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Best of 2014 PODIO: St. Vincent - St. Vincent

Post n°442 pubblicato il 01 Febbraio 2015 da syd_curtis
 



Giustamente assisa sul trono, Annie Clark, che anche quest'anno, come già nel 2012, si assicura il primo posto nella listina degli album del quore. E non è che le cose siano granché cambiate, da allora: le sue chitarre schizoidi unite a trame elettroniche sono tra le cose più belle che è dato ascoltare in ambito popular, oggigiorno.

Questa è la fine, finalmente. E ora sotto col 2015.

 
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Best of 2014 PODIO: Flying Lotus - You're dead

Post n°441 pubblicato il 01 Febbraio 2015 da syd_curtis
 

 


Steven Ellison produce l'ennesimo capolavoro, un pout pourri intossicante di jazz, hip-hop, soul, elettronica e chi più ne ha eccetera. Ben diciannove tracce, ma soli trentotto minuti, un album che è difficile inquadrare, che resta inafferrabile anche dopo ripetuti ascolti, come nei casi migliori. Enjoy it.

 
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Best of 2014 PODIO: Allo Darlin' - We come from the same place

Post n°440 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da syd_curtis
 

 


Terzo posto nella mia listina 2014 per gli amatissimi Allo Darlin'. We come from the same place è un gioiellino indie pop che gioca a tratti, con buoni risultati, con l'ispessimento del suono. Bravi. E la voce di Elizabeth Morris merita la tutela dell'Unesco. Unico neo: non aver organizzato una data italiana, benché la Morris viva a Firenze da un po' di tempo in qua.

(clic sulla foto per il video utube, libero piattaforma orrenda)

 
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Best of 2014: Black Keys - Turn Blue

Post n°439 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da syd_curtis
 

 




Difficile che possa mancare un album dei Black Keys nella mia listina di fine anno. Questo Turn Blue non ha ricevuto una grande accoglienza, e me ne dispiace. Sì, perché la capacità del duo Auerback&Carney di sfornare hit supersonici rimane pressoché immutata: basti ascoltare i primi due pezzi, The weight of love e In Time. Se in linea generale il disco non regge il confronto col loro capolavoro, Brothers, del 2010, la media dei pezzi è alta e il loro retro-funky&soul continua a sembrarmi di gran classe.

(clic sulla foto, libero fuck you)

 
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Best of 2014: Tinariwen - Emmaar

Post n°438 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da syd_curtis
 

 


Blues, psichedelia, nenie berbere, incedere circolare, ipnotico. Si va in fondo a Emmaar, senza alcuna fatica, con la voglia di ricominciare. E' musica del deserto, sonnolenta, da accampamento beduino: potrei sfornare altri luoghi comuni, con poco sforzo. Concedetemi, in sintonia con la foto cammellata di cui sopra (l'origine è degli stessi Tinariwen, del resto), la banale espressione di musica nomade: l'immagine è la consueta carovana che si muove lentissima, in un itinerario circolare, tra le dune del Sahara, con la testa che ciondola sotto il sole. I Tinariwen, Mali's Tuareg Blues Legend, in realtà sono dei piccoli maestri, e il loro suono pressoché invariato di disco in disco, in Emmaar raggiunge forse la massima intensità. E' un lamento in lingua tuareg, riesce dolce al palato, mai aspro, fa ciondolare il capo sotto il sole africano.

 
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