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Cause ed effetti dell'evasione fiscale

Post n°140 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da biancoblu78
 

Conosciamo le giustificazioni addotte per non pagare le tasse, tipo lo Stato chiede "troppo", oppure addirittura a fin di bene, per non far "mangiare" ulteriormente i politici.
Esiste una causa culturale, legata alla mancanza diffusa di senso civico, ma non basta a spiegare la dimensione enorme dell'evasione, che si stima intorno ai 120 mld di euro.
Anche all'estero non piace pagare le tasse, eppure l'evasione è un fenomeno molto ridotto, perché il sistema presenta caratteristiche differenti: semplicità per chi paga e serietà nel perseguire chi evade.
I continui condoni hanno incentivato l'evasione, sminuendo allo stesso tempo la percezione di commettere un furto ai danni dei più deboli.
"In Sudamerica il condono fiscale si fa dopo un golpe. In Italia lo si fa prima delle elezioni, ma mutando i fattori il prodotto non cambia: il condono è comunque una forma di prelievo fuorilegge." A scriverlo era Tremonti nel 1991 sul Corriere della Sera.
La prima causa è dunque la ricerca del consenso da parte della politica, che vista la quantità di evasori impedisce una seria lotta all'evasione.
Leggendo i dati dell'Agenzia delle Entrate si scopre che l'evasione in percentuale è maggiore nelle provincie caratterizzate da alti tassi di criminalità organizzata, raggiungendo il 66% a Caserta, Cosenza, Reggio Calabria e Messina.
L'altra causa quindi è la matrice criminale dell'evasione. Ricordiamocelo quando ci chiediamo chi siano i reali beneficiari dei condoni e scudi fiscali vari.
L'evasione danneggia non solo i lavoratori dipendenti che non possono evadere (almeno quelli senza secondo lavoro), ma anche gli imprenditori onesti.
L'evasione produce concorrenza sleale, perché di fronte a un'azienda che con l'evasione ha creato posti di lavoro, magari in nero, ci sono aziende che sono sbattute fuori dal mercato con i loro dipendenti solo per il fatto di essere rispettose della legge.
L'evasione impedisce allo Stato di abbassare le aliquote per chi lavora nel rispetto delle leggi. Queste imprese poi trovano difficoltà non solo in Italia, ma soprattutto all'estero.
L'EVASIONE FRENA QUINDI LO SVILUPPO!
Un altro Paese con percentuali di evasione simili al nostro, la Grecia, è infatti sull'orlo del fallimento.
Per combattere l'evasione bisogna spezzare il legame del consenso tra politica e chi evade. L'evasore dovrebbe essere sospeso dal diritto di voto e interdetto dai pubblici uffici.
Condurre una seria lotta all'evasione significa combattere la criminalità (non a caso Al Capone è andato in galera per evasione fiscale) e fa crescere l'economia in modo sano.
Gli strumenti esistono, basta volerlo.

 
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