Abbandonare Tara

Passato


 
Pam Ingalls, Luminaria  Le vacanze sono venute, passate, andate.Come sempre.E' ormai qualche anno che per me arrivano tardi: una scelta felice per evitare le folle, ma qualche volta, se non riesco a creare un anticipo, qualche giorno rubato far giugno e luglio, diventa anche molto faticoso arrivare a fine estate.Eppure la dolcezza del mare che le folle hanno abbandonato, che recupera trasparenza e verità, la frutta matura, il pesce freschissimo che sai che ti aspetta, che non devi faticare e contendere, i tramonti che fanno il mare rosso, la sabbia dorata, l'ombra e gli alberi carichi di fichi, non hanno uguali.E' stata una vacanza lunga, a tratti molto bella, ma con tanti strappi di vita che davvero non me la fanno ancora chiudere, definire.Sono cambiata anch'io: sembra strano o forse ridicolo a dirsi, ma si cambia. Non necessariamente in peggio.Diciamo che forse il vero cambiamento è accorgersi del cambiamento che c'è già stato. Ci sono stati grandi cambiamenti per tutti, non solo per me.Per i figli, soprattutto.Alcuni dolorosi, altri belli.Devo riflettere, devo capire dove sto andando: perché, nonostante tutto, sono in cammino. Tutta la vita è cammino e non ci si può dire mai arrivati.Come tutti gli anni il rientro è difficile: si cambia anche latitudine ed è facile lasciarsi dietro l'estate per trovare, a casa, già l'autunno.Sarà un autunno difficile e intenso.Vorrei poter ripartire, per meditare. Ma questo non mi è dato.