UNA DONNA PERDUTA

Già. E' tutto sbagliato dall'inizio. Milioni di persone votano un tizio sulla base di niente, senza conoscerlo, senza sapere cosa realmente sente e pensa e fa. Si basano sulla pubblicità spesso menzognera e su una campagna elettorale orchestrata per farci abboccare. Non è come eleggere un sindaco di Canicatti' o Gatticatti', cioè di un paesino sperduto dove ognuno conosce i gatti di tutti. Uno cerca di sfrondare quanto più possibile l'immagine accattivante proposta dal candidato, si informa su quello che ha fatto nella vita, su cio' che propone per farci stare meglio e poi se gli piace lo vota. Berlusconi era il candidato ideale perché raccontava di una vita di successi imprenditoriali che erano sotto gli occhi di tutti, di scelte coraggiose e lungimiranti, cioè di FATTI evidenti e non chiacchiere, non false ideologie, non un lupo travestito da pecora perché si sa che nell'imprenditoria non esistono pecore ma solo lupi, come i vari De Benedetti, Della Valle, Benetton, Agnelli (solo di nome). Oltretutto era una figura diversa dai soliti vecchi stantii puzzolenti (DC e PCI ciclati e riciclati) che "guidavano" l'Italia da cent'anni e che avevano ampiamente dimostrato tutta la loro insipienza e paraculaggine. Dunque dare il voto a Berlusconi significava, a mio modo di vedere, una possibilità inesplorata e probabilmente vincente per risanare un paese massacrato da anni di democratici e comunisti. Non mi aspettavo davvero uno stinco di santo e neanche lo avrei voluto per la verità. Mi aspettavo qualcuno che aggiustasse le cose frantumate da tanti anni di allegra conduzione demo-comunista. Il "povero" berlusca questa volta non è stato lungimirante. Non aveva fatto i conti con le iene che lo aspettavano al varco. E che iene! Si è lasciato trasportare dalla sua presunzione e non ha scorto il pericolo di mettersi in competizione con un branco di iene e avvoltoi insaziabili che servivano (e servono ancora) un paese che non è il nostro, un mondo finanziario che mira a impossessarsi senza pietà di tutto cio' che ci appartiene. E mi riferisco certo alle grosse istituzioni finanziarie per il tramite di magistratura, Prodi e sinistra in genere, certa faziosissima stampa (ho scoperto che del "Corriere della sera" sono proprietarie 20 - dicasi venti - banche e ora non mi stupiscono più certi articoli pro Monti), e per il tramite dell'attuale governo di cui fanno parte in maggioranza banchieri e magistrati. La "spallata" di D'Alema e la "spinta" di Prodi la dicono lunga sulle reali intenzioni di questa schifosa "sinistra" che sinistra lo è solo nei comportamenti e nei biechi propositi. Ma mi son lasciata prendere la mano, sono andata fuori tema. In realtà io volevo dire che non è facile votare le persone giuste. Voti quelle che a naso ti sembrano meno peggio. Poi sta agli "eletti" appoggiarsi a persone a loro giudizio qualificate per risolvere i vari problemi. E ben aveva fatto il berlusca ad appoggiarsi a Tremonti, eminente economista, il quale, nonostante sia anch'esso parte di questo complotto finanziario, nel 2008 aveva cercato di mettere in guardia gli italiani da cio' che li aspettava e lo aveva fatto durante "Azzonero" cioè "Annozero". Continuo a divagare. Torno a bomba e ti dico che se Berlusconi poteva aver fatto quzalcosa per la nostra nazione, altrettanto potevano aver fatto prodi e tutti gli altri in tanti anni. Non capisco questa tua chiusura a ogni ragionevolezza quando parli del "tizio". Adesso mi devi dire chiarissimamente se per te esiste un sinistro qualsiasi capace, competente, onesto, disinteressato, incorruttibile, morigerato. Il NOMEEE. Voglio il nome.