uomini? “ chiese nel medesimo tono il dio.

Pacal non capì cosa fosse un portavoce, ma non ebbe coraggio di fare domande e rispose semplicemente “Sì, io sono il sommo sacerdote”.

“Ho un messaggio per voi. Siete stati scelti per partecipare a “Il principiante”. Tutte le più selvagge razze dell'universo concorrono. Ogni 4012 anni (secondo la vostra rivoluzione terrestre) c'è uno spazio-voto universale e la razza meno popolare viene eliminata dai raggi gamma di una stella, fatta collassare per l'occasione. Ma in palio, ascoltami bene, c'è il premio più sconvolgente che una razza primitiva possa desiderare, il più alto onore per voi carbonici: un posto nella confederazione intergalattica, l'onore di essere fra i più fighi e integrati dell'universo e l'assicurazione che non infiltreremo più alieni nelle vostre élite di comando. Allora cosa ne pensi? “

Pacal rimase immobile, silenzioso, sudando freddo. Cosa diamine aveva detto il dio?

“Tutto chiaro? Vuoi che te lo ripeta? “ chiese il dio dopo un po'.

Pacal si gettò a terra, in lacrime.

“Oh dio possente! Abbi pietà della mia miseria. No, non ho compreso.” disse sinceramente Pacal.

“Allora te la metto giù più facile. Tu rispondi solo alle mie domande. Vuoi che la tua razza sia amata in tutto l'universo? “

A Pacal la domanda sembrò più semplice della precedente.” Sì, oh divino! “

“Accetti la clausola dell'irraggiamento in caso di perdita? “ chiese di nuovo l'idolo.

Pacal ricominciò a piagnucolare.” Cos'è, oh possente, un irraggiamento? “

“Significa che in caso di spazio-voto a vostro sfavore sarete colpiti dai raggi di una stella “.

Pacal si chiese cosa rispondere. Era una cosa buona o cattiva?
Si affidò al volere degli dei “Tu cosa suggerisci che faccia, oh sublime? “

“Io ti suggerisco di accettare. Non hai idea di quanto sia difficile per voi extra-confederati ottenere dei buoni posti di lavoro. Sarebbe la fine di una discriminazione, secondo me “.

Pacal aveva compreso solo la prima parte della frase, rimase nuovamente in silenzio.
“Te lo ripeto. Accetti? “
Il sommo sacerdote fece un sospiro “ Sì! Che sia fatto il volere degli dei!”.

“Bene! Allora segnati questa data. Fra 4012 rivoluzioni terrestri torneremo e vi comunicheremo il risultato dello spazio-voto. Nel tuo calendario sarà il 4 Ahau 8 Cumku. Mi raccomando diffondi la notizia come si deve e cerca di favorire una buona evoluzione. Gli spazio-votanti vanno matti per l'arte sonora, se produrrete motivetti orecchiabili avrete tanta di quella popolarità che i centaurani si caveranno un paio d'occhi solo per assomigliare a voi binocoli. Altrimenti, bello, beh sarà la fine e ciao a tutta la compagnia! “
“Cosa? La fine?” fece Pacal.
“Sì “ disse l'idolo “La fine del tuo mondo. I patti erano chiari. Ormai hai accettato, ti ho registrato con contratto vincolante standard. Troppo tardi per ripensarci. Stammi bene! “

Detto questo, l'idolo si mosse, come se scivolasse sulla pietra prima e sull'erba poi, per portarsi proprio al centro del grande disco d'ombra, mentre le acclamazioni e le preghiere della folla si facevano più forti e il sommo sacerdote, ancora stordito, si portava le mani al volto, sconvolto dalla portata della sua sventatezza.

Un raggio luminoso partì dalla nube d'argento per posarsi sul dio dorato, poi, in un attimo, l'essere divino scomparve e la nube si alzò sempre più alta nel cielo, fino a non essere più visibile.

Ahkal si portò vicino a Pacal “Allora, cosa ha detto il dio? “

“Ha detto...ha detto... che sta per arrivare la fine del mondo! “

21 Dicembre 2012 – Palenque, Messico

Kmal-4-C era il più popolare presentatore sintetico dell'universo confederato. Sapeva infondere alle sue parole la giusta dose di partecipazione emotiva, senso dell'umorismo e pacato distacco, necessaria per trasmissioni dal ritmo veloce come “Il principiante”, le cui puntate si susseguivano rapidamente alla fine di ogni settimana Centaurana, corrispondente a circa 4000 anni terrestri.
Kmal avrebbe voluto di nuovo i Maya per la seconda puntata, ma a quanto pare erano stati spazzati via prima ancora che ci pensassero i raggi gamma. Aveva sospettato che gli uomini avessero poche chance: il rappresentante umano non era poi così sveglio, ma almeno sembrava che tutti i partecipanti di quel pianeta fossero a conoscenza dell'evento. Da più parti i mezzi di trasmissione ripetevano la notizia dell'imminente fine del mondo, prevista dai Maya: evidentemente quei terrestri conoscevano i propri limiti e si erano già rassegnati.
Al posto del tempio di Lakam, ora c'era una chiesa cattolica e dopo essersi presentato a quello che altri umani, piuttosto turbati e rumorosi, gli avevano indicato come sacerdote, gli aveva chiesto: “Qual è la vostra città più importante adesso? “

Il sacerdote, credendo che l'essere lucente che aveva davanti, simile ad una specie di robot ricoperto di dorato metallo fluido, intendesse la capitale della fede, disse: “ Roma!”
Il robot proiettò un mappamondo olografico 3D davanti al sacerdote tremante e gli chiese “ Potresti indicarmela, per favore? “
L'uomo allungò un dito tremante verso la capitale dell'Italia.

Il robot impostò alcuni valori su uno schermo, che aveva sul braccio, e scomparve nel nulla.
“ Grazie e scusa per il disturbo!” disse una voce che sembrava provenire dal nulla, un decimo di secondo dopo che la figura era già scomparsa.

Il sacerdote sussultò ancora, poi svenne.

21 Dicembre 2012 – Roma, Italia


“ Benvenuti alla prima eliminazione di questa serie di “Il principiante”, il gioco che mette in palio un posto nella confederazione intergalattica per le specie più arretrate dell'universo.
Lo spazio-voto è stato aperto per tutta l'ultima settimana centaurana e a quanto pare i terrestri, la specie appena entrata nel gioco, sono in lieve svantaggio, insieme ai calamari giganti del pianeta acquatico di Speed-2000b.

Le due specie meno votate dovranno sfidarsi nella manche eliminatoria. Al termine di questa puntata scopriremo chi proseguirà nel gioco e chi invece verrà irraggiato, sparendo per sempre.
Come previsto dal regolamento trasmettiamo dal pianeta del concorrente più giovane. Siamo quindi a Roma, una città che i terrestri locali definiscono eterna » Kmal-4-C si lasciò sfuggire una chioccia risatina e aggiunse «Vedremo se lo rimarrà ancora “.

“La sfida dovrà dimostrare quale dei due concorrenti abbia raggiunto il più alto grado di civiltà. I calamari, concorrenti con più anzianità, hanno potuto scegliere la materia per la contesa finale: il canto.

Abbiamo già messo a confronto la tipica scultura terrestre contro quella degli speediani, in una manche che ha visto le escrezioni plastiche luminose dei calamari battere “Il David” di un tale Michelangelo (questi terrestri sono troppo autoreferenziali, a chi piacerebbe mai un terrestre nudo?).
Nella gara di arte culinaria, la pizza terrestre ha battuto il plancton molle degli speediani, mentre nella manche di disegno i quadri di Picasso e gli schizzi di inchiostro dei calamari hanno raggiunto un risultato di parità.
Quindi a decidere tutto sarà proprio questa ultima sfida.
Per primi gareggeranno i calamari. Ecco a voi l'ascolto di, “Blurb-Blurb”, l'inno pancontinentale calamaro, la canzone che i calamari giudicano più bella in assoluto “.

L'inquadratura staccò da Kmal-4-C e partì il collegamento con Speed-2000b, dove Octavia Nautilus aveva appena attaccato con le note più basse e commoventi di “Blurb Blurb”.

Kmal-4-C si rivolse al suo assistente “Allora, hai trovato qualcuno disposto a partecipare? Possibile che questi terrestri abbiano già gettato la spugna? “

“Capo, non so perché scappano tutti. Sono una razza pavida. Anche convincere il pizzaiolo non è stato mica facile “

“Cerca di darti da fare, diamine! Non è mai capitato che i concorrenti non partecipassero all'ultima sfida. Ho capito, devo pensarci io! “

Kmal-4-C si materializzò in piazza Navona, vicino alla fontana. Una bambina, dallo stupore, lasciò cadere il gelato che stava mangiando e tirò per il soprabito la madre che parlava con una conoscente.

“ Ma-mamma, guarda! “ disse la piccola, indicando la creatura lucente, che poco alla volta stava attirando tutti gli sguardi attorno.

“Sì, un attimo tesoro” fece la madre con noncuranza, continuando la conversazione con l'amica.

La bimba corse più vicino a Kmal-4-C “Sei un pagliaccio? “ chiese.
Kmal-4-C se ne risentì un po', ma fece buon viso a cattivo gioco “No tesoro, sono un presentatore. Vuoi partecipare ad una gara di canto? “

La bambina rimase estasiata “Come lo Zecchino d'oro?” domandò curiosa.

“Certo cara” fece Kmal, anche se non sapeva cosa fosse uno zecchino, ma nel suo breve soggiorno aveva capito bene quanto i terrestri rispettassero l'oro.

“Devo chiedere a mamma “ disse, poi ritornò dalla madre e le disse, tirandola nuovamente per il soprabito “ Mamma mi fai partecipare allo Zecchino d'oro?”
Sempre senza voltarsi la donna disse “Sì, sì. Stai buona Lavinia, però. “

Lavinia corse nuovamente da Kmal-4-C « Ha detto che posso » riferì sorridendo.

Kmal-4-C non se lo fece ripetere, prese la bimba per la manina e la teletrasportò sul palcoscenico de “Il principiante”.
“ Giusto in tempo, capo, la Nautilus ha finito ora” disse l'assistente.

“E ora, ecco a voi l'esibizione della rappresentante terrestre. La grande cantante... “poi più piano chiese alla bimba “Come ti chiami cara?” “Lavinia!” fece lei emozionata.

“Ecco a voi Lavinia! “

Kmal-4-C mise un microfono adatto alla voci terrestri in mano alla piccola, che prese fiato ed intonò la sua canzone preferita.

Le prime note di quella pura voce, cristallina ed infantile, furono la più dolce carezza che mai fosse giunta alle orecchie della confederazione galattica.

Anche nelle zone più remote e selvagge, dove la vita aveva meno valore dello sputo di una ranocchia dei meteoriti, i cuori (o gli organi facenti funzione) si strinsero dalla commozione, mentre la storia raccontata dalla canzone della piccola Lavinia faceva breccia perfino sotto la scorza di duro cinismo che aveva da sempre contraddistinto i cittadini confederati.
Miliardi di essere viventi piansero, quando la canzone giunse al suo epilogo, e ondate di voti a favore dei terrestri intasarono tutti i centralini spaziali.
Perfino Kmal-4-C, che era fatto solo di metallo e pietre accumulatrici di energia, sentì smuoversi qualcosa dentro che non era un semplice bug di sistema, ma l'espressione di un sentimento autentico.

“ Non credevo che i terrestri fossero capaci di un'arte così alta “ disse Kmal-4-C “Non so come andrà, ma grazie Lavinia, sei stata bravissima “ aggiunse il presentatore.

“Ma ora ecco la busta con il risultato “ si riprese rapidamente Kmal, la aprì e dopo una opportuna pausa ad effetto disse “Vincono i terrestri signori e signori. Gli umani passano il turno! “
Poi si collegò con il pianeta Speed-2000b “Mi dispiace calamari. Siete fuori!” e spinse il bottone che iniziava il processo di distruzione della stella principale della costellazione del Polpo.
“Bene, piccola Lavinia, hai vinto. “ poi rivolto al pubblico “ Tra 4012 anni ci rivedremo per il prossimo turno di eliminazione. Grazie per averci seguito! Arrivederci alla prossima puntata de “Il principiante”.”

Poi Kmal-4-C riteletrasportò la piccola Lavinia in piazza Navona e sparì.
La madre la stava cercando disperata, la piccola si era assentata solo qualche minuto ma non le riusciva di scorgerla in nessun punto della piazza, poi la donna la vide, le corse incontro e le urlò « Dove sei stata? Ti ho detto di non allontanarti Lavinia! »

“Ho cantato allo Zecchino d'oro mamma “ La madre fece per arrabbiarsi, ma poi ci ripensò, la abbracciò e disse “Non dire sciocchezze! La prossima volta vedi, se scappi ancora io...”non seppe cosa dire, la abbracciò forte, poi la tirò per il braccino e si avviarono verso casa.

Se il mondo non finirà, se il cielo non cadrà sulle vostre teste, se le porte dell'inferno non si apriranno e se nello spazio c'è fritto di calamaro per tutti, lo dovete alla piccola Lavinia e a una canzone che Kmal-4-C sta riascoltando proprio in questo momento:

Questa (cliccare)


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Tutti i personaggi di questo racconto sono immaginari e ogni rassomiglianza a persone reali, realmente esistite o esistenti, è puramente casuale (ma non vi consiglierei di partire per Speed-2000b per le feste!).

 

 
 
 
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