Creato da anais148 il 18/04/2007

*Orizzonti*

...in continua definizione! Si parte sempre da dove si vuole arrivare...

 

 

*Muccino: una promessa non più mantenuta"

Post n°1185 pubblicato il 14 Gennaio 2013 da anais148

Il 2013 non voglio sia ricordato come un brutto anno cinematografico, eppure continuano le delusioni filmiche. Questa volta è toccato a Muccino deludermi. Un po’ il sentore che sarebbe successo lo avevo avuto: ovunque leggessi era una stroncatura perenne, ma ho voluto dargli una possibilità (in fondo non sempre i critici incontrano il gusto del pubblico, come nel caso di THE MASTER). Ma la storia di questo ex calciatore e della sua disastrosa vita non decolla, anzi appare in più di un’occasione qualcosa di già visto: scontato il copione, il meccanismo vecchio e collaudato che si risolve in un’inevitabile happy end. Ma cos’è successo al regista de La ricerca della felicità e di Sette anime? Cosa si è inceppato nel suo modo di trasmettere emozioni? Mi sento in questo caso di condividere il pensiero di Marzia Gandolfi (Mymovies.it), che sostiene che:

"Gabriele Muccino ha ceduto arte e armi. Si è garantito il futuro e si mantiene stretto il presente hollywoodiano ma a quale prezzo? Non è facile imporsi e imporre la propria autorialità in un contesto fortemente standardizzato, sia narrativamente che formalmente, ma creare un po' di disagio, erodere qualche certezza spettatoriale, concepire trabocchetti e inattesi snodi diegetici forse è possibile.
Il rammarico espresso nelle dichiarazioni del regista romano lascia pensare a ragione che il sogno di cinema di Muccino non coincida con quello hollywoodiano e allora perché limitare la rappresentazione dell'inquietudine a vantaggio di una normalizzazione rassicurante? Perché ricomporre la conflittualità del protagonista dentro un giardino e un finale lieto? Perché accontentare i committenti e scontentare le proprie inclinazioni? In attesa di una filmografia che risponda in un senso o nell'altro a questi interrogativi, è più utile concentrarsi sul prodotto fatto e finito." 

 
 
 

*52 Week Project - 2/52*

Post n°1184 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da anais148

Ed eccomi di nuovo qui, con il secondo post di questo progetto. Questa è stata una settimana alquanto strana, un po' apatica per certi versi, ma ugualmente ricca di belle sensazioni positive. Uno sguardo, un sorriso, un messaggio, una chiacchierata hanno reso gli ultimi giorni decisamente intensi. Certo i pensieri rimangono, lavorativi soprattutto, ma cerco sempre di affrontare il tutto con un sorriso. Come foto di questa settimana ho scelto una foto scattata ieri a Vicenza, città che ho visto per la prima volta e che mi ha piacevolmente incantato. L'occasione era la visita ad una mostra a cui tenevo particolarmente (DA RAFFAELLO A PICASSO), che mi ha permesso di vedere da vicino, tra gli altri, DANZA A BOUGIVAL di Renoir...è difficile esprimere a parole cosa ho provato nell'essere vicino ad un quadro del genere...so solo che, se ci ripenso, mi viene ancora il batticuore.

 
 
 

*Try*

Post n°1183 pubblicato il 12 Gennaio 2013 da anais148

 
 
 

*Una grande perdita*

Post n°1182 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da anais148

 

Bisogna diffidare di due categorie di persone:
quelle che non hanno personalità,
e quelle che ne hanno più di una.


MARIANGELA MELATO 

 
 
 

*Giovedì d'attese*

Post n°1181 pubblicato il 10 Gennaio 2013 da anais148

E poi ci sono quei giorni in cui ti aspetti una buona notizia, giorni in cui l’attesa si mescola alla curiosità verso qualcosa che potrebbe o non potrebbe accadere. Non sono molto amante del mese di gennaio: freddo, ghiaccio, nebbia, scadenze, difficoltà a riprendere i normali ritmi (dopo la pausa natalizia) lo rendono poco incline a fare dei progetti (nonostante, paradossalmente, i buoni propositi). Eppure questo gennaio 2013 finora non è stato al di sotto delle aspettative (anche se, ripeto, non nutro mai grandi aspettative verso il mese in sé). Per ora l’unico tasto un po’ deludente, strano a dirsi ma vero, è stata la questione “cinema”, da sempre mia grande passione. Finora i due film visti in sala non mi hanno entusiasmato nemmeno un po’, anzi – a dirla tutta – mi hanno anche un po’annoiato. Antonio Albanese, con quel suo “TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE”, in realtà non ha mai nutrito granché della mia fiducia. Questa commediola senza troppe pretese, totalmente incentrata sui personaggi Cetto La Qualunque, Frengo Stoppato e Rodolfo Favaretto, ha comunque il merito, nella sua paradossalità, di fotografare una situazione che oramai conosciamo troppo bene, un’Italia a cui la politica ci ha abituati. La vera delusione è stata THE MASTER, al di sotto delle aspettative che mi ero creata dopo il suo passaggio a Venezia e i relativi premi vinti. Interpretazione magistrale di Joaquin Phoenix e di Philip Seymour Hoffman, fotografia superba, ma il film, a mio avviso, si riduce solo a quello...a un pure esercizio di stile, con una storia che tende a perdere un proprio filo conduttore, per lasciare spazio ad un dramma esistenziale che a poco a poco diviene pure parte dello spettatore. Peccato...speravo in un film che lasciasse un segno...e mi sono inbattuta in una noia ansiosa.

 
 
 

*Caro Pinocchio, lontano da me!*

Post n°1180 pubblicato il 09 Gennaio 2013 da anais148

Mi capita spesso di aver a che fare con dei bugiardi e devo dire che, nei loro confronti, la mia tolleranza si è pressoché azzerata. C’è stato un tempo in cui, pur restandoci male, apprezzavo lo sforzo creativo di chi mi raccontava una frottola...perché, a volte,  ci vuole non solo una buona memoria, ma anche una bella fantasia per far sembrare quello che non è. Sopporto le bugie “lavorative” perché -  si sa - che, quando succede qualcosa, tutti cercano di far ricadere la colpa su altri. Ma quello che proprio non compatisco sono le bugie fini a se stesse, che hanno solo lo scopo di raccontartela...ma io non ho mai chiesto una storia (se volessi sentirne una, aprirei un libro!). Ecco allora che faccio fatica a non replicare alla collega che mi dice cose che so assolutamente non essere vere, tipo i suoi orari di lavoro (chissà perché le ore che fa lei sono esponenziali!) o le sue attività extra-lavorative (a parole tutta “casa, pulizie e chiesa”, nei fatti, con Facebook a confermarlo, sempre in giro), e mi chiedo sempre che senso abbia dire tante parole in più, soprattutto se non sono richieste. Che senso ha parlare a vanvera, rischiando di fare figure da poco (per non dire altro)? Ma soprattutto, quelle che me la raccontano, cambiando spesso e volentieri la loro versione, credono davvero che io non mi ricordi le varie aggiustature? Quasi quasi mi offende questa scarsa considerazione della mia intelligenza.

 
 
 

*

Post n°1179 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da anais148


C'è un momento che devi decidere:
o sei la principessa che aspetta di essere salvata
o sei la guerriera che si salva da sé.
Io credo di aver già scelto.
Mi sono salvata da sola.

MARILYN MONROE

 
 
 

*Martedì*

Post n°1178 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da anais148

Oggi è una di quelle giornate in cui avrei bisogno di avere qualcuno accanto, di un abbraccio, di credere in un futuro a due. Ed è strano perché io solitamente mi basto (e a volte ne avanzo pure un po’). Però capitano quei giorni in cui alla propria vita, già di per sé così ricca, manchi qualcosa, manchi quel sentimento che in passato mi ha fatto soffrire, ma mi ha pure regalato sensazioni bellissime, di sfumature che difficilmente sono riuscita a ritrovare. Ma oggi è anche un giorno speciale che, pur nella sua normalità, mi ha dato la possibilità di conoscere di più una persona che si sta insinuando (un po’) nella mia testa. Il suo guardarmi dritto negli occhi mentre parlavo, i suoi interessi, il suo cercarmi con lo sguardo...beh...tutto questo mi ha regalato piacevole emozioni. Certo, non è nulla e probabilmente non avrà conseguenze, ma trovo davvero bello fare degli incontri che lasciano il segno.

 
 
 

*Di fine settimana di inizio anno*

Post n°1177 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da anais148

Ed è di nuovo lunedì. Il week-end appena passato è stato decisamente “ciccioso” (per usare un’espressione non mia, ma a cui sono particolarmente legata), come di quelli che piacciono a me: aperitivi, cene, musica dal vivo, chiacchiere, risate, benessere. Unica nota dolente la nebbia, che ha un po’ stravolto la mia domenica, dirottandomi verso una piacevole lettura. Con l’anno nuovo mi sono ripromessa di acquistare meno libri possibili, perché ne ho ancora troppi in stand-by sul comodino. Impresa più facile a dirsi che a farsi: ogni volta che transito nelle vicinanze di una libreria, ne sono irrimediabilmente attratta (e indotta all’acquisto)...è la mia “isola felice”...e, tra non molto, la causa della mia povertà. Per evitare un destino così crudele, ho pensato a tre soluzioni possibili:

1- comprarmi il KINDLE, scelta questa che comporterebbe una spesa iniziale, che verrebbe però ammortizzata nel tempo, grazie anche al fatto che gli e-book sono facilmente reperibili da amici e conoscenti a costo praticamente zero (quindi tanti libri nuovi da leggere senza spendere nulla);

2- Non avvicinarmi ad una libreria, scelta questa difficilmente praticabile, in virtù del fatto che le librerie (per fortuna o per sfortuna) sono  un po’ ovunque;

3- andare a lavorare in una libreria, scelta questa non del tutto improbabile, che mi permetterebbe di leggere per “dovere lavorativo” (mi piacciono questi tipi di obblighi), a costo praticamente nullo...un sogno.

Qualunque sia la scelta, mi auguro solo di avere un 2013 libridinoso, capace di regalarmi nuove emozionanti storie.

 
 
 

*Happyfania*

Post n°1176 pubblicato il 06 Gennaio 2013 da anais148

 

Io, nella calza,
ho trovato solo il mio piede
e un biglietto della Befana che diceva:
è proprio con questo che farai un passo avanti. 

 
 
 

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