Creato da Superfragilistic il 30/07/2008

Sonoviva

Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva

 

 

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RIAPPROPRIARSI DELLA VITA

                                         

 

Ricomincia da qui, dal giorno dopo il primo turno delle Amministrative, la riflessione su cosa siamo diventati e come stia cambiando il nostro modo di vivere il personale quotidiano; credo che ognuno di noi si renda conto dei mutamenti che sono avvenuti intorno e, cosa molto più grave, all'interno delle nostre stesse anime, se così vogliamo definire quell'area intima e di pura energia che detta il nostro stesso essere e ne segna il percorso. Per quanto mi riguarda, mi accorgo che, mio malgrado e nonostante abbia sempre cercato di porre in atto consapevoli politiche di vita, trovo difficoltà a trovare una qualche concentrazione nelle cose che faccio; ogni cosa sembra necessariamente fermarsi ad un livello superficiale e non certo perché non ci sarebbe la voglia di giungere nel profondo, ma proprio per una sopraggiunta incapacità, ad esempio, di porre in standby ogni rumore interno ed esterno fino a giungerre a quel livello di 'desertum' interiore necessario per poter ascoltare la semplice melodia che solo da un cuore e da una mente libera da condizionamenti si può sprigionare.

Non so voi, ma io non riesco a sedermi a leggere, durante la giornata, per oltre un tempo molto molto limitato e spesso devo leggere e rileggere lo stesso periodo perché la mia mente comunque viene catturata e distratta da pensieri contingenti. Questo provoca anche un impoverimento della capacità di restituzione delle sensazioni vissute, una limitata possibilità di una ricerca preventiva di dati e documenti finalizzati all'approfondimento delle notizie; fatto questo che  fa propendere, piuttosto che ad un serio approccio e contributo di idee attraverso il ragionamento condiviso in un blog, al più rapido condividere su Facebook. Ed è proprio questo il massimo male possibile, proprio dalla sua nascita faccio derivare il progressivo impoverimento del pensiero pensato; un po' come quelle ricerche fatte fare oggi a scuola in cui i ragazzi, inserito in google l'argomento, giungono su Wikipedia dove, con un semplice clic possono copiare ed incollare notizie e nozioni - chissà se esatte - che neanche leggono. Avendo lavorato per una vita nella ricerca di documenti nel Ministero per i Beni Culturali ed essendo stata educata alla lettura approfondita ed all'analisi, ricordo ben altri tipi di procedimenti. Si leggeva, si collazionava, si estrapolava, si costruiva una sintesi ragionata delle informazioni fino a produrre la propria ricerca. A volte si partiva da documenti inediti per accrescere la conoscenza di altri in uno scambio fatto di osmosi. Allora, se guardo alla mia attuale incapacità che solo in minima parte, secondo me, è da imputare all'età, mi chiedo cosa sia stato e quale sia ancora il danno prodotto sulle giovani generazioni che non avendo per lo più conosciuto altro che questo nulla, non hanno neanche la minima percezione di ciò che hanno perso.

Chiaro che la possibilità di manipolazione di una coscienza che non è abituata ad approfondire concetti ed a farli crescere attraverso proprie acquisizioni con carattere di originalità, è altissima e rende le ultime generazioni   spesso incapaci di sostuirsi, in modo concreto ed originale, al nulla che ci governa in ogni campo. Fa tristezza a volte sentire gli interventi pappagalleschi dei giovani dissidenti o indignati che parlano nelle trasmissioni televisive, diciamo così, di sinistra. Ancora più tristi sono quei 'sondaggi ' lanciati da Michele Santoro da Servizio pubblico  attraverso Giulia, di per sé simpatica ed anche intelligente, ma in cui la domanda già contiene la risposta spesso superficiale e pericolosamente destabilizzante. E di conseguenza perdono di consistenza anche le azioni di rivalsa contro nemici creati ad hoc da certi media e dalla colpevole stampa. Gli organi che sarebbero preposti ad innalzare il livello culturale del popolo, fanno invece da volano ad una becera ripetizione di concetti proposti come assiomi, tranne poi tirarsi indietro  quando i fatti assumono le tinte fosche di un gesto eclatante. Dai il caso del tipo che non aveva pagato il canone e che aveva sequestrato mezzo Ufficio delle imposte, rovinandosi la vita e rischiando di rovinarla ad altri: quando ho ascoltato la notizia ( w la radio ) mi è subito venuto in mente il Bombarolo di De André che sceglie di diventare tale e già pensa ai commenti della sua ex ed alle interviste che questa concederà e di come si sporgerà dalle prime pagine, unica vincitrice di una partita nata persa, insieme agli  organi di stampa, da sempre al servizio del potere costituito ed in cerca di notizie piccanti attraverso le quali poter infilare il coltello nella carne viva, rigirandocelo più che può perché il dolore sia il massimo possibile.

Questi parte dei presupposti su cui si basa oggi la nostra Società che, privata di altri ben più solidi valori, frettolosamente liquidati come negativi, sono stati sostituiti dall'attuale sistema di relazioni o di non relazioni. La solidarietà, la condivisione, l'amore, il perdono, la mutua assistenza, la semplicità, la parsimonia, la pudicizia, l'altruismo, la giustizia, l'equità, la cultura, il bello, la musica, il canto, le arti,......potrei continuare per pagine: tutto cancellato, tutto inutile. Hanno distrutto Dio per costruire il regno del denaro a cui sono collegati tutti i difetti del vivere di effimero. 

 

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Commenti al Post:
pgmma
pgmma il 13/05/12 alle 18:09 via WEB
La letteraDi Seneca a Lucillo. “Fai così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza. Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto. Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Mentre rinviamo i nostri impegni la vita passa. Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire. Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli. Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come. Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà. Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli uomini caduti in miseria non per colpa loro: tutti sono pronti a scusarli, nessuno a dar loro una mano. E allora? Per me non è povero del tutto colui che, per quanto poco gi resti, se lo fa bastare. Ma tu, fin d’ora, serba gelosamente tutto quello che possiedi; avrai cominciato a buon punto perché – ci ammoniscono i nostri vecchi - è troppo tardi per risparmiare il vino, quando si è giunti alla feccia. Nel vaso rimane non solo la parte più scarsa, ma anche la peggiore. Stammi bene”.
 
 
Superfragilistic
Superfragilistic il 14/05/12 alle 08:27 via WEB
Grazie per questo brano di Seneca,, in cui molto meglio di come avremmo potuto farlo io e forse tu, esprime quel concetto di non sprecare la vita rincorrendo beni e bisogni che non hanno nulla di impagabile e che, lungi dall'arricchirla, rendono la nostra vita piatta ed uguale a tante altre. Il mio post è volutamente troncato in quanto voglio continuare sul tema della riflessione su alcuni concetti che ormai non fanno più parte del vivere quotidiano dei più ma, la cui mancanza nel nostro vissuto, genera il male nel vivere. Un abbraccio
 
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