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Ariccia - la sfida elettorale

Post n°129 pubblicato il 23 Maggio 2011 da biancoblu78
 
Tag: Ariccia

Roberto Di Felice
Non lo conosco personalmente e quindi senza alcun pregiudizio mi sono letto il suo programma elettorale. La prima domanda che vorrei fargli è se lui lo ha letto tutto.
58 pagine piene di citazioni e paragrafi interi di descrizioni teoriche.
Se facessimo un sondaggio per sapere quanti lo hanno letto avremmo percentuali bassissime anche tra i candidati che lo sostengono.
Quindi complimenti a chi lo ha redatto per l'impegno, ma non è credibile, come scriverebbe il mio professore di italiano: non è tutta farina del suo sacco.
Poi ci sono una lunga serie di illusioni che fanno presa sulla gente semplice come la classica Stazione dei Carabinieri. L'Arma vuole accorpare le piccole stazioni e non aprirne di nuove, in questo modo possono aumentare la capacità di proiezione sul territorio, riducendo il personale d'ufficio.
L'altra è ancora più fantasiosa e dimostra gravi carenze nella conoscenza dell'amministrazione pubblica. Un Comune non ha il potere di far aprire un ufficio postale, Poste Italiane ormai sono una S.p.A. che opera sul mercato, facendo concorrenza alle banche e non potrebbe soddisfare le richieste di tutti coloro che vorrebbero un ufficio postale sotto casa.
Più che un programma ha l'aspetto di un libro dei sogni prolisso e sterile.

Il 21 maggio ho seguito anche il confronto in piazza. Mi ha colpito il "folclore" dei sostenitori di Di Felice. Ho avuto la conferma su internet, la sua pagina ha appena 83 sostenitori, quindi i circa 4 mila elettori che lo hanno votato non usano internet.
Essere portavoce di un elettorato che non usa internet lascia poche speranze sul futuro e crescono i dubbi sul suo programma riguardo all'implementazione delle nuove tecnologie.

Non contento mi sono guardato una decina di video in cui il sig. Di Felice sembra ossessionato dal suo rivale. Parla in continuazione di Cianfanelli, come se di Ariccia non gli importasse.
In una democrazia matura dovrebbe esserci maggior rispetto, l'odio personale mina la capacità di amministrare per il bene della città. Si corre il rischio di voler denigrare e distruggere qualsiasi cosa fatta dall'avversario e nel caso di Ariccia sono molti i successi raccolti in 5 anni: dalla raccolta differenziata, all'incredibile valorizzazione della cultura e dei tesori artistici ariccini.
Come potrà essere il sindaco di tutti se cova tanto odio?

La notizia che mi ha definitivamente convinto che non può essere un buon sindaco è stata la querela di un ragazzo per delle critiche su internet.
Preoccupa l'uso intimidatorio della querela nella dialettica politica per cui i giovani e indipendenti devono sempre stare attenti a quello che dicono, perché con motivazioni futili possono essere denunciati e anche se alla fine assolti devono sostenere le spese di un avvocato e conoscere le aule di giustizia.
Mi è sempre stato antipatico Golia e come tanti su facebook faccio il tifo per Davide.

 

Emilio Cianfanelli.
Ariccia grazie a Cianfanelli è oggi una città completamente nuova. Una città all'avanguardia per iniziative culturali, per rispetto dell'ambiente, per qualità della vita (nella foto Colle Pardo, diventato pubblico e sottratto alla speculazione).
Se fossimo in un paese normale Cianfanelli avrebbe avuto almeno l'80% dei consensi e invece ne ha ricevuti quasi il 44%. Il motivo è semplice: la gente vede i piccoli interessi personali e non capisce che Emilio ha lavorato per il futuro di Ariccia e della sua gente.
Se Cianfanelli perdesse le elezioni significherebbe che gli interessi di pochi prevarranno sull'interesse generale. Ma c'è di più.
La sconfitta di Cianfanelli avrebbe un effetto DEVASTANTE sulle politiche urbanistiche e ambientali di tutte le amministrazioni comunali dei Castelli Romani perché indurrebbe gli altri sindaci a non seguire l'esempio di Emilio, sapendo che questo tipo di politica non porta risultati concreti dal punto di vista del consenso elettorale.
Allora, ti chiedo di fare tutto quello che ti è possibile per convincere i tuoi conoscenti ad andare a votare al ballottaggio del 29 e 30 maggio e di votare per Emilio Cianfanelli.
Grazie

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
fabio ascani il 25/05/11 alle 16:33 via WEB
Emilio Cianfanelli si comporta esattamente come Davide contro Golia: quando pubblicamente provai a parlare con lui a nome di un comitato di quartiere, l'unica cosa che riuscì a rispondermi fu: "se non vi sta bene quello che faccio rivolgetevi al TAR". cosa che abbiamo dovuto fare con grave dispendio economico. leggo tutti i volantini di Cianfanelli, me li danno per strada, sono pieni degli stessi insulti giorno dopo giorno: si da dei "palazzinari", in modo generico, ai candidati di Di Felice e di lui si dicono cose che ben poco hanno a che vedere con le sue idee per la città. L'”ambientalista” Cianfanelli, noto cacciatore e fra i firmatari per la costruzione dell'inceneritore di Roncigliano, da ciò che sappiamo, non avrebbe esitato un attimo a costruire una strada dentro parco Chigi e una specie di autodromo dentro Vallericcia, compra Collepardo con i soldi dei cittadini per proteggerlo da improbabili speculazioni e abusi e poi non vede gli abusi nelle sue proprietà e in quelle dei suoi familiari. Se qualcuno lo contesta diventa un suo nemico, non un suo interlocutore. Blocca il ponte monumentale, perché a rischio e le vibrazioni potrebbero danneggiarlo, al traffico pesante, e lo devia in una valle agricola, ma sotto ci mette un parcheggio e accanto ci costruisce un ascensore! Non mi pare logico! Roberto Di Felice è una persona preparata, conoscitore del diritto amministrativo e saggio amministratore che lavora da anni nella pubblica amministrazione. è stato capace di aggregare in torno alla sua persona una grande coalizione fatta da persone per bene, tutte con la fedina penale pulita. al contrario del sindaco uscente che è stato condannato in via definitiva per diffamazione a mezzo stampa, reato molto grave per tutti ma specie per chi ricopre cariche pubbliche. Roberto Di Felice non è un pazzo che una volta diventato sindaco "getterà il bambino con l'acqua sporca": ciò che di buono è stato fatto sarà, ne sono sicuro, salvato, ma prima di ogni altra cosa dovrà porre rimedio ai "buchi", falsi in bilancio, ben due, già denunciati alla Corte dei Conti" e dei quali Cianfanelli non dice mai nulla, neanche a smentire, neanche in piazza, quando di questi è stato accusato pubblicamente dal suo rivale. Un buon amministratore deve stare attento a come spende e amministra i soldi della comunità. Cianfanelli, per fare un esempio, usa i soldi della comunità per fare un giornale "Aricia" che dovrebbe essere un bollettino imparziale del comune, invece gli ultimi due numeri in particolare apparivano proprio di propaganda elettorale. decisamente scorretto a mio giudizio. Per quanto riguarda le querele, condivido che è triste che ci si debba arrivare, ma è anche sbagliato credere che si possa dire tutto di tutti senza pensare che se ne potrebbero pagare le conseguenze. l'offesa personale, l'accusa senza prove, la diffamazione sono cose gravi, reati. siamo in una società civile e ci vuole rispetto, per tutti anche per gli avversari. chi è stato querelato non è un bambino, ma una persona adulta, responsabile delle proprie azioni. almeno credo, non lo conosco personalmente. E poi la questione del programma. Quello di Di Felice è un programma serio, complesso, ben costruito per realizzare una città migliore di quella in cui vivo ora. Non sottovalutiamo le persone dicendo che non l'hanno letto perché è difficile. Non è difficile, è articolato e approfondito, non una serie di slogan senza senza futuro. Il futuro non è Cianfanelli, il futuro è Roberto Di Felice ed è per questo che lo voterò.
(Rispondi)
 
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