il bagnasciuga

Notti senza luna


Tempo fa, ormai troppo tempo fa, avevo parlato della mia voglia di scoprire qualcosa di più dei miei antenati.L'ho fatto e mi sono persa nel te
mpo, tra il milleottocento  e il millesettecento.Grazie alla digitalizzazione della pubblica amministrazione molti documenti degli archivi di stato sono disponibili online ed ho potuto iniziare la mia ricerca che è così appassionante da assorbirmi completamente.Questo sogno che ho tirato fuori dal cassetto mi sta facendo infiniti doni:-tenere il cervello attivo dato che richiede di fare continuamente ipotesi anche azzardate mettendo in relazione indizi, dati, fotografie, ricordi e poi verificarle -dare un nome ai molti volti immortalati nelle tantissime vecchie fotografie e così datarle e riordinarle-acquisire conoscenze in ambiti di cui finora non mi ero mai interessata-studiare, e finalmente comprendere ed appassionarmi, storia, geografia, fotografia-sfogliare documenti antichissimi rispolverando le mie conoscenze di latino
-riprendere a viaggiare per vedere i luoghi di origine dei miei antenati e, con un po' di fortuna, trovarne le tombe-conoscere ed incontrare nuove persone ma soprattutto conoscere me stessa-darmi moltissime storie ed emozioni da raccontare e tramandare a figli e nipoti e forse, chissà, scrivere un libroe molto altro ancora.Seduta al pc, e in alcuni casi andandoci di persona, ho viaggiato e viaggerò ancora tra Roma, Castel Gandolfo, Tivoli, Canino, Viterbo, Rieti, Bordighera, Nizza, Cagnano, Novara, New York, Philadelphia, Montevideo, Poggio Moiano, Castel di Tora, Palermo, Torino e chissà quali altri luoghi. Ma il dono più grande che ricostruire storia ed albero genealogico della mia famiglia mi sta facendo è tenermi la mente occupata in queste notti e in questi giorni senza luna che la vita mi sta facendo vivere.Luna, la mia amatissima Lunapiena, da dieci giorni è offuscata da una grande nube nera che per miracolo non ce l'ha portata via e che minaccia tutta la sua vita futura.Si scrive "emorragia cerebrale" ma si legge "dolore lacerante proprio in mezzo al mio cuore squarciato di nonna".