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« La scoperta della JamaicaMessaggio #72 »

* Domenica 4 Maggio 2008

Post n°71 pubblicato il 04 Maggio 2008 da johnsparrow
 


Dal Vangelo secondo Matteo
28,16-20.


Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

La nostra vita « ormai nascosta con Cristo in Dio » (Col 3,3)

Cristo
che aveva promesso di fare dei suoi discepoli una cosa sola in Dio
insieme a lui, che aveva promesso che saremmo stati in Dio e Dio in
noi, ha realizzato questa promessa. In un modo misterioso ha compiuto
per noi questa grande opera, questo privilegio stupendo. E sembra che
l'abbia compiuto proprio salendo al Padre, che la sua ascensione
corporea sia stata la sua discesa spirituale, che la sua assunzione
della nostra natura in Dio sia stata allo stesso tempo la discesa di
Dio fino a noi. Potremmo dire che ci ha veramente, benché in modo
nascosto, portati fino a Dio, e che ha condotto Dio fino a noi, secondo
il punto di vista che adottiamo.
Così dunque, quando san Paolo dice che «la nostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio» (Col 3,3) possiamo intendere che vuole dire che il nostro principio di esistenza non è più un principio mortale e terreno, tale quello di Adamo dopo la caduta, bensì che siamo battezzati e nascosti nuovamente nella gloria di Dio, in questa pura luce della sua presenza che avevamo persa durante la caduta di Adamo. Siamo creati nuovamente, trasformati, spiritualizzati, glorificati nella natura divina. Attraverso Cristo riceviamo come attraverso un canale, la vera presenza di Dio, dentro di noi e fuori di noi; siamo impregnati di santità e di immortalità.
E questa è la nostra giustificazione: la nostra salità mediante Cristo
fino a Dio o la discesa di Dio mediante Cristo fino a noi, possiamo
dirlo in un senso o nell'altro... Siamo in lui e lui in noi; Cristo è
«il solo mediatore» (1 Tm 2,5), «La Via, la verità e la vita» (Gv
14,6), unendo il cielo e la terra. Questa è la nostra vera
giustificazione – non soltanto il perdono o il favore, non soltanto una
santificazione interiore - bensì proprio l'abitazione in noi del
nostro Signore glorificato. Questo è il grande dono di Dio.
Commento al Vangelo di : Cardinal John Henry Newman

 
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