Un Anima a nudo

Anatomia di una convivenza...


 Oggi parliamo di... OMBRA... quella strana cosa descritta in modo scientifico cosi : è l'area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce. Questo strano fenomeno su di cui si è lavorato tantissimo con la fantasia a partire dalla celebre ombra di Peter Pan , o l'ombra che preannuncia l'arrivo del cattivo... quella che di notte si allunga sotto un lampione  ed inizia la musichetta da suspence... o all'ombra con tanto di coltello proiettata sulla tenda della doccia... e infine la famosa ombra del Nosferatu alias il nostro Dracula... comunque sia queste ombre hanno sempre comune denominatore che ora vedremo.Ma secondo me è meglio disquisire dell' ombra più celebre e meno menzionata , ossia, il nostro lato ombra. Il nostro lato ombra chiamato anche lato oscuro, da sempre sinonimo di malvagità.Dentro ognuno di noi si muove guardinga un’Ombra. Dietro la maschera che ogni giorno indossiamo, per nostro compiacimento o per quello altrui, occultato abilmente dietro il volto, il sorriso, le diverse espressioni mimiche che “esponiamo” al resto del mondo, vive un altro lato della nostra personalità. Ciascuno di noi ama costruirsi un’immagine di sé: ci piace immaginarci, intelligenti, generosi, capaci, con un buon carattere, rispettosi, bravi padri, brave madri, bravi studenti, dotati di particolari qualità, ecc.In realtà, presa nel suo insieme la personalità possiede altre qualità di natura inferiore e di cui non siamo affatto consapevoli e coscienti. Il nostro lato Ombra ci pone faccia a faccia con tali qualità inferiori: brutalità, tradimento, crudeltà, violenza, odio, astio, cinismo, invidia, gelosia, ecc. Jung teneva in grande considerazione l’“acquisizione della coscienza” che la comparava, usando un linguaggio metaforico, al più squisito frutto dell’“albero della vita”, pur riconoscendo che, senza alcun dubbio, il processo della coscienza, gettava il seme della frantumazione della continuità della Personalità totale, della dissociazione delle parti superiori dalle parti inferiori.L’Ombra personale, stando alla interpretazione data da Jung stesso, è una parte inferiore della personalità, un segmento includente i tratti delle qualità inferiori e indifferenziate; sono tratti deficitari e spesso negativi. Nel 1917 descrive in modo alquanto suggestivo questo aspetto della personalità umana accostandolo ad una sorta di alter ego : ”è ”un altro”, un uomo reale che pensa, fa, sente e aspira a tutto ciò che è riprovevole e degno di disprezzo. L’uomo integro però sa che anche il suo più spietato nemico, anzi un’intera schiera di nemici, non vale, quell’unico tremendo avversario, quell’ ”altro” che è in lui, che “abita nel suo petto””. Insomma un pericoloso mister Hyde alberga in ciascuno di noi.Oggi sappiamo, senza però comprenderlo fino in fondo, che la luce – composta da particelle chiamate fotoni – è sia corpuscolare che ondulatoria, ovvero che si può comportare – a seconda dei casi e dell’osservatore – sia come una particella sia come un’onda. È questo uno dei tanti apparenti paradossi del mondo della fisica quantistica, gli stessi paradossi che nascono tra coscienza e inconscio quando ci addentriamo nel mondo della psiche, gli stessi paradossi che Jung inizio ad intuire essere presenti così come nel mondo subatomico anche nel mondo psichico.In psicologia – l’ambito d’interesse primario in questo contesto – sappiamo bene che la Luce è da sempre stata un simbolo della coscienza. Le comparazioni letterarie, religiose, antropologiche, mitologiche e psicologiche ci dimostrano sempre questo costante abbinamento luce-coscienza.L’Ombra, come abbiamo appena visto, è un archetipo potente, è il contenitore di tutto quello che ci è mancato nel bene e di tutto quello che abbiamo ricevuto nel male. É quindi il nostro Alter Ego, il Nemico, l’Antagonista, quello che nei miti e nelle fiabe interpreta il ruolo del cattivo e che spesso viene rappresentato sotto forma di mostro, drago o demone. Ogni nostra sofferenza deriva dal venire sopraffatti dall’aspetto negativo di un archetipo (il lato Ombra) che dobbiamo imparare prima a vedere e riconoscere, e poi a dominare, contrastare, opporgli resistenza.La maggior parte della nostra Ombra deriva dalla repressione delle emozioni che scivolano nell’inconscio e diventano sempre più potenti perché non le viene permesso di esprimersi: l’Io deve imparare a riconoscere le emozioni negative ed esprimerle in qualche modo (catarsi, sport, arte, ecc.), perché solo così può contattare le emozioni positive che si trovano ad un livello più profondo.Resta di fatto che l'ombra è la parte di noi che dobbiamo riconoscere e integrare poiché senza di essa non saremo completi.Qui mi fermo perchè di ombra si può scrivere e parlare per ore,una chicca... al prossimo post vi raccontero una fiaba... ;)selezione musicale : Black_OpiumxXx«Non raggiungeremo mai la nostra totalità,se non ci assumiamo l’oscurità che è in noi,poiché non c’è corpo che,nella sua totalità, non proietti un’ombra,e questo non in virtù di certi motivi ragionevoli,bensì perché è sempre stato così e perché tale è il mondo».- Carl Gustav Jung -