Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

 

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Una gita fuori porta

Post n°653 pubblicato il 08 Aprile 2014 da angeligian

Oggi mi sono  recata (come scrivono i carabinieri) in una cittadina del Basso Lazio, meta di vacanzieri romani. Trattasi di cittadina orribile tirata su malamente, con cattive intenzioni, in un incrocio di stradine strette a pericolo obesi, delimitate da casette tristi e scolorite, con un traffico indecente e rumoroso di claxon suonati a ogni sussulto di macchina e una massa di umanità variopinta di ogni razza e religione. Ho parcheggiato ai bordi di un giardinetto con due panchine sulle quali poggiavano le poderose chiappe due matrone indiane. All’improvviso una di loro si è alzata, si è voltata dalla mia parte e ha dato di stomaco l’anima sua o, come direbbero i romani, “si è vomitata pure il gricile”. Disgustata, mi sono allontanata e appena girato l’angolo ho visto passeggiare un altro indiano con i pantaloni aperti e una specie di salsiccia in mano che mostrava con orgoglio a tutto il mondo. Meglio una salsiccia che un piccone direte voi, però… Alle 11:00 sono entrata in uno squallido ufficio pubblico pieno zeppo di gente in attesa e dopo una breve inchiesta ho scoperto con sgomento che la signora prima di me era lì dalle 9:00 di questa mattina. Me ne sono andata di corsa percorrendo quelle belle strade provinciali ombreggiate di pini ormai centenari voluti da Mussolini insieme con la bonifica dell’Agro Pontino. Solo che dette strade erano puntualizzate da mignotte chiare, scure, così e così e cumuli di immondizia alternati. Ogni 20 metri una mignotta e un cumulo di munnezza, una mignotta e un cumulo di munnezza, una mignotta ecccecceccecce. Per la verità c’era anche una nota di colore: erano due mazzi di fiori (finti)appiccicati a due tronchi, in ricordo di chi si era appiccicato a quegli stessi tronchi chissà quando e chissà come. Conclusione: nemmeno in Africa ho mai visto un tale degrado, a parte quando mi sono trovata davanti due giovani che scopavano come ricci africani su quel sentiero incolto. Ma in fondo, quella volta, gli estranei erano i fari della mia macchina che interrompevano indiscreti la nera notte africana. Conclusione: non esco più.


(Genova. In pieno centro)

(Rosarno. Immigrati in rivolta. Ah, pure?!)

Guarda qua ... anzi, no, è meglio di no

https://www.facebook.com/photo.php?v=764558480222782&set=vb.317732034905431&type=2&theater

 
Rispondi al commento:
angeligian
angeligian il 11/04/14 alle 05:40 via WEB
Non è difficile da comprendere cosa li spinge a venire qui: è il parassitismo! Credi che non lo sappiano che qui verranno nutriti, alloggiati, vestiti, curati, mantenuti? Credi che non sappiano che l'Italia se la passa male e non ce n'è per nessuno? Credi che non sappiano di essere favoriti rispetto a noi quando iscrivono i figli a scuola o quando vanno negli ospedali e pretendono di passare avanti a tutti o nei bar pretendono di non pagare perché "sono un immigrato e allora non pago" o quando pretendono 2000 euro al mese se no sfasciano tutto? O solo quando salgono su un treno o un autobus di linea? Lo sanno, lo sanno, altroché se lo sanno. Pure io a trent'anni ho abbandonato i miei affetti per cercare un futuro migliore e già lavoravo all'Inail e avevo una casa, ma io andavo a lavorare mica a farmi mantenere dai lussemburghesi. E i giovani italiani che fuggono da qui vanno a LAVORARE mica a farsi mantenere dal paese ospitante. Questi che arrivano qui non sono plurilaureati ricercatori, operai qualificati in grado di far crescere il paese, di arricchirlo. No, se siamo fortunati, questi sono pezzenti, accattoni che niente avevano e che tutto pretendono e, quando siamo sfortunati, campano bivaccando, rubando, spacciando, facendo i magnaccia tanto male che gli va verranno rispediti col foglio di via o, al limite (ma proprio limite-limite) verranno ospitati nelle patrie galere che non sono proprio come quelle rumene o africane. Non esiste una nazione al mondo che accolga i clandestini e allora, in pieno stile comunista-sinistra-PDista-cretinista si cambia il nome e il problema è risolto. Non esistono i clandestini perché non esiste più il termine "clandestino". Ma tu lo sai che c'è gente che viene da tutto il mondo per farsi curare gratuitamente nei nostri ospedali solo perché hanno un figlio o un parente clandestino che vive clandestinamente in Italia ma che clandestino non è perché non esiste la clandestinità? E poi se ti scappa di andare all'ospedale ringrazia Dio se trovi posto in un materasso per terra. Ma tutto questo è niente. Giusto e doveroso sarebbe capire perché vogliono questo i nostri governanti, qual è il piano criminale che li spinge a distruggere una nazione fino a pochi anni fa florida e a renderla una Blade Runner anzitempo, una specie di Mad Max che di Max non ha più niente. E' rimasto solo Mad: la follia
 
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